Ed ecco l’intrepido Giovanni Favia, consigliere regionale in Emilia Romagna, occuparsi dei veri problemi degli italiani!
La corruzione, direte voi. No, rispondo io.
L’evasione fiscale, direte voi. Nemmeno quella.
L’energia, il risparmio energetico. No, siete fuori strada.
Beh allora i cani che la fanno dappertutto, direte voi ormai disperati. No no e ancora no.
E’ inutile, tanto non indovinate, quindi ve lo dico io: la velocità di emissione dei biglietti da parte delle macchinette nelle stazioni ferroviarie.
Giuro, non sto scherzando, ecco qua la pagina facebook in cui annuncia un’interrogazione in Consiglio Regionale sull’argomento.
La gente giustamente risponde “sono veloci, e in più ci sono cose più importanti a cui pensare”.
Ma come ricorderanno i nostri caproni, Favia ci pensa, alle cose importanti. Infatti ce lo ricordiamo in un parcheggio a Parma, che scappava via da un videoblogger, subito dopo un incontro segreto sul futuro inceneritore.
2500 Euro al mese ci costa, il vendicatore delle macchinette dei biglietti. Ne vale la pena?
consiglio di fare uno screen “ad imperitura memoria”
Fatto 😉
E’ uno scherzo vero?
Che bello anche a me piacerebbe non avere un cacchio da fare come sto qua e pensare a “quanto ci mette la macchinetta a farmi il biglietto”….
si vede che vogliono iscrivere le macchinette alle prossime olimpiadi
eccolo qui intento nell’allenare i prossimi campioni
http://movimentocaproni.altervista.org/blog/wp-content/uploads/2012/08/favia-macchinette.jpg
Fosse solo questo! Favia sarebbe inutile ma innocuo…invece no, è pure dannoso.
Avanzandogli evidentemente del tempo, dopo aver pianificato la sua battaglia politica anti-casta con l’interrogazione relativa all’emissione dei biglietti, si è speso in ulteriori dichiarazioni:
-Josefa, targata pdmenoelle-
“Trovo invece scorretto che la Idem, esponente PD, usi la sua vetrina ed immagine di atleta azzurra per attaccare un antagonista politico. Il sistema dell’informazione non aspetta altro che questi succulenti bocconi.”
http://www.beppegrillo.it/2012/08/josefa_targata_pdmenoelle/index.html
Come al solito il lungo corollario di commenti xenofobi, razzisti, violenti, insultanti, offensivi, strillati, ottusi, fascistoidi.
Se il giorno si vede dal mattino e le premesse sono queste…
Premesse e conferme…. come se ne servissero delle altre.
a domande dirette e specifiche non sanno rispondere, quindi non rimane loro che l'”arte” dell’insulto. Come vedi 20 anni di silvio non sono passati invano e molti hanno imparato la lezione a dovere.
Un vero e proprio transfert.
Con l’aggravante che mentre i ‘bananas’ erano esclusivamente analogici questi infestano il web.
Qualsiasi idiota che non ha niente da fare e che qualche anno fa si sarebbe limitato a passare le giornate a guardare le tv commerciali del suo padrone, adesso si ritiene autorizzato a munirsi di avatar e a scrivere tutto il giorno commenti preconfezionati sempre uguali su qualsivoglia argomento.
è la presunzione figlia dell’ignoranza.
Favia non costa 2500 euro. Ai cittadini emiliani e romagnoli, Favia costa quanto gli altri eletti nell’assemblea regionale. Semplicemente, Favia storna parte del suo stipendio al M5S (prassi consueta in tutti i partiti politici, tanto che qualche mese fa ci fu una polemica nel PdL circa il fatto che 1/3 degli eletti non versasse parte dello stipendio al partito).
Intanto ancora non si è capito dove finiscono i soldi eccedenti ai 2700 euro mensili che Favia dice di ricevere… Comunque questa interrogazione che ha presentato il nostro eroe è mitologica è superata solo da quell’altra sui pannolini per bambini lavabili in lavatrice (suppongo con la Biowashball).
e cmq per se ne tiene per se non piu 2500 ma 2700 perchè con il magico trucchetto della media ponderata è riuscito anche a farsi alzare lo stipendio dai militonti!!
Interessante, dov’è che l’hai trovata, questa cosa? 🙂
Caro Favia,
mi permetto di dire:”fatti furbo” se i giornali vogliono ontervistatrti, FATTI PAGARE, altrimenti vadano ad inervistare Gasparri o Cicchitto per sentire le solite cazzate.
Giusto, vogliamo sentire cazzate nuove, perbacco!