Grillo e il Benetazzo-Pensiero

Sul blog di Grillo abbiamo l’intervento di Eugenio Benetazzo, definito “economista indipendente”.
Intanto abbiamo già qualcosa da ridire perfino sul titolo: cosa deve fare un economista per essere “indipendente”? Di preciso quali sono i requisiti? Deve lavorare in un’università, in un hedge fund, in un McDonald? Boh.

L’importante è che, seguendo le leggi di marketing, il lettore abbia quello che vuole. In questo momento va di moda la parola “indipendenza”, ed ecco qui allora che Benetazzo è “indipendente”.

L’intervento è piuttosto delirante. Si dice che si deve abbattere la spesa pubblica, licenziare gli statali, fare cose orrende che qualunque economista sano di mente vieta di fare, pena la recessione più nera.
E’ ovvio infatti a tutti che, in tempi di recessione, lo Stato deve aumentare la domanda tramite la spesa pubblica. E che preferibilmente sia spesa pubblica mirata, onesta, intelligente.

Per Benetazzo invece no, la spesa pubblica è un male assoluto e va abbattuta.
E allora che ci fa sul blog di Grillo, direte voi? Non si sa, e soprattutto non ce lo chiediamo solo noi, ma gli stessi Grillini.
I commenti sono praticamente tutti negativi, come lo sono i più votati. Riportiamo solo questo: “ -un contenimento coatto della spesa pubblica italiana, andando a colpire … i dipendenti statali- VI PREGO, DITEMI CHE HO SBAGLIATO BLOG!
Evidentemente i Grillini non sono abituati ad ascoltare opinioni diverse dalle loro, ma stavolta ci hanno azzeccato. E se se ne accorgono perfino i Grillini che qua si sta sbagliando tutto…

Ma un’altra domanda ci sorge spontanea: chi è Eugenio Benetazzo? Da quale tombino è uscito?
Un post del 1° Aprile 2012 di Perle Complottiste ci dà una panoramica perfetta su chi sia questo strano figuro.

Il post è esilarante, e va letto tutto. Qui ne prendiamo solo qualche estratto. Si inizia con un’introduzione del personaggio:
“Per noi è solo uno dei tanti allucinati che sostengono la teoria del complotto mondiale sulle banconote, ma rispetto a molti altri signoraggisti lui si spinge oltre e propone una riforma economica sotto forma di vero e proprio manifesto”.

Un’altra caratteristica del Benetazzo è l’utilizzo del termine “coatto”. Ad esempio quando dice che ci vuole un “contenimento coatto della spesa pubblica“, aggettivo che qui non c’entra nulla.
Tutto per lui dev’essere coatto: tassazione, riduzione degli stipendi, inasprimento delle pene, proprio tutto. Non si capisce l’utilizzo di questo aggettivo, a parte la retorica spiccia e la moda “rivoluzionaria”. Ad esempio non si possono inasprire le pene “coattamente” come sostiene lui, perchè le pene, essendo parametri di una legge, non possono variare da sole nè opporre alcuna resistenza.

Una pratica esilarante è il “mutuo sociale”, che è una sorta di “reddito di cittadinanza” su vasta scala applicato alla proprietà edilizia.
In pratica lo Stato dovrebbe fornire 250.000 a chiunque compri una prima casa, con rate mensili sul mutuo proporzionali al reddito.
Perle Complottiste fa l’esempio allora di un senzatetto, che non avendo reddito restituisce un euro al mese allo Stato.
Pura follia.

Ma la follia totale arriva alla fine del post, con l’istituzione delle “No Tax Area“.
In breve, consistono nell’istituire zone senza tassazione in cui le industrie possono insediarsi e non pagare le tasse per ben 25 anni. Il tutto, udite udite, sotto la sorveglianza dell’esercito.
E il tutto applicato alle regioni Sicilia, Sardegna, Calabria, Campania, Puglia, Basilicata, Molise. Tutti gli altri le tasse le pagano normalmente.

E per finire, la chicca. Se guardate infatti dopo l’intervento delirante di Benetazzo, che ci trovate? La pubblicità del libro di Benetazzo, definito “lettura consigliata”.
Meno male che Grillo si interessa della nostra cultura, senza guadagnarci nulla!

Che dire, immagino che Grillo non abbia idea di quello che succede sul suo blog e di chi venga intervistato. Questo sistema dà l’impressione che chiunque può fare un intervento, basta che abbia un libro da presentare e soprattutto vendere. O magari lo sa, ed è d’accordo.
Ma si sa, io sono un “malpensante”.

33 risposte a “Grillo e il Benetazzo-Pensiero”

  1. fcoraz ha detto:

    Noi non lo capiamo perchè le scie chimiche ci hanno ottuso le menti.

    SCIE CHIMICHE: un diabolico piano per ammalare e affamare il mondo con la compiacenza e il silenzio di chi ci governa.
    SIGNORAGGIO: la truffa del debito pubblico italiano: un popolo di schiavi senza catene al servizio di una ristretta elite bancaria.
    http://www.ilgiardinodeilibri.it/dvd-video/__scie-chimiche-signoraggio-benetazzo.php

    • Antonio Inoki ha detto:

      La presentazione del DVD che hai linkato comincia così “Eugenio Benetazzo analizza, con momenti di comicità esilarante…” . Ma allora ci marcia, lo fa apposta, è più astuto di quello che si potrebbe credere in un primo tempo. Approfitta dell’idiozia collettiva per cercare di sbarcare il lunario. Poi quando parla col suo accento veneto mi sembra il comico Natalino Balasso. 🙂

  2. Capro Espiatorio ha detto:

    Oh una volta che la critica e’ ineccepibile solo un commento… 😉

  3. bombarda ha detto:

    definito “economista indipendente”….
    Per alcuni personaggi che si occupano di signoraggio, scie chimiche, ecc. ecc. è stato coniato un nuovo aggettivo: INDIPEZZENTI.

  4. Detestor_banned194 ha detto:

    Perbacco, non l’avrei mai detto. Ma li avete letti i commenti dei grillini? Direi che devo parzialmente rivalutarli, hanno messo in dubbio qualcosa postato sulla Bibbia, e hanno ragione di farlo.

    • Capro Espiatorio ha detto:

      @Detestor:disqus e’ che i Grillini dopo Maggio 2012 sono cambiati un casino (Diamanti su Repubblica ha studiato il fenomeno), e il gruppo dogmatico-religioso ormai e’ solo una parte (spero)…anche se come piu’ volte ammesso sono sempre in tanti e fastidiosi.

      • Detestor_banned194 ha detto:

        Bah, ho ragionato di più con te scambiando quei pochi commenti sull’altra notizia che con tutti i grillini messi insieme. Per esempio, quando si parla del mio sito cercano in tutti modi di negarne la veridicità, nonostante l’abbodanza di prove linkate (che sono solo una piccola parte di quelle che ho raccolto, per inciso), oppure rispondono che è giusto che la situazione sia quella (!)
        Sul Fatto sono ancora dogmatici, quello è sicuro, ma può darsi che tu abbia ragione (anzi, francamente lo spero proprio, anche se secondo me sarete veramente liberi quando vi libererete di Grillo, che per me non è altro che un pupazzo in mano a Casaleggio).

        • Capro Espiatorio ha detto:

          Di questo parleremo in un altro luogo, sulla tua pagina invece volevo dirti che l’indagine e’ fatta metodologicamente in modo abbastanza professionale (cioe’ io nel mio lavoro la userei tranquillamente come fonte)… poi chiaramente di varie cose si poteva discutere e lo abbiamo fatto 😉

          • Detestor_banned194 ha detto:

            Grazie. Resta da capire come mai la mia ricerca si è diffusa parecchio, ma solo sul web, blog, mail ecc.. mentre invece quella dei followers Twitter di Grillo è rimbalzata subito su giornali e televisioni, nonostante secondo me le prove a suo favore sono nettamente inferiori alle mie (per non dire che non ce ne sono). Forse perché io a differenza sua sono un nessuno come tutti gli altri e non ho un ufficio stampa a disposizione?

          • Capro Espiatorio ha detto:

            Ti risponderei con illazioni (perche’ neanche prove in quel senso ci sono) ma se vuoi e’ un discorso che qualche volta si puo’ fare…

          • Parassite99 ha detto:

            Esatto. Il problema, per quello che riguarda anche il mio lavoro (ed e’ per questo che ne sto cercando anche un altro) e’ che in Italia e’ molto difficile fare questo genere di analisi e reportage. Si puo’ venire benissimo linkati e citati da altri blog, mail, etc, ma la stampa italiana e’ fatta cosi’, difficile cita e preferisce copiare. Pertanto, nel nostro piccolo, siamo stati citati numerosi volte da grossi network internazionali, ma in Italia neanche per sbaglio (solo un paio di volte Repubblica ci cito’ con risposta di Rampini), nonostante i nostri articoli venissero prima pubblicati in italiano e poi in inglese. Il colmo lo si raggiungeva pero’ quando noi passavamo la notizia ai siti stranieri, che poi venivano citati da quelli italiani che evitavano accuratamente di citarci. Ci e’ anche capitato (spesso e volentieri) di essere derubati di interi articoli e reportage, dove alla fine veniva cambiato il nostro nome o quello del nostro sito con quello di qualcun altro. Questo per noi e’ stata fonte di forte depressione e frustrazione.

          • Detestor_banned194 ha detto:

            Io non lo faccio di lavoro, e avevo così a cuore il fatto che la notizia si diffondesse che avrei accettato tranquillamente il fatto di non essere citato. Nonostante abbia chiamato parecchi giornali, niente di niente da nessuna parte. In compenso è stato rilanciato in rete da tantissimi, e su quei giornali ci è poi arrivato via commenti, quindi non mi lamento più di tanto. Un giornalista in realtà si era interessato e siamo rimasti in contatto per un po’, ma mi ha detto che se non era dimostrato che i-side avesse rapporti con Casaleggio (cosa che non siamo riusciti a fare) non si poteva scrivere nulla. Non capisco il perché, visto che la cosa è grave in sè, indipendentemente da chi ci sta dietro, ma tant’è.
            P.S.
            Non ho capito qual’è il tuo sito, me lo indicheresti gentilmente?

          • Capro Espiatorio ha detto:

            @Detestor:disqus una curiosità, quando hai fatto la tua indagine sei riuscito ad arrivare ai proprietari dell’azienda…?

          • Capro Espiatorio ha detto:

            @Detestor:disqus hai letto il mio commento sopra? Ieri mi sono incuriosito e sono andato a seguire un po le tracce che hai trovato…

          • Detestor_banned194 ha detto:

            Si, ma riesco a risponderti solo ora. Mi ricordo che avevo dato un occhio al bilancio, ma non avevo trovato granché, solo l’amministratore delegato, su cui non sono riuscito a scoprire niente. Tu hai scoperto qualcosa di nuovo per caso?

          • Capro Espiatorio ha detto:

            Si…anche se ho un’idea un po diversa dalla tua. Comunque per rispetto al tuo lavoro preferisco solo fornirti i dati così puoi giudicarli tu. La storia dell’azienda e i due fondatori li trovi qui http://www.i-side.com/business_tv/business_iTV.pdf puoi anche fare un domain check per confermare che il sito è stato registrato a quel nome. Se noti il background Telecom è comune (puoi leggere questa indagine di Micromega, che forse hai già letto) http://temi.repubblica.it/micromega-online/grillo-e-il-suo-spin-doctor-la-casaleggio-associati/ Comunque i fondatori hanno un profilo di Linkedin che puoi controllare, e altri impiegati sono su Linkedin. Se vuoi controllare a indagare puoi ricercare in google i nomi e i clienti di una compagnia con i nomi e i clienti di un’altra per vedere se trovi dei “pattern”. Comunque dubito che ce ne siano. Quando e se avrai valutato i dati ne riparleremo, dato che adesso un’idea ce l’ho. Una cosa la definizione di influencer che hai usato non è corretta perchè in realtà tu ti riferisci alla manipolazione occulta dell’opinione, mentre il fenomeno dell’influenza viene studiato in qualsiasi social network.
            Ciao

          • Detestor_banned194 ha detto:

            Si, queste cose le avevo viste, ma come ti dicevo, nulla. Tutto quello che ho scoperto di rilevante l’ho scritto nel sito, il resto erano vicoli ciechi (almeno per me e per chi mi ha aiutato).

          • Detestor_banned194 ha detto:

            Ah, dimenticavo.
            “Una cosa la definizione di influencer che hai usato non è corretta
            perchè in realtà tu ti riferisci alla manipolazione occulta
            dell’opinione, mentre il fenomeno dell’influenza viene studiato in
            qualsiasi social network.”
            No, non hai capito. Io faccio riferimento alla definizione che ne dà Casaleggio sul suo sito (e che ho linkato). E’ ovvio che Vespa non è un influencer in senso stretto, ma volevo suggerire che alla base del suo operato c’era la teoria di Casaleggio, ossia quella di poter plagiare le masse con interventi mirati.

          • Antonio Inoki ha detto:

            Si tratta di quel sito sulla Cina di cui parlavi qualche giorno fa? Se non è un problema per te indicarlo sarei anch’io interessato per curiosità personale. Ti ringrazio.

          • Parassite99 ha detto:

            Non vorrei farmi pubblicita’ su questo sito e vorrei anche rimanere nel mio comodo anonimato … Ad ogni modo i siti in questione sono http://www.cinaoggi.it e http://www.china-underground.com . Purtroppo al momento il server e’ in manutenzione e potreste ricevere messaggi di errore. Per risolvere basta ricaricare la pagina. Inoltre recentemente non ho avuto modo di aggiornarli come avrei dovuto per motivi personali.

      • Antonio Inoki ha detto:

        Sugli articoli di Diamanti e su quello cui tu fai riferimento calerei un pietoso velo.
        A parte il fatto che dovrebbero anche spiegare a quell’uomo che la punteggiatura nella lingua italiana non è fatta solo dal punto fermo e che se riesce ad articolare periodi più lunghi di 4 parole la lettura diventa per lo meno possibile. Poi la scorrevolezza e la comprensione sono optional….Non parliamo del contenuto.

        • Capro Espiatorio ha detto:

          Ok Antonio, qui vedo che ho toccato un tasto sbagliato… fuggo… non e’ che mi piaccia particolarmente Diamanti, anche se dati ne ha a disposizione parecchi.

          • Antonio Inoki ha detto:

            Preciso: ho trovato veramente da parac..o questo articolo:
            http://www.repubblica.it/rubriche/bussole/2012/07/13/news/bussole_13_luglio-38970436/
            Dove furbescamente riesce a non far capire se è pure lui salito su quell’autobus, se approva o non approva, aspettando di studiare le reazioni per capire da che parte stare.

            Ilvo Diamanti, a parte la scrittura pietosa, ho iniziato a inquadrarlo per bene da quando è esplosa qualche anno fa la vicenda dell’ampliamento della base militare americana Dal Molin.
            Diamanti evidentemente abita nei pressi e aveva sempre difeso la base con i classici argomenti del ‘porta lavoro’, ‘è un volano per l’ economia locale’ e le altre solite frottole.
            Diamanti deprecava l’atteggiamento italiano del NIMBY quando si tratta di decidere una qualsiasi installazione.
            Salvo poi accorgersi che, con l’ultimo ampliamento previsto, la base diventava praticamente confinante con casa sua. Si è trasformato allora in un accanito oppositore della base Dal Molin.
            Il mio giudizio su una persona del genere e sulla correttezza della sua attività di giornalista te lo lascio immaginare.

          • Capro Espiatorio ha detto:

            Caro Antonio, ammetto di aver biecamente utilizzato quell’articolo per tirare acqua al mio mulino a 5 Stelle (e’la verita’). Grazie per la storia che mi hai raccontato, l’ho immediatamente inserita nel mio Brain Database 😉

    • Antonio Inoki ha detto:

      Non escludo un’astuta mossa grillesca per rifarsi dalle accuse di leader di un gruppo plagiato dal pensiero del guru.

  5. Antonio Inoki ha detto:

    Per me “indipendente” in questo caso significa “disoccupato”… ehehehe!

  6. Callimaco ha detto:

    Dare spazio a queste personalità di spicco dell’entourage di Grillo fa riflettere molti nuovi grillini, grazie al cielo.

    Io credo che la discrepanza di opinioni in quel post sia il riflesso di una spaccatura ideologica all’interno di un partito che si auto-definisce non-partito. Da una parte ci sono i grillini, coloro che sono nel MoVimento tramite il blog e la presenza di Grillo, dall’altra ci sono i ragazzi 5 stelle o quelli che definiremmo tesserati in un partito non schizofrenico, che partecipano a questa avventura politica per i nuovi valori e la ricostruzione politica proposta, e non sono assoggettati ad una figura rappresentativa, ma tramite di essa vogliono far sentire la loro voce. I grillini sono prettamente dogmatici, sono quelli che riempiono i commenti del Fatto con slogan e frasi d’effetto( perlopiù urticanti ). I tesserati( passatemi questo improprio ) sono invece slegati dalla matrice del Leader e sono entrati nel MoVimento nella speranza di una messa in pratica della Democrazia Diretta tramite il web, il loro senso di appartenenza a Grillo è sottomesso al senso di appartenenza ad una comunità, e vedono questa figura come un qualcosa di troppo, qualcosa che adombra tutto il resto.

    Il rischio serio è che Grillo non accetti la maturazione della sua comunità, e ripudi la sua idea iniziale di una creatura a sé stante, ma piuttosto rivendichi il suo posto di Leader ideologico a discapito delle belle favole raccontante negli ultimi anni. Se questo scontro si farà sempre più accesso c’è il pericolo reale che il M5S non arrivi alle elezioni compatto come si auspicavano gli adepti.

    • Capro Espiatorio ha detto:

      @google-c433a44597532dae39798526954af43f:disqus bellissimo post, in parte non sono d’accordo (ovviamente da 5S)… ma e’ quel tipo di critica argomentata che mi piace ricevere e discutere

    • Antonio Inoki ha detto:

      Sono d’accordo anch’io con l’esistenza delle due anime. Probabilmente Grillo non accetterà la maturazione, come dici tu.Ma dall’altro lato i militanti appartenenti all’anima non dogmatica per quanto tempo potranno continuare ad accettare questa situazione di subalternità al lunatico leader? Non per nulla già si è formato il m6s in dissenso con i diktat dei guru.

    • Pallacorda ha detto:

      Sezione “segnalazioni” del forum! 😉

      Edit: letto, anche se per ora sono discussioni, non prove/risultati in sè su cui discutere 😉

    • Antonio Inoki ha detto:

      Quello che mi stupisce è che in una città come Parma, in una regione che funziona bene come l’Emilia-Romagna, la raccolta differenziata abbia delle percentuali così basse.
      Raggiungere il 70% non è difficile con un minimo di organizzazione.