Io non sono educato.

Non riesco mai a fare un articolo come lo vorrei io.

Bene, eccomi qui con il primo pezzo, a caldo, della questione M5S. Anticipo che sarà cosa breve (almeno per i miei canoni) perché bisognerebbe parlare molto e non ce la farei, mi limito quindi all’essenziale.

Dal lato del Movimento 5 Stelle è in corso la prima spaccatura, i grillini si stanno gustosamente prendendo a stracci in faccia in pubblico perché alcuni hanno osato criticare il verbo del Capo, ed il Capo ha pensato bene che era ora di buttare fuori chi s’è macchiato di Lesa Maestà.

In tutto questo ci sono tante cose da dire:

  • i quattro non sono mai stati sfiduciati dalla base (ma, al più, da alcuni membri dei meetup che hanno avuto accesso al sito ed hanno postato articoli “artefatti”)
  • non hanno mai votato in difformità dal gruppo
  • non hanno infranto nessuno dei punti del codice di comportamento
  • sono stati espulsi tutti e quattro con lo stesso voto, come se fossero un sol uomo (o un sol corpo: il corpo estraneo)

A partire da questo è chiaro che non c’è mai stata un intenzione vera di discutere o chiarire coi nuovi espulsi, sono stati fatti fuori perché l’uomo solo al comando (che non s’è fatto problemi a orientare il voto dicendo chiaro e tondo che li avrebbe voluti espulsi) non li voleva più dentro… ed infatti sono stati espulsi.

Libertà, internet, rete, votazioni e via dicendo, tutta la paccottiglia assolutoria del Movimento 5 Stelle si  è schierata per difendere questo repulisti di “dissidenti” e nonostante tutto diversi parlamentari del gruppo stesso hanno deciso che era troppo e se ne stanno andando, abbandonando il Movimento 5 Stelle.

 

Ok, detta così sembra che finalmente trionfi la giustizia. A dire il vero non è esattamente così… questi tizi fino al giorno prima (letterale: meno di  ventiquattr’ore prima) erano tutti lì, uniti e coesi, a fare coreografie “Addams’ style” e sparare a zero su Renzi nel solito modo infamante e ventiquattr’ore dopo se ne andavano disgustati.

Non credo che la maledizione Imperio di Harry Potter sia stata infranta quindi ‘sti qua sono sempre gli stessi, con la stessa testa e le stesse motivazioni. E’comico vederli un ora prima che fanno cabaret nelle aule del Parlamento (Parlamento dello Stato italiano) ed un ora dopo allineati e coperti, spaventati e con la testa bassa mentre, nella “riunione in streaming” si consumava il processo-farsa contro alcuni di loro.

Cioè… per questi la riunione del gruppo è più solenne e seria delle aule di Camera e Senato, e questi sarebbero deputati e senatori della Repubblica italiana!

Semplicemente fuori hanno continuato, come sempre, a fare casino in una specie di Grande Fratello (non a caso Casalino è sempre con loro), come se fosse una puntata di un telefilm… e poi nel gruppo invece si sono comportati come se fossero nella realtà.

 

Questa è la misura dei parlamentari del Movimento 5 Stelle. Questa è la misura di tutti i parlamentari del Movimento 5 Stelle. Quando c’è da rappresentare tutti è “carnevale”, quando c’è da rappresentare essi stessi invece diventano serissimi.

Ed erano serissimi quando dicevano che sono in guerra, che il loro obiettivo è scardinare il Parlamento e che per farlo non possono permettersi di dire “fuori” quel che pensano, che “fuori” devono sempre continuare a recitare e dirsi daccordo, concordi e solidali a qualsiasi cavolata sparata dal carismatico leader.

Questa è la misura dei parlamentari del Movimento 5 Stelle.

 

Direte “sì, ma se ne sono usciti”. E’vero, se ne sono usciti… ma non perché questo schifo li ha disgustati… non sono usciti perché hanno avuto un rigurgito di orgoglio, no, sono usciti perché il “metodo” che loro applicano (ed hanno applicato fino ad un ora prima) agli altri per una volta è stato applicato ad alcuni del loro stesso gruppo… ed a quel punto se la sono data a gambe perché hanno avuto paura di finirci nel mezzo.

Ora ci sono grandi parole dall’una e dall’altra parte (con un Morra che, in base alla sua capacità di impilare supercazzole alla Vendola è pressoché ubiquo) ma nei fatti quelli che stanno lasciando sanno bene che le loro dimissioni (come di rito avviene) la prima volta, specie se non adeguatamente motivate, vengono respinte… e sanno bene che un posto nel “misto” o nel GAPP lo troveranno.

Ecco, questi sono e lì stanno andando. E non ci stanno andando perché spinti da più alti ideali, ci stanno andando perché sono state apostrofate come “cagna” o perché gli si fa notare che non hanno versato l’ultima rata della restituzione (solo a loro ovviamente, la Fucksia non ha neanche presentato rendicontazione ma siccome è “fedele” fanno tutti finta di non accorgersene).

E questi sarebbero parlamentari degni di fiducia ?

 

Ora torniamo sui quattro che sono stati buttati fuori in modo veramente inaccettabile. Ok, mi dispiace con loro… ma parliamo comunque di quattro tizi che hanno gentilmente fatto come solito quando c’era da votare il Presidente della Repubblica (perché volevano Ro-Do-Tà), che hanno calato la testa quando è arrivato il “no” preconfezionato a Bersani e che ancora oggi credono ai “concetti fondanti” del Movimento 5 Stelle… cioè l’opposizione alla TAV, le balle sulle energie rinnovabili, le esagerazioni come “rifiuti zero” e via dicendo.

 

Umanamente mi può dispiacere perché una coltellata fra le vertebre fa male, ma nei fatti questi sono e questi restano. Possono essere anche utili, magari come puntello “alla Razzi / Scilipoti” qualora servisse un voto extra… ma fatta la tara questo restano.

Chi può permettersi di credere o dar valore a gente che per un anno ha voluto fare quanto arrivava da Genova senza problemi e che “s’è risvegliato” solo quando, casualmente, s’è accorto che rischiava di passare dalla parte della preda ?

Siamo seri, se fossero stati veramente animati da buone intenzioni se ne sarebbero andati prima.

Se ne potevano andare alla seconda fiducia Letta, quando loro (i loro colleghi e loro stessi) se la prendevano con i fuoriusciti (ora sono loro “i fuoriusciti”) per la fiducia al governo.

Se ne potevano andare quando alla camera sono andate in onda le prove generali di un atto sovversivo, con tanto di tentativo d’assaltare i banchi del governo.

Se ne sono andati allora ? No. E allora perché ora ? Perché adesso sono loro nel mirino.

Ora i filmati stralunati di Salvo Mandarà riguarderanno anche loro… ora Travaglio quando dovrà prendersela con qualcuno per vendere due copie extra del quasi-giornale di partito se la prenderà anche con loro… ora Scanzi (quello della foto con Di Battista) quando dovrà perculare qualcuno per far vedere che lui serve a qualcosa se la prenderà anche con loro.

Peggio ancora, quando nei peggiori tuguri della rete frequentati dagli italiani si dovrà offendere, attaccare e, perché no, minacciare qualcuno perché “è contro la ggente” come s’è fatto con Salsi e Favia… ecco, ora nel mirino ci sono anche loro.

…e loro lo sanno. Siccome per un anno hanno visto quando questo veniva fatto agli altri (ed hanno preferito chiudere la bocca e guardare altrove) ora si spaventano, ora scappano, ora si tirano fuori.

Ieri quelli che mollavano la riunione dei gruppi urlando “sono peggio dei fascisti” vengono da una favola di Charles Perrault o semplicemente, per la prima volta, hanno sentito tendersi la corda dell’istinto di sopravvivenza ?

 

Lo so, questi e quello che sta succedendo ora avvantaggia sostanzialmente chi non ha mai visto di buon occhio il Movimento 5 Stelle ma non possiamo permetterci di far passare tutto in cavalleria, un punto fermo si richiede ed un punto fermo dobbiamo darlo.

Qui sembra la liberazione di Roma durante la seconda guerra mondiale: dove ti giri ti giri trovi solo socialisti e comunisti (pure a Littoria).

Dove sono finiti i feroci movimentisti d’assalto che applaudivano la stracciona che non voleva stringere la mano alla Bindi perché “casta” ? Sono tutti rimasti dentro ?

No, cari miei, troppo facile. Prima di cominciare a chiedere “solidarietà” ‘sti qua facciano un minimo di mente locale, chiedano scusa per quel che hanno fatto per un anno intero, magari pentendosi per davvero di tutto il male all’Italia ed alle tante persone per bene che giornalmente hanno aiutato a diffamare o colpire ingiustamente.

Poi, casomai fatto questo. potremo cominciare a ragionare di e con questi tizi… che comunque non classificherei come gente di chissà quale caratura.

Fino ad allora, cortesemente, non mi state troppo vicini… non sarete più nel Movimento 5 Stelle, ma continuate a restare grillini nell’accezione peggiore del termine.

 

G.D.E.

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