L’esorcismo

Più guardo la scena politica più mi sembra di vedere un esorcismo preso da un film horror.

Ad elezioni finite il PD ha fatto l’unica cosa sensata che gli era rimasta, mettere da parte la faccia (Bersani, per una volta brillantemente, ha azzeccato il paragone con la citazione di Vasco: “corri e fottitene dell’orgoglio”) e chiedere il supporto esterno al M5S.

Da allora è iniziato questo estenuante, ma per certi versi liberatorio, rituale.

Il Movimento 5 Stelle (cioè Grillo) da quella famosa dichiarazione ha iniziato fare i numeri e se non abbiamo visto Grillo che rotea la testa di 180° o vomita litri di liquido verdognolo abbiamo comunque assistito a contorcimenti ed uscite non meno eclatanti… un crescendo di dichiarazioni, tweet, annunci ed atti tesi ad interrompere la litania che a botteghe oscure hanno iniziato a recitare con la massima concentrazione possibile.

Da quando Bersani ha presentato i punti di un eventuale governo di transizione ed annunciato che le discussioni si sarebbero svolte nel loro luogo istituzionale (in parlamento) abbiamo visto:

  • appelli alla responsabilità (“il PD s’allei col PDL per il bene del paese”)
  • prese di posizione personali (“se il M5S vota la fiducia me ne vado”)
  • richieste prive di senso (“il PD rinunci ai rimborsi elettorali”)
  • sparate demagogiche (“siano loro a votare un governo M5S”)
  • idee scriteriate (applicare la bizona di Oronzo Canà alla fiducia al senato)
  • rivisitazioni della costituzione in chiave maccheronica (“non serve un governo per governare”)
  • insulti ed insinuazioni di sorta

…perché ?

Per il semplice fatto che molto probabilmente la litania funziona… se all’inizio le uscite di Grillo hanno provocato un certo sconquasso ora il peso delle singole dichiarazioni ha molta meno presa sulla stampa ed a patire più che il PD è Grillo stesso che si dimostra ogni giorno più autoritario, padre-padrone ed incapace di togliersi la veste dell’imbonitore di fiera per mettere quella di politico… sempre meno soluzione e sempre più problema.

Ogni giorno che passa il M5S continua a condannarsi da solo alla dannazione tanto mostrando quel che è (era facile far presa sulle masse dicendo “questi giovani: l’inesperienza è la loro forza”, poi però li senti parlare dei chip di controllo mentale e qualche dubbio che non siano esattamente delle cime ti viene) quanto per le incongruenze (che diventano via via più evidenti ora che la campagna elettorale è finita) e l’incapacità dei parlamentari di avere una posizione che non sia quella “telecomandata” dal capo.

 

E così quotidianamente arriva la “bombetta” (stile Mosca ai bei tempi del pendolino) tesa a rovesciare il tavolo… sempre più simile a quella prima, sempre meno efficace.

 

Il PD (per la prima volta in vita sua) sembra aver azzeccato la strategia ed infatti va avanti con la sua opera: rinuncia al mercato delle vacche, fa una squadra esplorativa per cercare accordi “con chi ci stà” e rimanda qualsiasi decisione alle sedi parlamentari… tutto procede sui binari ineludibili indicati dalla costituzione.

Fra un “c’è tua madre qui con noi” ed un rivolo di saliva dopo l’ennesima offesa il tempo passa, la litania prosegue, il rosario continua ad essere sgranato e s’avvicina il giorno in cui Crimi (capogruppo al senato del M5S) dovrà dire SI o NO a Bersani.

Non c’è modo di procastinare ulteriormente la cosa, non c’è un appiglio e non c’è una via di fuga : in senato ognuno dovrà prendersi le sue responsabilità.

Poi magari malauguratamente si tornerà alle urne, si farà un governissimo, si eleggerà un governo tecnico… chissà… forse non servirà neppure l’ultima mano di poker di Bersani per riportare alla ragione il gruppo del millenarista comico… però per intanto l’esorcismo sembra funzionare.

PS: Ecco il rosario completo.

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