Quando si dice “le idee chiare”

Fermi tutti, Morra ha parlato.

Dall’alto del suo scranno il gagliardo ex insegnante ci fa sapere che il Movimento 5 Stelle non ha voluto partecipare alle contrattazioni sulla legge elettorale perché loro hanno già la loro, depositata da tempo (ottobre 2013) in parlamento.

Sulla legge elettorale la nostra proposta e’ depositata. Si tratta di un modello iberico-elvetico, dove comanda il principio di rappresentativita’ e non quello di governabilita’. Ci sono le preferenze. Gli elettori hanno chiesto il ripristino delle preferenze, e nell’Italicum non ci sono. I cittadini vogliono le preferenze, chiunque portera’ avanti questa battaglia avra’ il M5S dalla sua parte.

– un estratto

Addirittura una legge basata sul modello iberico-elvetico (roba grossa) che punta tutto sulla rappresentatività (e se ne sbatte allegramente se il paese non è governabile, ma quelli sono dettagli). Tutto bene ? Non proprio.

Peraltro, lo sapevate che stando al M5S nel modello iberico-elvetico oltre alla preferenza (+1) si da anche la “diffidenza” (-1) ? è la likeocracy!

Qualche tempo addietro un altro rappresentante del Movimento 5 Stelle, uno che conta notevolmente di più, il vice-fondatore Gianroberto Casaleggio aveva però parlato in modo diverso, dicendo (gennaio 2014) che la legge elettorale del Movimento doveva essere ancora decisa e sarebbe stata “partorita” dalle consultazioni via web. Non mento e per dimostrarvelo eccovi il link alla notizia su un giornale non se ne fa mancare una quando di mezzo c’è il Movimento 5 Stelle.

A partire da oggi inizieremo un percorso di discussione di una proposta di riforma del M5S che avverrà nella piattaforma sul blog di Beppe Grillo e cui farà seguito una consultazione on line con il voto su ogni punto e alla fine cercheremo di comporre una proposta organica. Per ora ci interesserà occuparci dei principi generali, quindi del carattere proporzionale o maggioritario della legge elettorale.

– un estratto

A chi dobbiamo credere ? A Casaleggio o a Morra ? Nessuno dei due pare particolarmente credibile e, nello specifico, la situazione probabilmente è un’altra ancora…

Semplicemente di legge elettorale non ne volevano sapere, per cui hanno prima presentato un indigeribile legge elettorale loro che nessuno gli avrebbe votato mai (e, per assicurarsene, l’hanno fatto senza tentare a concordare nulla con nessuno) in modo del tutto silente e senza consultare quei mucchietti di attivisti che hanno ribattezzato “il popolo” (anche perché di “piattaforma” non si vedeva neppure l’ombra) dopodiché quando Renzi è arrivato con le famose tre proposte hanno pensato bene di non trattarlo, sperando che andasse ad arenarsi da solo… il problema per loro era che a quel punto bisognava far credere che loro qualcosa stavano facendo, ed infatti ecco che miracolosamente esce fuori Casaleggio che annuncia che loro alla LORO legge elettorale ci stanno lavorando, o ci lavoreranno presto… via web.

In pratica nessuno c’ha capito niente, manco loro, semplicemente fra una cortina fumogena ed una foglia di fico si presentano come l’unico assembramento di esseri rappresentativi (dicono loro) in cui manco loro sanno che cosa stanno facendo o cosa faranno in futuro.

Non che fosse difficile arrivarci ma è abbastanza palese che il povero Morra è andato lì con la cortina fumogena V1 mentre Casaleggio ha già confenzionato la V2, e la V3 è già in giro ed è “questa legge elettorale non ci piace perché non ci sono le preferenze”. Ora, anche a me piacerebbero le preferenze, non per altro ma per vedere chi ha il coraggio di votare “Microchip” Bernini e la compagnia dell’anello (al naso) però il fatto è che nonostante il lavoro teso a far deragliare tutto una legge elettorale c’è e purtroppo per il gruppo di anime belle del Movimento, ora è quella la legge intorno alla quale bisogna ragionare.

Non vi tedio ulteriormente, ho altro da fare (tipo completare l’articolo sulle monete)… mi limito a farvi notare come si stiano sfaldando i grillini, così improvvisati da non riuscire neppure a concordare fra di loro una linea d’azione (o, nello specifico, una linea di non-azione).

Godiamoceli finché durano, perché con questi presupposti ho idea che non dureranno per molto.

G.D.E.

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