Filetto (non fermate un emozione)

Premessa.

Non è un post solito, su quel che è successo nel M5S i caproni parlano da giorni ed onestamente non c’è più granché da dire, mi limito a fare una specie di sintesi ed aggiungerci i miei commenti.

 

Introduzione.

Il sogno di una notte di mezzo inverno continua a turbare i sonni di Beppe e Gianroberto… dopo essersi tanto spesi (ma anche tanto ripagati) il sogno (anzi, il sciogno) stava di diventare realtà.

Purtroppo con grandi numeri vengono grandi iatture e così dopo mille temporeggiamenti finalmente veniamo messi a conoscenza di quello che già sapevamo ma che l’esercito (cammellato) del bene ha sempre negato.

In rapida successione abbiamo scoperto che Grillo è democratico (nella forma “chi mi rompe sulla democrazia vada fuori dalle palle”), che non caccia nessuno (tranne Salsi e Favia) e che i rappresentanti del M5S fanno sembrare Bondi e Capezzone degli esempi di virtù alla pari con Socrate.

Giunti al quarto giorno di questo “revelation tour 2012-2013” ci chiediamo quale sarà lo strafalcione di oggi, anche se a questo punto a meno di non beccare il commercialista di Beppe che traffica in diamanti della costa d’avorio possiamo dire che il fondo s’è già toccato.

 

La verità è che la sequela di figuracce è stata tale e così rapida che c’è chi ha pensato al gomblotto (i soliti ultras del movimento) e chi ha pensato che fosse un astuta mossa per limitare il consenso di un partito nato per vendere merchandise e non per governare per davvero (i soliti caproni).

Molto più semplicemente il discorso è probabilmente riconducibile al carattere collerico del comico genovese e del backside casaleggino… i due si devono essere regalmente rotti i maroni di tirare avanti la sciarada dopo il passo falso delle parlamentarie che hanno avuto una partecipazione ridicola ed hanno sollevato più critiche che consensi (oltre a spingere l’acerrimo nemico PD a fare lo stesso, con risultati che si preannunciano ampiamente più lusinghieri).

 

Day one.

In pratica dopo i tanti commenti a scena aperta contro una gestione opaca delle parlamentarie (fra gente che non poteva votare non si sa perché, gente inspiegabilmente incandidabile, assenza totale di un controllo, parenti di questo e quello che si piazzano inspiegabilmente bene e, dulcis in fundo, risultati che non tornano) il dinamico duo ha perso le staffe ed annunciato che con questa manfrina di sinistra del democratismo non si va da nessuna parte, che il capo è Beppe e che tutti devono prendere atto della cosa, altrimenti la porta è quella e non scrivete quando arrivate visto che non sarete rimpianti e neppure ricordati.

In pratica a forza di campare d’incongruenze la “dirigenza” s’è trovata davanti ad un bivio, a sinistra verso la promessa democrazia interna (che però è antitetica con il M5S per come è stato strutturato e tirato su fino ad oggi) o a destra verso il partito padronale (che però scontenterà diversi attivisti).

La strada è stata quella più ovvia, una bella svolta a destra che “fortifica” il partito dai possibili “furti” da parte di un Berlusconi appannato che però può ancora contare su una fenomenale macchina del consenso. E chi credeva nel sciogno predicato fino ad oggi ? “si fotta”

Ecco, questo è stato, sostanzialmente il primo giorno.

 

Day two.

A questo punto non aveva più senso continuare con la convivenza forzata con Favia e Salsi… colpevoli d’aver anticipato la linea rovinando la suspense dell’annuncio e così zac… un bel messaggino di poche parole nell’occhiello della homepage (ed una lettera d’avvocato) ed i due sono definitivamente fuori dal movimento per ragioni non meglio specificate.

Infondo se è un partito padronale (cfr.day one) perché il padrone non dovrebbe comportarsi come tale, a questo punto tanto vale prendere atto della cosa ed agire di conseguenza.

Il tentativo di far passare la cosa come un qualsiasi atto di minore importanza era sottolineato dal testo asciutto e privo di una qualsiasi spiegazione… purtroppo però la cosa non è passata sotto silenzio ed i due cacciati in mezz’ora hanno iniziato a rispondere, a partire dalla Salsi che è andata immediatamente in TV a denunciare il “licenziamento senza giusta causa”.

Si compie così la profezia di San Favia dall’Emilia, che pochi mesi fa ammoniva “che fai, mi cacci ?” rifacendosi a Fini… e finendo per patire la stessa sorte.

 

Day three.

In un crescendo rossiniano non poteva mancare una cornice che esaltasse il quadro e l’inconsapevole fonte è, in questo caso, uno dei pochi consiglieri regionali sopravvissuti alle purghe (Favia e Biolé sono già stati abbondantemente potati via): Davide Bono.

Davide Bono ha avuto la pessima idea di farsi intervistare (quando, ora è chiaro, i grillini non possono farsi intervistare perché appena aprono bocca il movimento perde uno o due punti percentuali… ed a ragione) e di fare una serie di dichiarazioni che, da amanti dell’understatement, potremmo definire l’apoteosi del servilismo.

Dichiarazioni che in pratica ripetono (in chiave più decisa) quanto aveva detto nel famoso fuorionda Favia ed in pratica certificano al di là di ogni ragionevole dubbio che Grillo e Casaleggio siano i due padroni del movimento al comando di una segreteria di una decina di dipendenti non eletti da nessuno che manovrano l’intera macchina M5S…

…e se fosse così tanto quanto, il punto è che nel dire questa cosuccia (già ampiamente sospettata) il prode Bono si lancia in un elogio del movimento stile caserma, della gestione padronale e finanche delle espulsioni senza ragione evidente che, personalmente, mi vergogno ad averlo come cittadino italiano mio pari… roba che al confronto si possono riabilitare Bossi ed i suoi.

Come ciliegina sulla torta il dettaglio che il tutto è stato detto tranquillamente, come se fossero le cose più normali del mondo. La democrazia in un partito ? è una quisquilia. Ovvio, no ? No.

 

La situazione odierna.

Il filetto ha probabilmente azzerato buona parte delle simpatie da parte di simpatizzanti (e votanti!) che vengono “da sinistra” (già molti, nei giorni scorsi, avevano iniziato a farsi sentire via via di meno) ma ha rinvigorito quelli “da destra” che, rotti gli indugi, si sentono felici d’essere in un partito dove per essere i migliori basta essere “fedeli alla linea” ed attaccare i dissidenti.

La cosa va un po’peggio su giornali e per i vari difensori d’ufficio così c’è chi si lancia in un “Grillo è indifendibile” (salvo poi difenderlo) come fa Scansi (che in queste ore sta provando quello che deve aver patito per anni Ghedini), chi mette nell’ipotesi “nel M5S non c’è nessun vertice” (in contraddizione con le parole di Bono) in modo da poter dimostrare la tesi che “nel M5S non c’è nessun vertice” come fanno certi blogger, chi si lancia in “l’importante è il contenuto e non il contenitore” (voi mangereste un gustoso profiterol confezionato in una latrina ?) e chi parla di gomblotti ed infiltrati (e qui le campane per Bono suonano a morto)… e questo “da dentro”.

Da fuori invece c’è chi maramaldeggia (come Santoro ieri sera) e chi si perde in questue ed accorati appelli (come Travaglio) per non parlare della questione, il tutto mentre Berlusconi dimostra d’aver preso trent’anni in un colpo solo ed a forza di passi indietro, passi avanti e giravolte improvvisa un minuetto.

Bersani e Vendola intanto lanciano le parlamentarie del centrosinistra preparandosi a ridicolizzare definitivamente Grillo mentre il comico, che dopo quel “e qui comando io” dev’essere in un quella fase post eiaculatoria in cui ci si sente realizzati ed in pace con l’universo ha ripreso a parlare di complotti e piagnucola perché la sua base potrebbe non farcela a raccogliere le firme necessarie per presentare le liste…

 

Il lato personale.

Un movimento, dico, un movimento nato dal basso, dai meetup, tutto democratico, si vota anche per decidere se si va al cinese o in pizzeria e cosa mi diventate nel giro di qualche anno ? “E qui comando io, e questa è casa mia” con tanto di Grillo col simbolo che fa come il bimbo col pallone “me ne vado e me lo porto via”.

Ma boia Faust un esercito di lemming in corsa verso il dirupo vi supera come istinto di conservazione… ma siete davvero così impediti da non vedere che v’hanno attaccato il boccaglio con la biada e vi mungono quotidianamente ?

Un minimo di spina dorsale, vorrete mica finire tutti come Bono a dire “il capo ha sempre ragione”; oddio una volta all’anno… almeno a natale fatevi il regalo di un pensiero indipendente… non lo dico per l’Italia (che tanto oramai s’è capito che a governare ci va Bersani per manifesta incapacità d’intendere e di volere delle alternative) ma per il vostro amor proprio.

Ma del cavolo d’ideale cosa v’è rimasto ? “eh ma si tagliano gli stipendi” ? Marcello Dell’Utri, Matteo Messina-Denaro e Berlusconi sono disposti a governare pure gratis… li votereste ? Infondo è quello oramai il vostro unico ideale… rilancio, anziché governare loro mandano dei prestanome diciottenni incensurati…

Ma siete davvero zerbini e contenti ?

 

Chiusura.

A questo punto non so cos’aspettarmi, si potrebbe passare per una registrazione in cui si danno le coordinate (coi codici) di conti in banca e carte di credito al movimento così “chi di dovere” potrà controllare che non ci siano tangenti, la settimana di lavoro dedicata al movimento (con tanto di bollettino per versare parte dello stipendio al movimento), lo ius primae noctis… non so, a questo punto veramente ci vuole fantasia per immaginarsi di peggio.

Sperando che quelle poche persone serie che ancora non hanno usato i DVD di Grillo come frisbee si sveglino l’unica cosa che mi sento di dire è: Beppe continua così, non fermare l’emozione!

 

A chiudere il video che non c’entra niente del giorno. 

 

(grazie a C.C. per la segnalazione)

I commenti sono chiusi.