Beelato

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  • in risposta a: Creare mondi in economia #10796
    Beelato
    Partecipante

    Caspita, Capretta, certo che sì!
    Usa pure tutto quello che può esserti utile per i tuoi studenti, l’ho scritto proprio a scopo divulgativo.
    Quando spiego questi argomenti ai miei studenti, sempre ed ogni volta di più resto incantata dal modo geniale col quale son state ‘organizzate’ le cose nel mondo, e sempre cerco di trasmettere queste mie sensazioni.
    (E sempre non posso fare a meno di pensare al fatto che, come si dice, “life isn’t fair”, e che questa unfairness fa da contraltare ad un impianto creativo di una bellezza abbagliante…
    E siccome è noto che la mente umana recepisce un significato diverso a seconda dell’ordine in cui vengon messe le parole, sono arrivata alla conclusione che
    se assumi che il ‘progettista’ sia stron*o ma geniale hai il Grande Regista Superiore (come lo chiama un mio amico), mentre se assumi che sia geniale ma stron*o hai la Naturale Malignità delle Cose (come la chiamo io).
    Ovviamente ‘sti discorsi ai miei discepoli non li faccio…)

    (Grazie!)

    in risposta a: Di nuovo, pensavo… #10705
    Beelato
    Partecipante

    Salve a tutti, vorrei intervenire in questa discussione per ritornare una volta di più sull’esigenza (mia, ma forse non soltanto mia) di avere la possibilità di utilizzare la Stalla anche per parlare con calma della Vita, dell’Universo e di Tutto Quanto, se mi passate la citazione.
    Ché quei discorsi lì non ha molto senso disseminarli sotto ai vari articoli, son discorsi di approfondimento del singolo articolo ed han bisogno di tempo per pensarli ed elaborarli, e soprattutto han bisogno di essere visti dalle persone che potrebbero essere interessate a partecipare, e invece adesso chissà quante discussioni interessanti son sepolte sotto a centinaia di commenti anch’essi utili, anch’essi interessanti ma che riguardano altre cose, e tutti ‘sti commenti sono una massa inestricabile dentro alla quale ci sono spunti preziosi che magari non son stati elaborati a sufficienza o che vanno perduti per tutti quelli che non li han visti perché in quel momento non erano lì a partecipare.
    Tutto ‘sto spreco è davvero un peccato, e io lo spreco lo detesto davvero.

    Da qualche giorno ho cominciato a gironzolare anche per la zona commenti del Post ed è decisamente un’esperienza positiva: nuove persone, nuovi punti di vista, nuovi modi di discutere gli argomenti.
    Lì la comunità di commentatori si ripartisce tra i vari argomenti e in questo modo si possono seguire le discussioni con calma quando si ha il tempo di farlo ed il numero di commenti sotto a ciascuna discussione non è tale da rendere proibitivo il ritrovarne qualcuno a distanza di tempo e questo è senz’altro positivo; d’altro canto sul Post manca completamente una zona in cui si possa parlare tutti assieme in tempo reale di quel che sta succedendo in giro per il mondo.
    Questa mancanza l’ho proprio percepita come tale: voglio dire, mentre uno se ne sta lì bello tranquillo a discutere di questo o quell’argomento non ha modo di accorgersi, chessò, che quella gloriosa testa di ca**o del dibba ha quasi creato un incidente diplomatico colla propria imbecillità oppure che gli Stati Uniti stanno pensando d’intervenire in Siria, e mi chiedo se qui in Stalla sarebbe possibile di studiare un sistema che ci permettesse di salvare capra (è proprio il caso di dirlo) e cavoli.
    Insomma, noialtri abbiamo delle potenzialità e possiamo offrire argomenti di discussione e modalità di discussione che da altre parti non si trovano, cheffacciamo, mandiamo tutto a donnine allegre solo perché non riusciamo a trovare il sistema per conservare le nostre peculiarità di Stalla col suo flusso d’informazioni in tempo reale (e anche col suo cazzeggio, perché no?) e nel contempo creare l’ambiente giusto per discussioni approfondite sui singoli argomenti?

    Il tentativo di mettere un articolo sul forum e di aprire la zona commenti sotto a quell’articolo non ha avuto successo secondo me anche perché la cosa non è stata pubblicizzata, molti di noi non lo sapevano neppure che ci fosse questa possibilità (e anche adesso, quanti sono i Caproni al corrente di questa discussione che stiamo facendo? Secondo me sarebbe il caso di pubblicizzare la cosa e di aprire la zona commenti per dare anche a chi non è registrato la possibilità di dire la propria opinione sull’argomento).
    Dovrebbe pur essere possibile (non so bene come, ché sono una disinformatica allo stato brado) fare in modo che ci sia l’articolo d’attualità, cioé quello che ospita il ‘flusso’ di commenti in tempo reale che dà un monitoraggio utilissimo di ciò che sta accadendo nel mondo, e che gli articoli su argomenti che non riguardano l’attualità e le specifiche boiate dei pentastelluti rimangano comunque ben visibili a disposizione di chi, anche dopo qualche giorno dalla pubblicazione, voglia aprire una discussione magari un po’ approfondita su qualche argomento che quell’articolo ha ispirato.
    Le varie opzioni, quella dell’articolo riguardante l’attualità e quelle degli articoli su argomenti specifici, andrebbero opportunamente segnalate in Home, ché altrimenti chi posta nella ‘zona’ degli argomenti specifici corre il rischio che il suo articolo venga visto da quattro gatti e non mi pare il caso.
    Ah, a proposito, visto che ho appena parlato di gatti vorrei concludere questo mio intervento dicendo due parole riguardo ai gattini postati sotto all’articolo del forum in cui è stato fatto l’esperimento di aprire la zona commenti prima che ‘sti poveri felini diventino un casus belli di proporzioni immani, che non mi parrebbe proprio il caso.
    Quando ho visto una foto di gattini in quella zona commenti che si stava cercando di mantenere IT sono rimasta piuttosto stupita, epperò ho pensato che fosse niente più di qualcosa di assimilabile al portarsi qualche quadro e qualche suppellettile in una nuova stanza che si andrà ad occupare, soprattutto perché Ipazia aveva detto di voler scrivere qualcosa per il forum, epperò l”avanguardia’ gattini non è stata seguita da alcun post, e a dir la verità ho anche provato un po’ di delusione, ché di nuovo m’è sembrato un immenso spreco di potenzialità.
    Sì, voglio dire, per quanto pucciosi possano essere quei simpatici mascalzoncelli a quattro zampe, avrei di gran lunga preferito poter avere al loro posto qualcuna di quelle considerazioni che Ipazia ogni tanto scrive e che leggo sempre con grande piacere, e che queste considerazioni venissero postate in un ‘luogo’ in cui non ci fosse il rischio di perdermele perché quando le ha postate io ero in altre faccende affaccendata.

    Voi che ne pensate?

    in risposta a: All'armi, all'armi? #10560
    Beelato
    Partecipante

    Ed è per quello che a discutere coi mona nemmanco mi ci metto.
    Al massimo si può andare a percul sfotterli sul FQ (come molti Caprons fanno efficacemente), ma quello più che altro è un divertimento intellettuale, le speranze di riuscire a far loro vedere come stiano le cose non sono certo grandi.

    Per quelli che per brevità chiamo ‘il Popolo del Rastrello’ un pochetta più di speranza c’è, ma è un cammino lungo e difficile, ché abbandonare ciò in cui si crede perché si desidera che sia vero è tutt’altro che facile.
    Anche lì disgraziatamente io posso far pochino, ché esser convincenti è ben difficile se si pensa di star parlando con persone che non abbiano poi tutta ‘sta intelligenza (eh, il mio ragionamento è semplice: non puoi esser cascato a berti le panzane di grillo se non sei credulone, e allora non è che io abbia tutta ‘sta stima per la tua intelligenza). Devo lavorarci ed impegnarmici, su ‘sta cosa, razionalmente lo so bene che si può essere molto intelligenti e nel contempo avere pochissimo senso critico, ma il mio istinto di Capretta ben poco paziente con chi si fa abbindolare è molto difficile da tenere buono.
    A proposito di gente che ammette d’aver sbagliato, onore al dottor Tipaldo che sta continuando a farlo in mezzo agli sfottò e alle minacce dei grillonzi.
    Insomma, mi sono resa conto che devo cambiare il mio atteggiamento nei confronti di chi sta cominciando a capire in che pozzanghera di guano s’è infilato con tutte le scarpe: persone come Tipaldo non vanno sfottute per quanto son state sceme a cascarci, ma rispettate per il coraggio col quale stanno cercando di tirarsene fuori.

    Quanto a chi crede che grillo costituisca un’alternativa accettabile per cambiare le cose perché di lui conosce soltanto ciò che ‘filtra’ da tivvù e giornali, lì non c’è che una cosa da fare: continuare senza stancarsi a far loro vedere chi e che cosa sia grillo in realtà.
    In proposito vorrei citare la frase di morteallacensura il quale, con mirabile capacità di sintesi, ha riassunto il concetto che ho espresso qui sopra, e che riporto per chi non avesse voglia di aprirsi il link: “Io ho capito che il M5S fa schifo proprio navigando su internet.
    Se guardassi la televisione sarei un grillino.”

    E allora direi che decisamente sì, è ancora e sempre tempo di “All’armi, all’armi”: ricordiamoci che ci sono ancora più di 5 milioni di italiani che han creduto ai pentastelluti al punto da votarli di nuovo il 25 maggio, e non è disprezzandoli e sfottendoli che li convinceremo a votare altrove.

    G.D.E.

    in risposta a: All'armi, all'armi? #10514
    Beelato
    Partecipante

    Vorrei provare a scrivere un po’ di ‘pensamenti’ riguardo ad una serie di avvenimenti e di articoli che mi hanno stimolata a riflettere, e li metto qui nel forum così non me li perdo e magari chi fosse interessato a partecipare alla discussione lo può fare senza che gli interventi si perdano nel flusso del blog.
    Con le mie considerazioni son partita da questo articolo che Alcofibras ha postato stamattina e che ha fatto imbufalire molti di noi.
    Io, nel mio piccolo, mi sono incazzata come un puma e così, prima di scrivere qualcosa, sono andata in giardino a sbollire (ché niente come una bella lotta con l’odiata piracanta che fa da siepe di confine col vicino è in grado di far chietare anche gli spiriti più bollenti) e adesso mi son messa con calma a rileggere il famigerato articolo per cercare di capire cosa m’avesse fatta infuriare così tanto.
    E ho capito che non si trattava solo delle idee demenziali che vi erano esposte, né del fatto che costui (che farebbe meglio a cucirsi la bocca col fil di ferro per non correre rischi di emetter verbo neppure per sbaglio) occupi una posizione tale da dare un enorme peso alle assurdità che dice, no, la sorgente ultima della mia ira risiedeva nella ‘forma mentis’ rivelata dalle parole di costui, e anche dal tono con cui queste assurdità venivano enunciate.
    Vediamo se riesco a spiegarmi: è evidente che questo qua si sente molto nobile e superiore perché, secondo lui, sta considerando la situazione in modo obiettivo, neutrale e senza preconcetti, ed evidentemente questo lo fa sentire migliore del suo interlocutore e provoca il tono di autocompiacimento col quale gli si rivolge.
    Insomma: costui crede di essere nel giusto perché è convinto di star manifestando una grande apertura mentale e siccome è evidentemente una persona da poco pensa che questo gli dia il diritto di trattare con supponenza chi non dimostra un’apertura mentale analoga alla sua.

    E a questo punto mi trovo a ripensare a quest’interessantissimo articolo di Kromeboy sui mezzi di persuasione ed ai sistemi che son stati usati per convincere le persone intelligenti che le idee del casalgrillo fossero buone, anzi così buone da meritare di buttare la logica alle ortiche per seguirle.
    Ché io di persone intelligenti che si son fatte infinocchiare dal casalgrillo ne conosco, tra tutte la mia ex amica che oltre tutto l’intelligenza ce l’ha anche certificata dall’appartenenza ad un’associazione per persone d’elevata capacità logica, e allora non è plausibile pensare che i 5 milioni e passa di italiani che han votato grillo alle Europee sian tutti mona (cioé quelli che credono di saper tutto e non sanno un accidente), mentre invece è molto più plausibile ipotizzare che queste persone siano state blandite ed infinocchiate in modo da far loro abbandonare il proprio Spirito Critico (che tra l’altro è possibile non fosse eccessivamente sviluppato in loro, ché intelligenza e Spirito Critico non sempre vanno assieme).
    Insomma, per come la vedo io chi ancora ripone la propria fiducia in grillo o fa parte della categoria dei mona, o non segue le vicende politiche con attenzione e quindi non ha la minima idea di chi sia e di che cosa rappresenti grillo, oppure è una persona intelligente che per qualche motivo ha rinunciato ad usare il proprio Senso Critico ed è convinto di star mostrando grande apertura mentale nel non rifiutare nettamente grillo e il grillismo.

    A questo punto ovviamente mi chiedo se e come si possa intervenire su queste persone per estirpare la malerba del grillismo [Vocina dentro alla mia testa: “Sei sicura di non comportarti come i mona più ottusi mostrando questa avversione così radicale all’ideologia grillonza?” Risposta della parte di me che è stata educata ad aborrire i regimi totalitari: “Sicurissima! Prendere in considerazione l’ideologia grillonza sarebbe come prendere in considerazione l’ideologia nazista. Un conto è l’apertura mentale, un conto è dare ascolto a farneticazioni, non dimentichiamo che la mente non va tenuta aperta al punto che il cervello finisca per cadere a terra!”] e mi rispondo che disgraziatamente per i mona c’è ben poco da fare, in confronto a quello che grillo ha fatto balenare loro davanti in termini di soddisfazioni e di vendette, quello che possiamo offrire noi (niente più che impegno e lavoro per arrivare ai risultati desiderati) non potrà competere mai e poi mai.
    Per coloro che non hanno idea di chi e che cosa sia grillo la strada è quella di far vedere che quel che grillo dice altro non sono che pericolose assurdità, e pazienza se si farà la figura dei rompiballe, infine è per una giusta causa.
    I più impegnativi da convincere sono le persone intelligenti, ché spesso l’orgoglio impedisce loro d’ammettere d’aver fatto una cazzata immane andando dietro all’ideologia grillonza.
    A questo proposito mi viene subito in mente questo articolo qua che tanto scalpore provocò tra i grillonzi, e se vogliamo anche la parte di questo articolo in cui Pallacorda dice che inizialmente il neonato Movimento rappresentò una speranza di miglioramento per molte persone, e a questo punto mi rendo conto che è decisamente necessario che io smetta di menar vanto per il mio essermi accorta fin da prima dell’inizio di cosa grillo fosse (figuriamoci, è dal 1993 che lo reputo un fregnacciaro!), occorre che io scenda dal cavallo della mia ipertrofica autostima per cercare di approcciare le persone intelligenti (ma che nonostante siano intelligenti stanno tuttora credendo nell’ideologia grillonza) con una qualche speranza di riuscire a far loro vedere in che cosa han riposto la propria fiducia.
    Sarà faticoso assai, ma bisogna che io mi metta nell’ordine d’idee giusto se voglio ottenere qualche risultato; è un po’ come la faccenda dello smettere di fumare: ha molte più possibilità di convincere le persone a smettere di fumare un ex fumatore rispetto a chi non ha mai fumato una sigaretta in vita propria.
    E le persone intelligenti che ‘ci son cascate’ son le più importanti da convincere, e per questo il dottor Tipaldo, autore dell’articolo in cui esamina i fattori che lo han portato a credere a grillo, va ammirato per l’umiltà con la quale ammette d’aver preso un abbaglio ed il coraggio col quale si è esposto alla gogna mediatica dei mona grillonzi, anziché schernito per essere stato “così fesso da cascarci”.
    Non dimentichiamo che le persone intelligenti son quelle che, nel caso di un’ipotetica (e fortunatamente sempre più improbabile) presa di potere di grillo, sarebbero le più stupefatte della piega che immediatamente prenderebbero le cose, ed esclamerebbero (quali novelli Lady Macbeth, che tra l’altro era pure lei una tipa parecchio incapace di prevedere le conseguenze delle proprie decisioni) “Chi lo avrebbe detto, che il vecchio avesse in mente questo?”
    Bene, credo che sia nostro impegno e responsabilità fare di tutto per non arrivare al punto in cui l’unica cosa che ancora si possa fare sia rispondere loro “Tutti quanti noi, imbecille!”

    G.D.E.

    in risposta a: All'armi, all'armi? #10458
    Beelato
    Partecipante

    Eccomi qua (finalmente ho un po’ di tempo per scribacchiare) a rispondere a Pallacorda riguardo al suo essere in disaccordo con me sul diritto di esternare la propria opinione.
    Sono andata a rileggermi quello che avevo scritto e ho capito che ha ragione lui: chiunque ha il diritto sacrosanto di esprimere le proprie opinioni, nei limiti della legge e del Buonsenso.
    Il mio “piuttosto che dir cazz stupidaggini taci” è un piccolo esempio della ‘tolleranza’ che sempre manifesto nei confronti della ‘gente scema’ (ehm, e tenete presente che anche grazie alla frequentazione della stalla e agli spunti di riflessione che mi offre, la mia tolleranza nei confronti del mio prossimo è ai massimi storici, figuratevi cos’ero quand’ero ben più intollerante di adesso…)
    Il fatto è che la mia tolleranza nei confronti degli stupidi non s’è mai distinta per particolare ampiezza, e temo che non potrò mai diventare più tollerante di quanto lo sono adesso che magnanimamente concedo anche agli stupidi il diritto alle proprie opinioni, ancorché stupide ;o)

    E adesso che vi ho mostrato l’estensione della mia tolleranza (seeehhh) nei confronti degli stupidi, vorrei scrivere (cercando di riordinare un po’ le mie idee nell’esporvele) un po’ di ‘pensamenti’ sul tema della lotta alla Deficienza.
    Mi son resa conto che ‘quelli come noi’ da qualche decennio a questa parte son passati dall’essere ignorati all’essere derisi, ché una ventina d’anni fa è arrivato un tizio che ha raccontato a tutti che l’importante non è partecipare ma vincere, che chi fa il proprio dovere e si comporta con onestà e correttezza è fesso e che il mondo è dei furbi, e che guardassimo lui che colla furbizia e i trucchi era diventato ricco e potente e si tromb accompagnava a splendide figliole molto in salute.
    E quanti han preso questo tizio ad esempio ed han creduto in lui…
    E così quelli come noi (che da sempre tendono ad essere un po’ misconosciuti e che assai di rado vengono presi come esempio da seguire) si son beccati l’etichetta di ‘fessi’ e sono andati avanti a fare il proprio dovere, non di rado accomunati nel comune sentire a chi il proprio dovere non lo stava facendo affatto e quindi penalizzati assieme agli sfaticati (anzi, siccome gli sfaticati di solito son furbi e si sanno destreggiare molto bene in mezzo ai paletti messi apposta per loro, è andata a finire che loro han continuato ugualmente a far gli sfaticati, mentre noi ci siamo trovati una serie di paletti assurdi che ci sbarravano la strada ed ci impedivano di lavorare nel modo più efficiente).

    E ad un certo punto, quando le impalcature di promesse e d’illusioni del tizio che lusingava i furbi hanno cominciato a scricchiolare, è arrivato un altro tizio che si è messo a lusingare quelli che furbi non lo son mai stati, ma che non erano neppure come noi, quelli che sono arroganti nella propria ignoranza e stupidità, quelli che si bevono le peggiori panzane, quelli che son convinti che la vita debba loro qualcosa solo perché son venuti al mondo, quelli che son sempre pronti a dar la colpa a qualcun altro della propria miserevole situazione, in una parola quelli che dalle mie parti si chiamano “i mona”.
    Il vecchio detto recita:

    Il saggio non sa niente
    L’intelligente sa poco
    L’ignorante sa tanto
    Il mona sa tutto!

    Ecco, ‘il mona’ è colui (o colei, la monaggine è equamente ripartita tra i sessi) che, pur non sapendo un accidente di niente, ci tiene a dir la propria in ogni occasione e, anche se come giustamente m’ha ricordato Pallacorda il poterlo fare è un suo diritto sacrosanto, queste esternazioni niente aggiungono alla saggezza complessiva del mondo, anzi.
    Finché i mona erano confinati nei bar o nei circoli, poco male, costituivano quell’elemento di colore locale che tutto sommato non guasta, ma da quando è arrivato il tizio che ha cominciato a lusingarli dicendo loro che se avevano una vita di mer orribile la colpa era di qualcun altro e che per uscire da quella triste situazione non dovevano né impegnarsi né far fatica ma era sufficiente che rimanessero così com’erano e che si affidassero anima e corpo a lui ché lui avrebbe pensato anche per loro, le cose sono cambiate assai.
    Quelli come noi, nella percezione di questi mona, adesso non sono più ‘i fessi’, adesso abbiamo ricevuto l’upgrade a ‘kasta’, chè i mona ci vedono come facenti parte di quello che li opprime e che impedisce loro di avere quei riconoscimenti ai quali sentono d’avere così diritto.
    Anzi, è il semplice fatto che esistiamo ad infastidirli ed indisporli, ché rappresentiamo un termine di confronto a loro così sfavorevole che non possono non incazzarsi con noi.

    E a questo punto io mi sarei decisamente scocciata.
    Dopo esser stata trattata da fessa dai furbi e dagli aspiranti tali, esser trattata da kasta dai mona è la goccia che fa traboccare il vaso, eqquindi lotta senza quartiere, perbacco!

    E comunque, io non credo che i 5 milioni e passa di italiani che han votato il guitto il 25 maggio siano tutti mona (no, non ci voglio credere, mi rifiuto), penso piuttosto che molti di loro non si siano accorti di cosa grillo sia in realtà e siano ingenuamente convinti che possa rappresentare un miglioramento.
    Spetta a noi (tanto per cambiare…) aprir loro gli occhi e far loro vedere quanto sbagliato e pericoloso sia l’atteggiamento mentale incoraggiato e lusingato da grillo, che poi è l’atteggiamento mentale di chi, in qualunque ambito, non ha Buonsenso e Senso Critico sufficienti a non cader preda dei fregnacciari.

    in risposta a: All'armi, all'armi? #10450
    Beelato
    Partecipante

    Ecco, vedi, ho risposto a Peppeeccetera di là, e quello che gli ho risposto va bene anche di qua, e allora adesso intanto metto i link ai commenti suo e mio (così ce li ritroveremo anche più avanti, se vorremo riprendere la discussione) e poi farò un pochetto di copiaeincolla.
    Allora, questo è il commento di PeppeZiiBadrone_Ics:

    ————————————————–
    Buongiorno , non sono molto d’accordo con l’articolo postato da beelato quando su certi valori , principi e comportamenti ne fa una questione principalmente generazionale. Basta sentire certi racconti di genitori e parenti , per esempio, o guardare trasmissioni tipo “20 anni prima” per capire che i discorsi sull’educazione di una volta e “questi giovani d’oggi però…” sono un sempre verde in cui le generazioni in età genitoriale ,puntualmente ci ricascano. Erano forse migliori le generazioni di giovani degli anni ’70? Un tasso di omicidi e di violenza da brividi , migliaia di persone perdute e/o decedute con una siringa nel braccio. Le generazioni della raccomandazione ,del posto fisso dovuto e del tu fai un favore a me che io poi ti contraccambio.La corruzione era ancor piu dilagante di oggi , solo che in pochi si indignavano. I baby pensionati o gente che vedeva crescere il debito pubblico e la disoccupazione ma se ne sbatteva delle generazioni a seguire , cercando di portare a casa solo privilegi e una ricca pensione per poter aiutare magari il loro singolo figliolo. Questi individui , avevano un senso della comunità migliore di oggi? Facevano meno i furbi? Evadevano meno le tasse di oggi? Avevano un rispetto dell’ambiente piu alto?Non erano forse questi i giovani e i loro genitori a cui avevano impartito i dettami e principi che beelato , ha su citato? E tra vent’anni appunto non si rifaranno gli stessi discorsi parlando delle nuove generazioni? C’era forse meno populisimo e “grillismo” e inciviltà e degrado negli anni ’70 e ’80? Io credo che certe storture si annidino principalmente nei singoli contesti familiari e che la cultura ,il senso del bello , la voglia di informarsi e di mettersi in discussione , non fossero presenti in maniera maggiore qualche anno fa. Anzi se devo proprio dirla tutta , parlando in generale , certe generazioni del dopo guerra (con tutto il buono che hanno fatto) non le riconosco nei principi che ha citato beelato. C’era più “cattiveria” , egoismo , populismo , ignoranza ,furbizia e mancanza di rispetto (sempre parlando in generale) solo fino a pochi anni fa.
    —————————————

    e questa è la mia risposta:

    No, non ne faccio una questione generazionale (infatti nell’articolo parlo anche di persone assai più giovani di me che però condividono un certo modo di affrontare l’esistenza): non è una questione di età ma di modo di porsi nei confronti delle situazioni e in generale dell’esistenza.
    E’ certo che in ogni epoca son esistiti (e sempre esisteranno, ché così è la natura umana) i maleducati, gli incivili, quelli che fanno i furbi e tutti quelli che possiamo comprendere nell’espressione di Pallacorda ‘la gente è scema’, però quello che mi irrita oltremodo e che mi ha decisamente scocciata è l’arroganza con cui mai come adesso costoro pretendono ‘a prescindere’ per il solo fatto d’essere al mondo.
    Per esempio:
    Sei ignorante come un tutolo e non distingui un vaccino da un paio di nacchere? Non importa, tu hai comunque diritto di dire la tua!
    E invece NO, mille volte NO!! Un par di ciufoli che hai diritto di dire la tua, statti zitto che fai più bella figura, no?
    Ecco, non ne faccio un discorso di generazioni, e neppure un discorso di “ai miei tempi sì che…” ma un discorso di atteggiamento mentale, di umiltà intellettuale, di capacità di rendersi conto che c’è chi è più informato di te su determinati argomenti perché ha passato la vita a studiarli e quindi se pretendi di metterti sullo stesso suo piano fai brutta figura e basta.

    Un altro atteggiamento che mi indispone assai è quello di chi giustifica le proprie scelte di vita ‘borderline’ (se non addirittura le proteste organizzate) col non trovare un lavoro adeguato al proprio titolo di studio.
    Sto pensando a quella donzella che frequentò la stalla giusto il tempo sufficiente per ‘deporre’ un suo articolo (che grande scalpore suscitò tra i caproni, ricordo in particolare l’entusiastica reazione di uno di loro a cui l’argomento trattato fece obliare ogni altro femmineo contributo alle pubblicazioni ovine) in cui imputava al suo non aver trovato un lavoro adeguato al proprio titolo di studio il fatto d’essersi dedicata ad esibire le pudende onlain; ma sto pensando anche a quel manifesto che vedo in questi giorni al mattino andando al lavoro, su cui sta scritto più o meno “Laurea con lode e master, precaria a 600 euro al mese e dovrei anche dirvi grazie?? Andiamo tutti l’11 agosto”
    Ora, non so dove vogliano andare costoro l’11 agosto, epperò non posso fare a meno di ricordare che pure io quella volta mi son laureata con lode e con un sacco di altri bei riconoscimenti, ed ho cominciato a lavorare con una borsa di studio che più precaria di così non sarebbe potuta essere, e guadagnavo 500 mila lire (e ne dovevo pagare 300 d’affitto).
    E non solo non m’è mai venuto in mente d’esibire le pudende a scopo di lucro, ma anche non mi son mai sognata d’andare in piazza a protestare perché non avevo trovato subito un lavoro all’altezza della mia preparazione.

    Non è una questione generazionale, anche se certi tipi di educazione possono favorire più di altri l’insorgere di certi fenomeni.
    E’ piuttosto il dilagare di un atteggiamento mentale deleterio e pericoloso, e che ritengo vada combattuto in ogni modo.
    E tanto per cambiare, son sempre quelli come noi che si devono rimboccare le maniche e darsi da fare per migliorare la situazione…

    (Ah, ammetto senza problemi che quando parlo di un’epoca più educata e meno rumorosa sono ovviamente vittima del buon vecchio meccanismo mentale in base a cui gli anni della propria fanciullezza son sempre avvolti nella luce dorata di una perfezione ormai perduta: e d’altro canto, quando si è bambini si è noi stessi a produrlo, il baccano, e quindi perché mai dovremmo trovarlo rumoroso? ;o))

    in risposta a: All'armi, all'armi? #10448
    Beelato
    Partecipante

    Pallacorda, quando dici che “il problema di fondo è che la gente è scema” stai esprimendo con encomiabile sintesi un concetto che a me richiederebbe molte più parole per essere descritto.
    Io l’avrei espresso dicendo che le persone son dotate di pochissimo Senso Critico e di scarsissimi filtri di protezione dai fregnacciari, ma è molto più sintetico ed efficace dire che la gente è scema.
    Il problema è che abbiamo a disposizione una quantità immensa d’informazioni, spesso fuorvianti e contraddittorie, e destreggiarcisi in mezzo è tutt’altro che semplice, soprattutto se si è poco dotati di Senso Critico e non si hanno anticorpi contro i fregnacciari.
    E anche se non si è stupidi e ignoranti, a volte muoversi in mezzo alla fuffa riuscendo a distinguerla dalle informazioni attendibili è davvero difficile: tutti capiamo subito (se non siamo decerebrati senza speranza) che le scie di condensazione degli aerei non sono scie chimiche che i rettiliani usano, d’accordo con politici conniventi, per controllare il clima e l’umanità, però siamo ugualmente in grado di capire subito anche che il fracking non provoca i terremoti? Se abitiamo in zona sismica e viviamo nella preoccupazione che tutto ciò che possediamo venga distrutto da un terremoto, saremo in grado di riconoscere questa bufala per quello che è?
    E questo è solo un esempio, ma se ne potrebbero fare tanti altri: per dire, tutti capiamo subito che l’urinoterapia è una frescaccia infame, ma quante mamme desiderose di fare la cosa più giusta per la salute dei propri bambini crederanno alla vergognosa fandonia, inventata per poterci lucrare sopra, dei vaccini che provocano l’autismo?
    Non è facile, proprio no, muoversi in mezzo a tutte queste informazioni e riuscire a distinguere la fuffa dal resto, ché spesso non bastano cultura ed intelligenza per difendersi.
    E’ per quello che io, che già di mio tenderei a non stare zitta un attimo, non perdo occasione per diffondere Buonsenso ed informazioni corrette, e penso che tanto più ci si attiverà in questo senso e tanto meglio sarà.
    E bisognerà darsi parecchio da fare, anche, ché non dimentichiamoci che la gente è scema.

    in risposta a: Di nuovo, pensavo… #10447
    Beelato
    Partecipante

    Ho appena visto che è stata aperta la zona commenti del forum nel post ‘di supporto’ al mio articolo di oggi, e questa mi pare una cosa bellissima e utilissima, grazie a chi ci ha pensato (non so se ringraziare Pallacorda o Caprone, comunque grazie e stragrazie ;o))

    Il tentativo di oggi di provare a separare le discussioni ittì da quelle ottì usando un forum a commenti chiusi direi che non ha avuto molto successo: se la maggior parte di noi non può commentare sul forum la discussione è quasi impossibile, e d’altro canto mantenere ittì la discussione sotto all’articolo in una zona che tutti usiamo come chat è parimenti quasi impossibile.
    E allora secondo me la soluzione potrebbe essere che venisse creata una chat separata dall’articolo: nella chat si discute d’attualità, si seguono ‘in diretta’ gli avvenimenti (sempre ricorderò con piacere la notte del 25 maggio quando seguii assieme alla stalla i risultati elettorali e non andai a dormire finché non fui sicura di non avere brutte sorprese al risveglio (e siccome sono una che non si fida mai, andai a dormire alle 4 del mattino)), e magari si cazzeggia pure, mentre nella zona commenti dei vari articoli si discute degli articoli stessi (ovviamente rimanendo ittì, altrimenti si perdono tutti i vantaggi della separazione).
    Una soluzione alternativa potrebbe essere quella di pubblicare gli articoli più strettamente di attualità sulla homepage (e chi pubblica lì sa che il proprio articolo verrà usato anche come ‘spazio’ per la chat), mentre gli articoli riguardanti argomenti diversi potrebbero essere pubblicati nel forum nella zona dedicata a quell’argomento, e ci dovrebbe essere la possibilità di commentare, ovviamente sempre rimanendo ittì.
    Che ne dite?
    Quale vi sembra la soluzione migliore?
    Secondo voi c’è qualche soluzione alternativa migliore di queste?

    in risposta a: All'armi, all'armi? #10441
    Beelato
    Partecipante

    Antonella, quello è un problema non piccolo: ci son genitori che ‘usano’ i figli per cercare di vivere attraverso di loro e quindi di realizzare quel che loro non hanno potuto fare.
    Questo problema è sempre esistito, ma mi pare che mai come in questo periodo abbia preso l’aspetto di cercare d’infilarsi nella vita spicciola degli adolescenti per vivere una seconda giovinezza.
    Dici bene, li stanno cannibalizzando.
    Poveri quei ragazzi, e poveri quei genitori che non sanno invecchiare con dignità.

    in risposta a: All'armi, all'armi? #10439
    Beelato
    Partecipante

    Intanto riposto anche di qua il commento d’Ipazia (e portate pazienza se cedo alla tentazione di mettere anche i suoi graditissimi complimenti, che venendo da lei son preziosi il doppio):

    —————————————————-
    Posso continuare?

    Quelli come noi, abituati a rimboccarsi le maniche senza piangersi addosso, a prendersi le proprie responsabilità senza crearsi alibi per i propri fallimenti, che non inventano pretesti per giustificarsi.
    Quelli come noi, abituati a imparare dagli errori per migliorarsi.
    Quelli come noi, abituati ad accontentarci di ciò che abbiamo e a non pensare solo a ciò che non abbiamo, che hanno avuto nonni che hanno combattuto in guerra e conosciuto la fame, eppure sorridevano sempre e ci hanno insegnato che nella vita bisogna combattere sempre, senza mai arrendersi perchè strapparsi i capelli non è la soluzione per la calvizie.
    Quelli come noi che usavano le cabine telefoniche, che andavano a scuola con le tasche perennemente vuote e non sapevano cosa volesse dire sedersi al bar con gli amici, che se ne fregavano degli abiti griffati, che sognavano una società più giusta, che sognavano la fine di ogni guerra e credevano di poter cambiare il mondo.
    Quelli come noi che hanno imparato il valore della libertà e del rispetto per il prossimo, valori irrinunciabili, nati con noi; che hanno imparato a proprie spese che la vita è fatta anche di compromessi e collaborazione. Quelli come noi che non usano mai a sproposito la parola dittatura per rispetto nei confronti di chi della dittatura è stato vittima.
    Grandissima Beelato, complimenti.

    ——————————————————

    Eppoi rispondo a Blackworth:

    Un problema ulteriore di questa ‘deriva’ è che molto spesso i discorsi come quelli che stan venendo fuori in Stalla su questo argomento vengono interpretati come ‘reazionari’, ‘nazisti’, ‘dittatoriali’.
    Io sarò anche una Capretta semplice e poco addentro a discorsi psicologici o psicanalitici, epperò son pragmatica e guardo ai risultati:
    Il modo in cui siamo stati educati ha fatto di noi degli adulti in grado d’affrontare le difficoltà della vita in modo positivo?
    Se la risposta è ‘sì’ (e a me pare che lo sia) vuol dire che quel modo era efficace, che ci ha preparati bene ad affrontare e a superare le difficoltà.
    Il modo in cui adesso vengono allevati molti bambini sta producendo degli adulti in grado di affrontare le difficoltà?
    A me pare di no.
    Magari mi sbaglio, ma mi par proprio di no, ché il modo in cui vengono allevati molti ragazzi sta producendo persone molto meno ‘corazzate’ per affrontare le inevitabili difficoltà dell’esistenza, quelle difficoltà che nessun genitore (per quanto pieno di buona volontà sia) potrà mai evitare per sempre ai propri figli.

    in risposta a: Siamo tutti grillonzi inside? #10407
    Beelato
    Partecipante

    Panf, rieccomi.
    Innanzitutto i ringraziamenti, e quindi grazie a chi sta partecipando a questa discussione e la sta rendendo così interessante ed utile, grazie per le cose gentili che mi avete detto, grazie per il link all’ottimo blog che non conoscevo (tra l’altro, tutte le volte che mi capita d’imbattermi nella dimostrazione pratica che ci sono davvero tante persone giovani che usano molto bene la propria testa per ragionare e non solo per dar lavoro ai parrucchieri, sono sempre molto molto contenta e penso che allora c’è sempre speranza per questo nostro Paese).
    Poi avrei una domanda per Caprone (o chi per esso): si potrebbe sbloccare la possibilità di registrarsi per poter intervenire sul forum? Qualcuno (mi pare fosse Kromeboy) mi diceva che le registrazioni son chiuse, e d’altro canto so che c’è almeno un caprone (Ivanagnostico) che se potesse registrarsi parteciperebbe volentieri alle discussioni sul forum, perché me l’ha scritto in un commento di là.

    E adesso passo a raccontarvi i risultati degli ultimi ‘pensamenti’ che ho fatto grazie ai vostri interventi.
    Intanto: il mio timore di stare adottando schemi di pensiero di tipo grillonzo.
    Mi son esaminata ben bene e direi che posso star tranquilla: son sempre stata ‘talebana’ per certe cose e sempre lo sarò, e lo dico con orgoglio perché la mia intolleranza si rivolge a fenomeni estremi come il casalgrillo, le scie chimiche, l’urinoterapia, scientology, il metodo stamina, gli antivaccinisti e chi più ne ha più ne metta, ma si rivolge anche a fenomeni che potrebbero essere considerati meno estremi come l’omeopatia e i fiori di Bach, ma che sempre presuppongono, per essere accettati, l’assenza di senso critico e degli anticorpi contro i fregnacciari.
    Insomma, le mie difese immunitarie contro la fuffa sono ottime e funzionano benissimo, e della mia intolleranza nei confronti delle fregnacce vado anche piuttosto fiera: quando dico “No!” a tutto quello che proviene dal casalgrillo, per esempio, non devo temere d’essere faziosa e poco obiettiva più di quanto dovrei temerlo se rifiutassi tutto quello che proviene da Hitler.
    E comunque i miei anticorpi per ‘ste faccende son sempre stati ottimi ed abbondanti: credo di esser nata già con una buona dotazione di partenza e l’educazione che ho ricevuto ha fatto il resto, ché la nonna paterna s’è occupata della sezione “doveri” a suon di “Prima il dovere e poi il piacere” (massima che, tra l’altro, è meno rigida di quanto appaia, ché se il dovere viene per primo, è purtuttavia sempre seguito dal piacere, e questo dà un senso di sicurezza che mai non guasta), “Il medico pietoso fa la piaga mortale”, “Sei la maggiore e quindi devi dare il buon esempio”, “Ogni promessa è debito”, mentre la mia mamma seguiva la sezione “organizzazione” con “Chi ha tempo non aspetti tempo” e “In tutti si fa tutto” e il mio papà mi dava i fondamenti della politica insegnandomi che politica e religione van sempre tenute separate.
    Insomma, quando si tratta di fiutare i fregnacciari parto decisamente avvantaggiata, eppoi non sono neppure ostacolata dal problema di cui parlavano Giovanni e Manuel Fantoni di volersi adeguare al proprio gruppo sociale, ché son stata controcorrente sempre, da che mi ricordi (hehe, in proposito una volta The Marit ebbe a dirmi, con un tono tra il rassegnato e l’esasperato che era un poema, “Non fai mai quello che fanno le altre donne…”)
    In pratica, quando tolgo il contatto skype (cosa che per me equivale a sbattere una porta sulla faccia) ad una (ex) amica perché è consigliere regionale pentastelluto ed ha firmato la proposta per eliminare l’obbligatorietà di alcuni vaccini, quando mi rifiuto di avere a che fare con grillonzi, quando stigmatizzo con parole di fuoco l’imbecillità di chi va dietro al santone di turno, quando sfotto crudelmente chi butta i propri quattrini nell’omeopatia, non sono intollerante e grillonza inside, ma una persona logica e razionale che combatte l’oscurantismo e l’ignoranza ;o)

    A questo punto, però, è arrivato il momento ch’io mi chieda se son forse intollerante e talebana anche quando non sento puzza di fregnacciari e quindi quando non mi si attiva il sistema immunitario contro di loro.
    Ecco, magari mi sbaglio e son troppo autoindulgente, ma credo di no, mi par d’essere assai possibilista con qualunque forza politica che non sia il casalgrillo, anche se, non intendendomene di politica e quindi facendo un po’ fatica a destreggiarmi e a capire come stiano le cose, tendo ad affidarmi a persone del cui giudizio ho stima, ma in ogni caso son propensa a concedere alle varie forze politiche una possibilità di dimostrarmi che non sono “tutti kasta, tutti ladri, tutti da mandare a casa” come vanno sbraitando certi dissociati che ben conosciamo.
    E quindi non penso di star dividendo il mondo in ‘noi’ (tutti bravissimi, bellissimi, onestissimi, intelligentissimi, issimissimissimi) e ‘tutti quelli che non siamo noi’ (irrimediabilmente brutticaccapupù) come fanno i pentastelluti, lo divido piuttosto in ‘fregnacciari’ (da evitare come la peste bubbonica) e ‘tutto il resto del mondo’ (da considerare cercando di non fare d’ogni erba un fascio e di non ricorrere a semplificazioni tipo ‘noi’ e ‘loro’).
    Con ‘sto sistema è molto più difficile avere delle certezze, ma credo che sia dal dubbio e non dalle certezze che si arriva alla comprensione delle cose.

    E a questo punto direi che sarebbe anche il caso di cominciare a parlare di qualcosa di diverso da me stessa (ché, per quanto l’ipotesi possa sembrarmi inverosimile, potrebbe pur darsi che qualcuno non trovasse avvincente il parlar di me quanto lo trovo io ;o)), e allora vorrei discutere con voi dei meccanismi grazie ai quali delle persone intelligenti (ancorché poco fornite di spirito critico) si possano far infinocchiare dai fregnacciari in generale e dal casalgrillo in particolare.
    Secondo me, l’adeguarsi ai comportamenti del proprio gruppo sociale è conseguenza dell’essere stati infinocchiati dal fregnacciaro di turno e non causa, ché questi comportamenti di gruppo bisogna pure che vengano innescati in qualche modo; nel caso del casalgrillo credo che per provocare una risposta collettiva così massiccia si sia fatto leva su un istinto forte qual è quello di scaricare le colpe su qualcosa o qualcuno che non sia noi stessi.
    Ieri mi ha fatto molto ridere la notizia che pare ci siano degli albergatori che intendono far causa ai metereologi, ‘colpevoli’ di avere, colle loro previsioni di maltempo, dissuaso molte persone dall’andare in vacanza e quindi di averli privati di un guadagno; quando ho finito di ridere, però, ho cominciato a pensare a quanto sia forte il bisogno d’incolpare qualcuno per quello che ci succede.
    Dentro ad ognuno di noi s’annida, più o meno in profondità in base alla natura di ciascuno, una piccola creatura rabbiosa e dolente che passa il tempo a gridare (colla voce di John Belushi, savasandìr) “Non è stata colpa mia!” e a mio parere una delle responsabilità più gravi del casalgrillo è quella di aver fatto affiorare in molte persone questa piccola creatura, di averla blandita e di averle mostrato un colpevole da punire.
    E così i più stupidi tra quelli che si son fatti infinocchiare si son votati anima e corpo a chi offriva loro un perfetto capro espiatorio per la propria pochezza, mentre i più intelligenti (ma ahimé assai poco dotati di senso critico) han trascurato di ricordarsi di tutti gli esempi che la storia mette a disposizione per mostrarci che triste fine facciano sempre queste operazioni di caccia al colpevole.
    Ma il far leva sul bisogno di un capro espiatorio ancora non basta per spiegare l’infinocchiamento di persone intelligenti, e son dell’idea che non poche di queste persone siano state vittime di quello che chiamo Rastrello, che altro non è che il credere a qualcosa perché si desidera che quel qualcosa sia vero (che c’entra il Rastrello? Ah, è una citazione da questo libro qua: http://it.wikipedia.org/wiki/Anathem della cui magnificenza la pagina wikipedia non dà neppure una pallida idea; e comunque, possiamo assumere che il rastrello sia quello che cade sulla testa di chi ha voluto illudersi nel momento in cui vede come stanno realmente le cose).

    E insomma, tra ingenuità, voglia di illudersi, rabbia per qualche ingiustizia che si è patita (e a chi non è capitato di patire ingiustizie almeno una volta nella vita?), tante persone intelligenti han creduto al casalgrillo, e i risultati son sotto gli occhi di tutti.
    Però dopo il 25 maggio una nuova speranza mi anima, e la mia intenzione d’andar spargendo Buonsenso ovunque io vada si rafforza ogni giorno di più, anche se ciò non contribuirà punto (anzi!) a diminuire la mia ormai consolidata fama di rompipalle.

    E per finire in bellezza questo interminabile pippone vorrei raccontarvi che oggi sono andata a trovare il mio papà che ha 86 anni, sta in casa di riposo ma non è rimbambito neanche un po’.
    Io e lui abbiamo preso l’abitudine di parlare di politica da prima delle elezioni europee (il cui esito ha riempito entrambi di soddisfazione), e oggi si discorreva dei comportamenti indecorosi a cui tocca assistere in Senato da parte di persone che dovrebbero comportarsi con ben altra dignità, e ad un certo punto mio papà mi fa: “Ma poi, quei cinquestelle, va ben la democrazia, va ben tutto, ma non si potrebbe prenderli da una parte e dirgli di andare a farse ‘na velàda?” (espressione che dalle mie parti viene usata quando si vuol far capire a qualcuno che lo si ritiene totalmente inadeguato e che quindi farebbe meglio a farsi da parte).
    E poi ha proseguito: “E a Livorno e in altre città sono perfino stati eletti sindaci, ‘sti cinquestelle qua, e allora mi chiedo cos’abbiano dentro alla testa quelli che li hanno votati!”.
    Sì, buon sangue non mente, perbacco!

    in risposta a: Siamo tutti grillonzi inside? #10394
    Beelato
    Partecipante

    Ohilà, una non si può allontanare un attimo per far la cena all’omo, che subito fioccano gl’interventi!
    Per fortuna che siamo nel forum, così i vostri commenti non vengono sommersi dalla piena di millemila altri che si susseguono e posso intervenire anch’io nella discussione e raccontarvi il mio punto di vista.
    Che è il punto di vista di una persona che fino alle elezioni del febbraio dell’anno scorso non s’era mai interessata di politica (e non lo dico né vergognandomene né vantandomene, eh, lo dico come un dato di fatto, uno di quelli che non si dimostrano ma si mostrano) e all’improvviso s’è resa conto che il pericolo del regime totalitario ad un tratto era diventato vicino, decisamente troppo vicino perché io potessi starmene lì senza reagire in qualche modo.
    E il primo modo che m’è venuto in mente è stato quello d’informarmi riguardo ad un mondo, quello della politica appunto, di cui niente sapevo (figuriamoci, i miei ricordi sul funzionamento del Parlamento risalivano alle scuole medie, come dire ‘qualche’ mese fa (sì, qualche centinaio di mesi, più che altro).
    E la stalla in questo mi è stata davvero preziosa, ho imparato moltissimo (a proposito, Capretta, nun me tocca’ Giovanni e Broono, sai? ;o) Ché son stati due dei miei punti di riferimento più importanti, eppoi Giovanni è l’autore del mio articolo “più preferitissimo”, questo qua: http://movimentocaproni.altervista.org/blog/de-ki-pli/) ed ho cominciato a formarmi qualche opinione mia che andasse oltre al caposaldo “grillo mai, a nessun costo”.
    E così man mano che passavano i mesi è aumentata la mia consapevolezza riguardo a tanti temi su cui mai prima m’ero soffermata, ed è anche cresciuta, con la migliore comprensione di alcuni problemi, la mia consapevolezza che in ogni caso la democrazia va sopportata con rassegnazione, ché l’alternativa è di gran lunga peggiore, e questo ha portato con sé una maggiore tolleranza (oh, non che adesso io sia una persona mite e tollerante, diciamo piuttosto che la mia tolleranza è attualmente ai massimi storici (ehm, sì, figuriamoci quand’era al minimo cos’ero mai, lo so, lo so…))
    Epperò in quest’ultimo periodo in stalla stanno succedendo cose che mi rendono difficoltosa la partecipazione: l’enorme massa di commenti in mezzo ai quali è sempre più difficile trovare quello che interessa, il problema dell’articolo in prima pagina che viene spesso usato unicamente come spazio per la chat, il problema del cambio dell’articolo di prima pagina che spesso viene spazzato via dal successivo prima che mi riesca di commentare o di partecipare ad una discussione, il problema dell’arrivo di alcuni utenti che, a mo’ di troll inconsapevoli, vanno riempiendo la stalla di verbosi commenti, molto spesso ben poco argomentati, che seppelliscono le discussioni sotto quintalate di fuffa, ed anche il problema di una certa ‘deriva’ nelle argomentazioni che prima non mi pareva ci fosse.
    Mi riferisco a discorsi del tipo “La tal proposta di riforma di… (legge elettorale, Senato, quel che volete insomma) arriva dal tale, il tale è un cretino e quindi la proposta fa schifo”.
    Ora, essendo io totalmente inesperta di politica, mi spiegate come faccio a formarmi un’opinione mia sulla base di questo tipo di affermazioni?
    Si sta discutendo su Senato sì, Senato no, Senato come, e io disgraziatamente sono troppo ignorante ed inesperta (mea culpa) per formarmi un’opinione autonoma senza sentire più pareri possibile, ma se svariati pareri che girano in stalla son variazioni sul tema “Questo l’ha proposto Renzi e quindi va bene”, “Questo l’ha proposto Civati e quindi fa schifo” mi dite io porella cheffaccio?
    Ché per me Renzi non è la soluzione di ogni problema (ci mancherebbe!) anche se ho votato per lui alle Primarie ed ho votato PD alle Europee, come pure non ritengo che Civati faccia schifo e che quindi tutto quello che arriva da lui vada respinto a priori (anche se, diciamocelo, come si fa ad aver considerazione di uno che si fa crescere quella ridicola barbetta per assomigliare al dibba? Sì, insomma, voglio dire, il dibba! Il testimonial ormonale dei pentastelluti, maremma maiala… ;o))

    E insomma, la situazione attuale della stalla io la sto vivendo così, e sento la necessità di uno spazio tranquillo in cui poter discutere con calma e in cui andare se voglio ritrovare le discussioni, così il mio neurone (ch’è bradipello, piccino lui) può organizzarsi le idee ed i ragionamenti dentro alla testa.

    In ogni caso sì, Capretta, anche a me piacciono moltissimo gli articoli non politici, tra l’altro grazie ad uno di quelli di Kromeboy sull’obesità e all’utilissima discussione anche con te in proposito, mi son potuta liberare dal fastidioso dovere coniugale (quello che, come ognun sa, consiste nel dovere di mangiare lo yogurt 0.1% grassi anziché quello intero, ch’è tanto più buono, se il coniuge ha problemi di dieta e non si vuole fargli voglia ;o))
    Epperò non posso fare a meno di pensare che a quella discussione quel giorno ho potuto partecipare perché per caso passavo di lì, e chissà quanti ‘tesori’ sepolti dai commenti ci saranno in giro per la stalla.
    Quanto al mio ormai famigerato articolo, non vorrei che si fossero create troppe aspettative e che poi rimaneste delusi (sì, sto ‘mettendo le mani avanti’, perché? ;o)), e comunque vedrò di darmi una mossa a scrivere, promesso.

    in risposta a: Di nuovo, pensavo… #10344
    Beelato
    Partecipante

    Temo che finirebbe per non andarci nessuno in seconda pagina; eppoi, se qualcuno ci andasse, questo non risolverebbe il problema della zona commenti usata come chat, ché si ripeterebbe uguale anche in seconda pagina il meccanismo della chat come nei commenti dell’articolo in evidenza.
    Quando esce un nuovo articolo in evidenza, tutti ci spostiamo a chiacchierare lì fino all’arrivo del successivo su cui ci sposteremo.
    E’ vero che nella sezione “Caproparticelle” ci sono in evidenza gli articoli scientifici, ma è una sezione di pura consultazione dell’articolo, nessuno ci commenta più e se qualcuno lo facesse nessun altro vedrebbe quel commento e questo è davvero un peccato, ché un sacco di argomenti varrebbe la pena che fossero discussi per tempi decisamente più lunghi delle 20 ore canoniche.
    Tanto per citare come esempio l’ultimo della serie, il tuo articolo su scienza e deficienza mi sarebbe piaciuto poterlo commentare, e poter leggere commenti IT, ben oltre il tempo in cui è rimasto in evidenza.
    Quando avrò il tempo di scrivere finalmente quell’articolo sulla stereochimica (che non sarà certamente un post breve, anzi…) penso proprio che lo metterò solo sul forum, e un portlet in home mi farebbe comodo per evitare di avvertire periodicamente, con un commento nel post in evidenza, che c’è ‘sto articolo a disposizione di chi lo voglia leggere e magari commentare (IT… ;o))
    Poi è ovvio che chi non è interessato non se lo andrà a leggere, ma questo succede già adesso, solo che adesso quelli che non sono interessati all’articolo usano comunque lo spazio commenti come chat, e questo lo trovo davvero riduttivo per articoli che spesso meriterebbero ben altri tempi e ben altra attenzione.
    Insomma, la mia proposta va nel senso di mantenere la zona home, ch’è caratterizzante della stalla e davvero utilissima e molto piacevole, così com’è adesso, con articoli che parlino di attualità, recap e prodezze dei grillonzi, e provare a creare una zona più ‘riparata’ in cui discutere con calma di vari argomenti.

    in risposta a: Di nuovo, pensavo… #10340
    Beelato
    Partecipante

    Per come la vedo io, si potrebbero usare le categorie del forum che son state aperte a questo scopo, a me piacerebbe assai trovare gli articoli, chessò, di Economia o di Informazione oltre a quelli di Scienza all’interno del forum.
    In questo modo sarebbe possibile ritrovare non solo l’articolo ma anche i commenti IT di quell’articolo.
    Quanto alla percezione dello spazio “di qua” come quello dei secchioni e “di là” come quello di chi si diverte, io vedrei piuttosto lo spazio “di qua” come quello in cui ci si diverte parlando di cose diverse da grillo e dagli avvenimenti del momento (ché come si riesce a divertirsi cazzeggiando di scienza è una roba che non ci si crede, tocca provarla ;o))
    Io comunque, quando un dì felice riuscirò a scrivere ‘sto articolo (dopo il quale credo e spero che la stalla guarderà le proprie mani come se non le avesse mai viste, come succede ai miei discepoli quando spiego loro la faccenda) lo posterò soltanto sul forum.
    Sicuramente avrò pochissimi commenti, ma preferisco avere 5 commenti IT piuttosto che 1500 commenti di cui 1496 ottì.

    in risposta a: Due canzoni per la notte #8089
    Beelato
    Partecipante

    Ed ecco il dono di Alcofibras in questa serata d’allegria: http://m.youtube.com/watch?v=XMD6xBIXSWo

    in risposta a: Le riflessioni d'Ipazia #8017
    Beelato
    Partecipante

    Da C’è sempre Pomezia:

    ———————————-

    Forte però…mi piace questo attacco diretto al Movimento dei Caproni da parte dei paladini della Libertà di opinone, dagli amici di chi ha costruito una carriera facendo la vittima della censura RAI per decenni. Gli sgherri di quello che un giorno si e l’altro pure sbraita contro il “golpe bianco”, siamo in dittatura, hanno paura, stiamo arrivando, ci vogliono mettere a tacere…e via discorrendo. Che c’è? Le ultime batoste hanno fatto male e non sanno più con chi prendersela? Cominciano a capire che siamo in troppi ad andare “in direzione ostinata e contraria” e ad aver capito la vera natura dell’azienda di viral marketing Grillo & Casaleggio Associati? La rete non perdona è un boomerang che torna indietro e si va a scagliare proprio su chi ne ha fatto uno slogan.

    Patetico pagliaccio, puoi fregare le persone per qualche tempo non per sempre.

    Le intimidazioni di stampo fascista non fanno che rafforzare l’opinione che ormai si sta diffondendo sempre più. Non governereta MAI da soli. Noi siamo gli anticorpi della società contro la deriva reazionaria del Movimentocinquefasci e non riuscirete a metterci a tacere,

    “Demagogo.
    Uno che predica dottrine che sa false
    a gente che sa cretina”
    Henry Louis Mencken

    in risposta a: Due canzoni per la notte #7956
    Beelato
    Partecipante

    Stavolta è Antonella che ci regala la canzone per la notte, anche se l’ho inserita il mattino dopo (portate pazienza, ieri sera ero troppo ‘cotta’ per fare alcunché): http://www.youtube.com/watch?v=AscPOozwYA8

    in risposta a: Due canzoni per la notte #7933
    Beelato
    Partecipante

    E stasera doppio inserimento, troppo mi piace ‘sta musica!
    Grazie, Jake.

    in risposta a: Due canzoni per la notte #7932
    Beelato
    Partecipante

    Stasera molti bellissimi pezzi musicali son stati proposti, e per quanto mi riguarda quello che m’è piaciuto di più è uno di quelli proposti da Jake.
    And the winner is…

    in risposta a: Due canzoni per la notte #7917
    Beelato
    Partecipante

    Anche stasera Alcofibras ci regala un brano stupendo: http://www.youtube.com/watch?v=TJTzpWzTPEs&app=desktop

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