Le solite promesse

A quanto pare, vista la mancanza di argomenti (veri o presunti) tesi a buttare fango sul Partito Democratico il leader dei Movimento 5 Stelle si lancia nel remake della campagna elettorale 2013 : abbiamo quindi visto il ritorno di Grillo all’assemblea degli azionisti della Monte dei Paschi di Siena (mandata in diretta streaming dal suo blog) e la rinascita di alcuni slogan e pezzi di programma che oramai hanno superato la data di scadenza.

Di questi quello più divertente di tutti è il programma DiCittadinanza di GrilloFone, un piano tariffario che ti regala mille euro al mese da spendere con chi vuoi per sempre indipendentemente dal fatto che si lavori o meno. (da leggere con la musichetta catchy di “Vodafone you” in sottofondo)

Ok, detta così fa un po’ridere ma dovreste sentire come la dicono i grillini!

Contro il logorio della vita moderna, stando ai grillini (che a loro volta non fanno che ripetere quel che ha detto Grillo a Piombino) per rilanciare il paese l’importante è separare il reddito dal lavoro, cosicché i cittadini non siano più “schiavi moderni” (marchetta al libro) del lavoro e del datore di lavoro.

Quindi che si fa ? Si da il reddito (aka stipendio) a tutti, i famosi mille euro al mese per tutti (che però quando i parlamentari M5S hanno depositato il disegno di legge erano €600) e poi chi vuole lavorare lo fa, per cavoli suoi, a scelta… tanto il reddito c’é ! Anzi secondo loro è pure meglio: “in questo modo è lo stato che deve preoccuparsi di trovarti il lavoro”.

Lo stato sostituisce la mamma.

Immaginatevi il classico sfaticato che, sveglianto “con comodo” alle 11 di mattina si trova la madre che lo supplica “trovati un lavoro” e si mette pure a pregarlo di provare almeno a leggere gli annunci mentre quello, prendendo il cappuccino in camera (dopo aver chiesto con tono inquisitorio perché c’è un cornetto al cioccolato al posto del solito cornetto alla crema -perché il fornaio li aveva finiti, ma non ti preoccupare, domani ci vado mezz’ora prima) risponde che poi magari ci darà un occhiata e che per ora ha cose “più importanti” da fare, che deve sbrigarsi perché gli amici lo aspettano visto che vanno tutti a fare pesca subacquea. Così facendo prende il portafogli dal borsello di papà (un pensionato che in quel momento è in soggiorno a fare la contabilità) e gli sfila cento euro al grido di “…ed ho bisogno pure delle pinne nuove perché quelle vecchie si sono scolorite e non voglio fare brutta figura con gli amici”. (ogni riferimento ad un vecchio film di Ficarra e Picone è puramente voluto)

Meraviglioso (da dirsi con la voce di Beppe) vero ?

A questo punto perché non rilanciare ? Perché non chiedere anche la macchina di cittadinanza (per liberarsi dalla schiavitù del lavoro per il trasporto), la benzina di cittadinanza (è uno scandalo che uno debba comprarsi il carburante per potersi spostare), la villa al mare di cittadinanza (valorizziamo le nostre spiagge!) e la femmina (o il maschio) di cittadinanza (così ti liberi dalla necessità di dover corteggiare qualcuno, fidanzartici e magari sposartici: è lo stato che deve trovarti l’anima gemella, tu qualcuno con cui far sesso ce l’hai lo stesso).

Il ragionamento di fondo è “non devi meritarti le cose, ne hai diritto perché sei un cittadino (termine che nel vocabolario M5S ha tutt’altro significato), ti spetta”. La religione perfetta per i grami che, a tutte le latitutini, si sentono delle nullità ed anziché chiedersi “ma non è che è colpa mia ?” preferiscono pensare che “è tutto un complotto”.

 

No, ma non possono essere così. Non esiste che siano cretini superficiali senza un contatto reale col mondo. Vero ?

Sì, sono gli stessi che criticano la Picierno per aver detto che con 80 euro ci si mangia due settimane.

Il cinghialotto sopra dice di spendere 80 euro al giorno per mangiare… in 30 giorni fanno 2.400 euro (senza vitto, alloggio, bollette). Si tratta bene, vero ?

 

Il bello è che gli stessi figuri sono quelli che altrove rompono le scatole perché “le coperture” (vecchio refrain) sono brutte e cattive… invece i mille euro al mese per tutti (R) con quali soldi intendono darli ?

 

Cambiamo argomento ma restiamo a tema di “promesse elettorali”, a questo capitolo un po’di pubblicità progresso non farebbe male:

Visto che li conosciamo, la loro idea è “ma noi faremmo un referendum non vincolante”, una specie di sondaggione… dopodiché il governo, preso atto di un risultato non vincolante si dovrà attivare (ma anche no visto che non è vincolante) e stracciare il trattato.

E se il governo non lo fa ?

Fermo restando l’articolo 75 della costituzione non è ammissibile la raccolta firme per un referendum non vincolante quindi dovrebbe essere il parlamento stesso ad indirlo (motu proprio) ma il parlamento attuale non ha assolutamente alcuna intenzione di farlo, e non basta un elezione europea (che ai grillini può andare bene quanto gli pare) per fargli cambiare idea.

 

No ma Grillo è stato anche più esplicito di così, prima ha detto “se vinciamo le elezioni vado da Napolitano (ha poi aggiunto ‘con un milione di persone al seguito’) e gli chiedo il governo”.

Napoltiano, che ovviamente potrebbe far suo il consiglio di Grillo e non ricevere più pregiudicati e farlo gonfiare di botte come una zampogna dai corazzieri non appena si presenta al colle, a quel punto dovrebbe chiedergli chi è il loro candidato Presidente del Consiglio, chi sono i ministri e quale maggioranza parlamentare ha intenzione di votargli la fiducia al governo, tre cose su cui ho idea che Grillo farebbe scena muta.

 

Un giornalista RAI ha anche provato a farglielo presente giusto ieri, e la risposta è stata, ovviamente : “gli chiederemo di sciogliere le camere e tornare alle urne”.

 

In pratica gira e rigira dopo tanti vagheggiamenti torna sempre lì. La domanda vera è : e se invece alle europee prendete meno voti che alle politiche (i sondaggi li lascio agli onanisti) ?

Stai sereno Grillo. Stai sereno, peste rossa la trionferà.

 

G.D.E.

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