Pizza cooperativa

Pizza è naturalmente il nomignolo con il quale affettuosamente ci riferiamo al pentastellato sindaco di Parma Federico Pizzarotti. Ogni tanto in questo blog ci occupiamo di Pizzarotti poichè è nota la sua vulcanica iperattività e perchè la sua mente è una vera e propria fucina di idee per il movimento 5 stelle.

Le ultime sue dichiarazioni riguardano le Cooperative, una realtà ben presente e radicata in Emilia-Romagna, in occasione della presentazione dei dati di una indagine condotta dalla Swg e commissionata da Legacoop. I risultati dell’indagine sono molto positivi: “Sono sinonimo di legalità, qualità. Ma anche un esempio d’impresa che valorizza le persone e le relazioni. E che garantiscono servizi sempre più essenziali, che gli enti pubblici, complici i tagli, fanno fatica a mantenere su standard elevati.”

Ed ecco l’opinione di Pizzarotti: “le coop sono il modello imprenditoriale del futuro che può in sintesi determinare una profonda trasformazione sociale, economica e culturale del Paese….se vogliamo garantire i servizi si dovranno fare scelte, nel senso di una cooperazione pubblico-privato, trovando un equilibrio che salvaguardi il governo del bene comune”. E poi le definisce “modello per le imprese future” e concorda con le dichiarazioni di  Antonio Costantino, presidente Proges: “Nel pubblico mancano risorse e gli enti non sono più in condizione non solo di ampliare i servizi, ma di salvaguardarne i livelli essenziali. In tempi di spending review le cooperative possono essere una stampella importante”

Allora forse ci siamo persi qualche passaggio perchè le ultime dichiarazioni dei m5s erano di ben diverso tenore:

Grillo: “Qui non ce la facciamo. Le cooperative si stanno comprando i voti(18 maggio 2012 a Budrio)

Grillo: “Il Pd non si vota nemmeno il taglio di un euro anche se solo in rimborsi triplicati ha preso 200 milioni di euro più tutti i versamenti degli iscritti,delle fondazioni e delle Coop (9 giugno 2012)

Grillo: “La Tav costa 22 miliardi per trasportare merci che sono in costante diminuzione da un decennio, finirà tra 15 anni. Un’opera che ingrasserà le cooperative rosse e bianche(3 Maggio 2012)

Favia: “le amministrazioni locali attraverso appalti e contributi gestiscono il consenso, esiste una commistione tra politica e affari delle cooperative che condiziona anche i voti(20 maggio 2012)

E tutte queste affermazioni naturalmente fecero scalpore e furono seguite da polemiche: “Legacoop, pronta la querela a Grillo: chi compra i voti è la mafia(20 maggio 2012)

Ci siamo persi qualche passaggio importante nell’evoluzione del m5s-pensiero? Ci è forse sfuggita qualche liquida e iperdemocratica consultazione sulla questione? Siamo rimasti all’oscuro di importanti cambiamenti introdotti nelle linee guida dal carismatico leader? O ci dobbiamo forse aspettare l’ennesimo rimbrotto nei confronti di un esponente locale che ha peccato di eccesso di autonomia nelle proprie pubbliche dichiarazioni? Speriamo che il Pizza questa volta, prima di lanciarsi in simili audaci affermazioni, abbia avuto l’idea di fare preventivamente una telefonata di consultazione in quel di Genova…

I commenti sono chiusi.