Il grande sconfitto

Innanzitutto una doverosa premessa :

Il Movimento 5 Stelle ha vinto le elezioni

Vero ? No. 

Il Movimento 5 Stelle può a buona ragione considerarsi il vincitore morale di queste elezioni, proponendosi come un movimento ampiamente riconosciuto nel paese e di cui la politica deve tenere conto. Nonostante questo, e a dispetto di essere diventato il primo partito nel paese, non è riuscito neppure ad avvicinarsi al numero di parlamentari e senatori necessari per potere essere una reale forza di governo.

Il numero di parlamentari eletti in seno al M5S è infatti di appena 162 (108 alla camera e 54 al senato). Numeri importanti e da non sottovalutare, ma assolutamente insufficienti rispetto ai 397 del Partito Democratico (292 alla camera e 105 al senato) e persino inferiori ai 195 del rinato Popolo delle Libertà.

Le analisi tecniche sul voto si sprecano in questi giorni, per cui eviterò di addentrarmici ulteriormente. E’ palese che il Movimento 5 Stelle abbia stupito tutti (ivi compresi noi caproni) e che stavolta il BOOM ci sia stato davvero. Che poi questo BOOM sia quello di una reale forza esplosiva e non il botto di un bolla che si è gonfiata sino a scoppiare sarà il futuro a dircelo.

Quello invece su cui intendo soffermarmi è l’imbarazzante silenzio dietro al grande sconfitto di questa elezione. Tanto evidente quanto assordante è stata l’acclamazione che l’Italia ha concesso al Movimento. Non si tratta di una forza politica, nè di un partito o di una singola persona, ma di un concetto. Un concetto importante per il Movimento che per anni è stato alzato come un vessillo e ora giace sporco e stracciato nel selciato delle piazze calcate dallo Tsunami Tour.

 

UNO VALE UNO

 

Ma dove sono gli “uni” ?

Dove sono i Mario, i Luigi, i Giovanni, le Alessandre, le Martine, le Francesche. Dove sono tutti ?

Della vera rivoluzione promessa dal M5S non vi è alcuna traccia. In queste giornate difficili e per certi versi drammatiche in cui si gioca il futuro del nostro paese il M5S sembra essere diventato di colpo impermeabile alle voci che provengono dalla gente comune. Solo le grida di Grillo risuonano imperiose nel blog e su twitter, spargendosi poi su giornali e televisioni. I “portavoce” eletti parlano spesso ripetendo le parole del guru, ma nessuno di essi ha aperto una discussione con gli attivisti ed i propri elettori (le “voci” che dovrebbero portare in parlamento) per chiedergli cosa fare in questa situazione problematica. Quasi nove milioni di “uno” hanno scelto il M5S per sentirsi di nuovo rappresentati, di essere di nuovo degli Uno che valgono Uno.

Ma ci sono due “Uno” che valgono ben di più di uno. Ci sono due “Uno” che sanno bene di essere “Tutto”, e vogliono tutto. Sono loro i reali vincitori di questa elezione : la strategia dietro le quinte del primo degli “Uno” e la capacità carismatica del secondo.

Loro vincono e lo sconfitto giace a terra oramai pressoché dimenticato, con la sottile consapevolezza che nonostante tutto nessuno ci abbia mai creduto veramente.

I commenti sono chiusi.