To live and let die.

Una categoria di particolare interesse nella fauna del M5S è rappresentata da quelli che io chiamo iPicchiatori.

La parola non è scelta a caso, i prodotti Apple usano il prefisso “i” per designare i loro prodotti, prodotti che vengono percepiti come migliori (rispetto a quanto offre il mercato) e più “in”.

Gli iPicchiatori sono tali sia perché loro si percepiscono come (improbabilmente) migliori rispetto al mondo che li circonda sia perché sono riconducibili a quel genere di dispositivo… e poi ovviamente perché “picchiano”.

Come c’ha spiegato Grillo fin troppe volte questa è l’epoca di internet e della rete (io non sarei così d’accordo, ma chi sono io per contestare il miglior comico degli ultimi 150 anni ?) ed in quest’epoca l’importante è saper veicolare i messaggi, saper dirigere l’opinione pubblica per presentare, promuovere e certe volte inventare un messaggio.

Oh, roba avveneristica inventata da Casaleggio, nei Promessi sposi Renzo Tramaglino a Milano stava per essere arrestato perché accusato di fare la stessa cosa, ovvero perché in un locale di ritrovo (allora era una locanda, oggi è un qualsiasi spazio aperto ai commenti) diffondeva le sue idee (peraltro sbagliate, ma lasciamo la cosa in sospeso per chi non ha visto il film e/o non ha letto il libro) urbi et orbi, anche quando la cosa non gli era richiesa.

Stringendo, gli iPicchiatori sono quelli che, girando in branchi tipicamente numerosi (in Italia non ci si improvvisa picchiatori, come vi potrà confermare qualsiasi militante della destra extraparlamentare) prima s’insediano in tutti gli ambiti in cui si dibatte un argomento che li riguarda o che potrebbe riguardarli e poi lo presidiano mediaticamente, sommergendolo di messaggi che servono solo a diffondere il loro verbo (che, peraltro, di solito è anche coniugato male).

In genere la loro funzione principale è quella di far intendere che “sono molti”, per questo è facile vederli commentare ogni notizia relativa alla politica con una sequela di messaggi promozionali che vanno dal “ci vediamo in parlamento, sarà un piacere” al “W M5S” passando per una serie imbarazzante di messaggi preconfezionati degni del diario di un liceale (del tipo “s’è sentito il boom ?”, “siete vecchi/morti/zombie”) tipicamente (ove possibile) corredati da una carrettata di “like”.

Recenti studi lasciano intendere che questi “like” non sono di persone vere ma di “bot” (utenti fittizi pilotati dai commentatori stessi) o riconducibili ad un unico utente che però utilizza diversi account… per il bene del M5S stesso spero che questa sia la verità perché se un commento di cinque caratteri come “W M5S” riceve un “like” da cinquanta persone in carne ed ossa significherebbe che esistono estimatori per i testi scritti con l’UniPosca nei water, e che questi rappresentano lo zoccolo duro del MoVimento.

 

Effetti dei iPestaggi.

Ma, vi chiederete giustamente, come si fa a sapere che sono degli iPicchiatori e non dei normali utenti con le loro fisime, le loro limitazioni, i loro modi di fare ?

Beh, da un certo punto di vista loro sono dei normali utenti (ci mancherebbe solo che fossero pagati per ammorbare le aree pubbliche!) da un altro, tuttavia, è possibile notare che non si comportano come gli altri comuni utenti.

Favia fa, suo malgrado, delle dichiarazioni che mettono in cattiva luce Grillo e Casaleggio? neanche dieci minuti dopo la pagina di facebook di Favia è presa da assalto da “comuni utenti” che lo sommergono d’insulti… si, entro certi limiti è normale, ma non in questa maniera e non con questa intensità.

Un giornalista radiofonico osa dire una parola di troppo sul MoVimento? ecco che spuntano orde di commentatori che telefonano da casa perché non sono d’accordo (ed in contemporanea riempiono di messaggi l’area dedicata di quella trasmissione).

La cosa ha preso contorni così preoccupanti che ultimamente alcuni giornalisti evitano di citare Grillo ed i grillini perché non vogliono essere infastiditi dalle torme di iPicchiatori… e più si va avanti più dilaga questo fenomeno di “attivismo volgare” in cui l’unica cosa che si fa è insultare chiunque non s’allinei al Grillo-pensiero.

Peggio di tutto è che gli iPicchiatori raramente hanno una memoria storica, una conoscenza del MoVimento, basi d’educazione civica o anche solo un minimo di coerenza… nella pratica dicono tutto quello che tira acqua al loro mulino fregandosene se le loro uscite sono in aperto contrasto con le regole del MoVimento stesso, se sono illegali o incostituzionali (tipico è il “qui ci vuole una rivoluzione”) o anche solo se sono costretti a cambiare idea su persone e gruppi dalla sera alla mattina (l’Italia dei Valori è diventata “casta” dopo l’articolo della Gabanelli per poi tornare ad essere “uno dei pochi partiti seri” quando Grillo ha “candidato” Di Pietro a Presidente della Repubblica… per poi tornare “casta” quando Di Pietro ha annunciato che l’IdV non può sostenere un movimento sfascista).

 

Chi sono.

Mi scuso per il tono semiserio che prenderò da qui in avanti ma purtroppo dopo averci “combattuto” per mesi è quasi un meccanismo di autodifesa quello di non prendere troppo sul serio certa “gente”.

Prima di tutto però bisogna dire che non tutti i commentatori che parlano a favore del M5S sono degli iPicchiatori (e ci mancherebbe), la differenza è che gli utenti veri di solito parlano, ascoltano, rispondono e sono interessati alle altrui opinioni (oltre che esporre la loro) mentre gli iPicchiatori no.

Detto questo passiamo agli iPicchiatori, essi non sono tutti uguali, si distinguono in diversi tipi, ognuno più o meno riconducibile ad una o più delle seguenti sottocategorie:

Lo spammer.

Lo spammer non commenta, si limita a scrivere un messaggio (più o meno sfacciatamente) pubblicitario a favore del M5S. La cosa che lo distingue da un normale commentatore è che mentre un commentatore si limita a scrivere un messaggio una volta lo spammer è solito presentarsi nelle discussioni dove vengono fatti TANTI commenti e ripete lo stesso messaggio ad intervalli più o meno regolari… sempre quello, identico fin nelle virgole.

 

Il neo-convertito.

Altro commentatore tipico è il neo-convertito, quello che fino a stamattina (e da trent’anni) votava altro e che alla luce della notizia riportata ha deciso di ravvedersi e che d’ora in poi voterà il M5S.

La cosa divertente del neo-convertito è che se gli chiedete qualcosa (qualsiasi cosa) del suo “vecchio” partito scoprirete che spesso e volentieri ne sa poco e nulla, di contro sa tutto (dagli slogan ai link) del suo “nuovo” partito.

I neo-convertiti hanno purtroppo vita breve, tipicamente nel giro di una settimana spariscono (probabilmente come novelli Siddharta trovano l’illuminazione ed ascendono ad un nuovo livello di consapevolezza, o forse gli staccano l’ADSL) per essere sostituiti da altri neo-convertiti, freschi di giornata.

 

L’inquisitore.

L’inquisitore è il tipo di iPicchiatore più comune, risponde ai post che criticano il MoVimento con una domanda… sempre la stessa, ripetuta all’ossessione (s’arriva all’ iStalking: la riproposizione della stessa domanda al povero malcapitato ad ogni suo commento): “ma tu per chi voti ?”.

Per l’inquisitore non esistono gli elettori, tutti sono tesserati ed attivisti di un qualche partito, e lui ci tiene a sapere TU quale sostieni. Contro questi soggetti la cosa migliore è ignorarli del tutto.

Se per errore gli si dice la propria preferenza (anche se limitata ad una sola tornata elettorale) lui aprirà il libro dell’apocalisse per rinfacciarti tutte le storture (vere o presunte) di chi hai votato, al solo scopo di mortificarti pubblicamente e ridurti al silenzio.

Se non gli dici chi voti dopo un tot assumerà che sei un elettore del PD.

 

L’ermetico.

L’ermetico non commenta: stiletta. La massima parte dei commenti degli ermetici è una critica (tipicamente priva di senso ma posta in modo da lasciare un messaggio “aleggiante”) ad un qualcosa.

L’ermetico tipicamente si limita a cose tipo “per voi è finita” o “PD = PDL” ma anche “Bersani nun te regghe più” (insomma, paccottiglia presa da “Angoscia 3000” ed anacoluti vari), se provate a commentare una sua uscita a rispondervi saranno altri…

 

Il divagatore.

Il divagatore sembra un utente disposto a conversare ed a confrontarsi con altri circa i vari argomenti, il problema è che nella pratica non lo fa.

Il grosso del lavoro del divagatore è quello di “accalappiare” un commentatore possibilmente ostile e tenerlo impegnato cosicché anziché postare commenti critici facilmente leggibili il malcapitato consumi il suo tempo a rispondere a lui.

Lo si riconosce perché anziché confrontarsi sugli argomenti continua a spostare i termini del discorso, a divagare, a puntualizzare questioni marginali ed in genere a svicolare cercando di snaturare il discorso e trasformare il tutto in un lunghissimo botta e risposta.

A che pro ? Perché chi legge i commenti quando vede un codazzo immane di repliche, discorsi complicati e divagazioni tipicamente salta tutto a piè pari, in questo modo il potenziale “disturbatore” è “sterilizzato”.

Tipicamente quando vi ritrovate ad avere a che fare con un utente che divaga eccessivamente siete in presenza di uno di ‘sti qua, chiudete tutto con un “io sono stato abbastanza chiaro, buona giornata” ed ignoratelo quando cercherà di “riagganciare” il discorso (tipicamente postando la sua “vittoria” con un messaggio tipo “visto che avevo ragione io ?”).

 

Il servizio segreto di schedatura dei sovversivi.

Questo è il tipo più pittoresco di tutti, tipicamente passa ore a leggere i commenti dei possibili “avversari” e conserva veri e propri dossier di quanto riesce a dedurre dai vari post al solo scopo di usarli, quando possibile contro il malcapitato.

Se hai detto che hai votato per il PD e dici che hai votato per l’IdV lui s’accorge dell’incongruenza e comincia a starnazzarla urbi et orbi per proclamare che tu non sei un vero commentatore ma un disturbatore (in gergo “troll”) che critichi perché pagato per farlo. (no, non scherzo, è un accusa abbastanza comune)

Questi tipi sono abbastanza preoccupanti in quanto tendono a tener traccia di tutto (nome, cognome, città di residenza, occupazione, stato di famiglia) e spesso fanno delle domande “trappola” frammentando dati già ottenuti ed illazioni al solo scopo di scoprire “di più” (e no, nuovamente, non scherzo… c’è una persona che, in questo momento, sta cercando di fare un “dossier” su di me).

Tipicamente sono innocui e s’interessano solo ai “sovversivi” più perniciosi… dovessero diventare molesti la Polizia Postale esiste per quello.

 

Il Fiorenza.

Fiorenza è uno dei personaggi di “un sacco bello” e rappresenta l’ignorante spavaldo. Fra gli iPicchiatori i Fiorenza sono quelli che sparano delle fesserie inenarrabili (le fiorenzate) al solo scopo di sostenere tesi filo-M5S.

Le fiorenzate spaziano da “il governo Monti è illegale” a “i vaccini servono solo a far arricchire big pharma” passando per “bisogna introdurre il vincolo di mandato” (occhio a non chiedergli cos’è, altrimenti vanno in crisi) e per “se ci riprendessimo la nostra sovranità usciremmo immediatamente dalla crisi”. Questi commenti (infarciti di Like) sono in genere molto ri-commentati da altri iPicchiatori che fanno un controcanto di “W M5S”, “ma quand’è che si vota ?”, “quoto al 100%” e via dicendo.

È teoricamente possibile iniziare un discorso (infruttuoso) coi Fiorenza (che andranno a coprire le loro lacune ed i loro ragionamenti deliranti con altri ragionamenti deliranti ed altre lacune in un crescendo rossiniano), il punto è che non ne vale la pena.

 

Il quasi ex-abbonato.

Questo è tipico degli spazi giornalistici… tipicamente interviene nei commenti alle notizie in cui si parla del M5S in termini non lusinghieri e pianta filippiche immani su come il giornale sia caduto in basso, su come si sia piegato alle logiche pippo-pluto-minni-o-cratiche, su come tutti i giornali siano servi e su come tutti i giornalisti campino sui finanziamenti pubblici, ovvero i loro soldi (ci sarebbero anche i miei, ma io sono contento che ci sia un informazione vera).

Tipicamente gli ex-abbonati se la prendono direttamente con il giornalista che ha scritto l’articolo e senza preoccuparsi delle varie distinzioni iniziano ad offendere la di lui settima generazione millantando scambi di favori, partigianerie e possibilmente corruzione dello stesso (il “chi ti paga?” è sempre in auge).

Da notare che la loro è sempre una minaccia nella forma “vi do ancora una chance”, anche perché il loro (presunto) potere contrattuale è tutto lì.

 

Il benaltrista / menopeggista.

I benaltristi sono quelli che spuntano quando un argomento è praticamente indifendibile e cominciano a rammentare che con tutti i problemi che ci sono non vale la pena di soffermarsi su quello in notizia… letteralmente “i problemi sono BEN ALTRI”.

Praticamente identico è il menopeggista che però basa le sue assoluzioni d’ufficio in base al “comunque sempre meglio di quegli altri”.

Entrambe le figure tendono a scagionare il MoVimento spostando, al contempo, il discorso su un altro argomento (e fornendo l’assist ad altri iPicchiatori)… entrambi gli “isti” sono alquanto veementi (i menopeggisti marginalmente di più).

Molto divertente il fatto che loro stessi non applicano mai le stesse considerazioni quando queste verrebbero a “scagionare” partiti “avversari” del M5S stesso.

 

L’hooligan.

Questa è la categoria più rumorosa fra gli iPicchiatori.

Sono (o fingono di essere) commentatori di bassa scolarizzazione che riempiono gli spazi dei commenti con improperi ed ingiurie presi a piene mani da qualsiasi luogo comune noto all’uomo (con preferenza per quelli razzisti e quelli dell’ultradestra… si lo so che sono la stessa cosa, è che ci tenevo a rimarcare).

Non si curano particolarmente della forma o del messaggio, il loro primo obbiettivo è quello di offendere chiunque non stia dalla loro parte.

Nonostante questo questi utenti sono, alla fine, i meno problematici in quanto basta ignorarli (anche perché anche rispondendogli il tono non cambierebbe) o segnalarli (ove possibile) per farli allontanare… il problema è legato al fatto che di solito la loro “produzione letteraria” (sono alquanto fecondi di post) tende a “seppellire” i commentatori precedenti (visto che spesso e volentieri i messaggi sono disposti in ordine cronologico) e purtroppo c’è poco da fare a riguardo.

 

Il legione.

Il legione è il commentatore con decine d’account… in pratica è quello che fa uno o due commenti come utente A per poi cambiare account, presentarsi come utente B e fare altri commenti… per poi presentarsi come… insomma, avete capito.

Il legione “funziona” perché ad un occhio inesperto sembra che a scrivere siano decine di persone e non un solo individuo, inoltre spesso e volentieri il legione è un attaccabrighe per cui quando scorge un commentatore che non gli va a genio lo subissa con decine di post (tipicamente semplici visto che non ha tempo e modo per impersonare decine di utenti con diversi modi di scrivere e diversi pensieri) decisamente aggressivi al solo scopo di ridurre il malcapitato al silenzio.

La tattica funziona abbastanza bene con i commentatori meno smaliziati, altri riconoscono il legione da alcuni segni abbastanza evidenti (stessi errori grammaticali ripetuti fra utenze diverse, utenze con pochissimi messaggi e, questa è la più clamorosa, l’utente A che risponde ad un messaggio diretto a B come se fosse diretto a lui).

Non c’è molto da fare per ribattere al legione, il massimo fattibile è individuarlo e smascherarlo… non che questo lo fermi, ma almeno eventuali altri lettori sanno davanti a cosa si trovano davanti.

 

Metodo.

Tipicamente gli iPicchiatori si presentano in forze, o perché frequentando gli stessi ambiti spuntano sempre tutti insieme seguendo gli stessi link o perché fra di loro si tengono “socialmente” in contatto (facebook ?) ed in genere svolgono diversi tipi di “missione”.

La più classica è la difesa a 360° del MoVimento, che consiste nel presentarsi laddove siano state fatte critiche al M5S ed iniziare a lagnarsi (in modo abbastanza veemente) dell’articolo. Li si riconosce perché normalmente laddove un qualsiasi articolo su un qualsiasi argomento ha (diciamo) una trentina di commenti e poche migliaia di letture dove arrivano le forze da sbarco i commenti superano agevolmente le centinaia (e le letture aumentano di conseguenza). Se il “pezzo” è una trasmissione radiofonica o televisiva con interventi da casa è facile che si presentino anche soggettoni come Mirko da Ravenna (di cui si è parlato in altra sede).

 

Un altro ambito in cui gli iPicchiatori vanno forte è nel linciaggio mediatico dei dissidenti, ruolo che in queste ore compiono sempre più spesso a causa delle defezioni dovute alla svolta autoritaria del MoVimento. In questo caso più che gli spazi di giornali e radio (che comunque sono bersagliati qualora osino dare parte della “ragione” ai dissidenti) gli iPicchiatori si concentrano negli spazi personali del malcapitato (tipo la sua pagina facebook o il suo blog) e lo insultano ripetutamente accusandolo della qualsiasi. Tipicamente la vittima per risposta inizia a cancellare le ingiurie e limita le sue aree affinché non tutti possano scriverci, azione a cui segue una seconda onda (questa volta fuori dagli spazi in cui il disperato tenta di tutelarsi) in cui gli iPicchiatori “denunciano” il tipo di censurare e non accettare le critiche.

Questo modus operandi si è già visto con la Salsi (che ha legittimamente blindato la sua pagina facebook) ed è andato avanti per un po’con Favia fino a quando un iPicchiatore non ha finito per minacciare un familiare del consigliere regionale e questi ha risposto rivolgendosi alle forze dell’ordine (o almeno così si dice).

 

Gli iPicchiatori sono anche  presenti in modo stanziale anche in alcune testate (ad esempio giornali “amici” e “nemici”) e passano le giornate a lodare o cannoneggiare (a seconda dell’argomento) giornalisti e partiti… sempre pronti a palesarsi sulle notizie per dare l’impressione di “esserci” e di “essere tanti”… purtroppo i loro commenti e la loro esposizione sono così carenti che spesso sono diventati ragione di satira da parte di commentatori più avveduti che hanno anche deciso di ridicolizzarli pubblicamente.

In quest’ambito l’opera dei vari iPicchiatori è essenzialmente quello di fornire una chiave di lettura “pro M5S” a varie notizie ed articoli o far deragliare le notizie “critiche” in un pollaio.

 

Liberatoria.

Ogni riferimento a fatti o persone realmente esistenti è puramente casuale, se vi riconoscete in questa descrizione non è l’autore che si prende gioco di voi, siete voi che ce la mettete tutta per farvi riconoscere.

Ovviamente doveste incontrare un qualsiasi iPicchiatore la cosa migliore da fare è ignorarlo e lasciarlo cuocere nel suo brodo.

http://www.youtube.com/watch?v=FOv9QlLIAvU&autoplay=1

I commenti sono chiusi.