Fattori di rischio OGM

Esaminiamo oggi un piccolo gustoso episodio che descrive la scienza vista dai grillini.

Un breve riassunto
La senatrice Elena Fattori pubblica il 12 ottobre sulla propria pagina facebook il seguente status in cui richiede volontari (ovviamente gratis) che partecipino alla redazione di una ricerca sul mais OGM Mon 810 per impedirne l’importazione in Italia (grassetti miei):

Elena Fattori Senatrice M5S
Sabato alle 23.39
Appello agli scienziati che seguono questa pagina!
OGGETTO MAIS TRANSGENICO MON 810
Stiamo portando aventi una battaglia per evitare l’invasione di questo mais OGM.
Per invocare la clausola di salvaguardia occorre un dossier scientifico sull’argomento che ad oggi manca. Le informazione e gli studi sono vaghi e purtroppo la politica e gli intessi si mescolano ai dati scientifici . Mi servirebbe aiuto per produrre un dossier totalmente ASETTICO e SCIENTIFICO che sia diviso più o meno così:
1) construzione del transgene, caratterizzazione accurata ( se esiste mappatura) e stabilità nel tempo, effetto di alterazione dell’espressione di geni endogeni
2) caratterizzazione della tossina espressa indipendente dal suo inserimento nel mais, lavori antecedenti alla generazione del mais, inclusa struttura, specificità del target, dati biochimici di interazione con eventuali altri target ecc ecc
3) espressione della tossina nel mais, livelli di trascrizione, traduzione, stabilità e struttura della proteina anche nel tempo
4) storia del mais transgenico e dei suoi predecessori
5) effetti tossici sugli insetti diversi dalla piralide e quindi impatto ambientale da questo punto di vista, nonché studio della possibilità di effetti che salgano nella catena alientare
6) eventuali effetti non solo tossici ma anche di alterazione di pattern di marker indiammatori, o imunologici/ oromnali su animali che si alimentano con il mais transgenico
7) impatto ambientale e agricolo nei paesi in cui è stato introdotto.
Vorrei realizzare una task force che in tempi decenti raccolga tutti i dati in letteratura e faccia una relazione su questi punti. Chi vuole partecipare mi scriva su: [email protected], magari dicendomi la specializzazione e su quali di questi punti voglia lavorare così organizziamo dei gruppi.

Abbastanza rapidamente lo status viene commentato da persone perplesse: per cominciare, i documenti scientifici esistenti certificano la totale innocuità di questo ibrido (che altrimenti non si potrebbe vendere), ma soprattutto, davvero la senatrice sta dicendo che le serve una ricerca “asettica e scientifica” che confermi una sua tesi precostituita?
Il tono dei commentatori è inizialmente cortese: a parte che è una senatrice della Repubblica e insultarla pubblicamente potrebbe non essere una buona idea in assoluto, la sensazione non è comunque di ostilità: magari – pensano – si è sbagliata e non voleva dire davvero quello che ha detto. Le prime risposte della senatrice però risultano sconsolanti: al primo commentatore per numero di like risponde che il suo è un appello serio e i disturbatori possono andare altrove (troll kitipaka). Agli altri, non riserva sorte migliore, facendo appello al principio di autorità (“faccio la scienziata da vent’anni”. Per chi non lo sapesse, è quanto di più antiscientifico si possa dire, fosse anche a dirlo un premio Nobel che ha scoperto la cura del cancro: in scienza il principio di autorità non si usa, punto e basta) e glissando sempre sul merito di ciò che le viene obbiettato.
I commentatori non sembrano gli ultimi arrivati o i soliti tupamaros da tastiera: sono probabilmente persone che con la scienza lavorano, e non possono credere ai propri occhi.

Perchè la senatrice Fattori si comporta così?
Le ipotesi possibili sono tre:

1) La senatrice Fattori ritiene in buona fede che quello che sta cercando di fare sia “scienza”. In questo caso, poveri noi: abbiamo una persona con un PhD che ha lavorato vent’anni nella ricerca e che ammette candidamente che per lei la ricerca deve confermare ciò che pensa a priori lo scienziato.

2) La senatrice Fattori può avere delle convinzioni aprioristiche tipiche degli elettori di peppecrille che la portano a fare il seguente ragionamento: poichè tutti gli studi finora presentati sul mais OGM (LU DIMONIU!!!) possono essere stati condizionati da fattori esterni (tra cui mettiamo la corruzione degli scenziati per mano delle multinazionali, la politica e i rettiliani), io che sono di specchiata onestà grillina intendo verificare in modo indipendente gli studi.
Questa ipotesi potrebbe essere legata a esperienze personali della stessa senatrice, che nei suoi anni da ricercatrice può aver visto certi risultati venire, diciamo così, addomesticati, anche se questa eventualità è improbabile: la garanzia di una ragionevole obbiettività nella scienza infatti deriva, oltre che dall’uso di procedure che limitino il più possibile il bias conscio o inconscio del ricercatore, anche dal fatto che l’ambiente è pieno zeppo di tagliagole in perenne competizione tra loro, per ottenere fondi, per scalare le posizioni eccetera. Uno scienziato non si sputtanerebbe su un tema di così grande portata come l’immissione sul mercato di un mais transgenico, perchè nel momento in cui lo facesse verrebbe attaccato alla gola da tutti i suoi colleghi, ansiosi di liberarsi di un competitor.

3) La senatrice Fattori è in piena malafede: sa benissimo che la non pericolosità del mais è già ampiamente dimostrata, sa benissimo che il lavoro che si prefigge non può essere compiuto da un gruppo di persone reclutate su facebook che mandano a lei il CV, e che in ogni caso quello di verificare l’effettiva pericolosità del mais è un lavoro enorme che richiede attrezzature e costi non indifferenti; eppure procede ugualmente, sorda e cieca alle perplessità dei suoi commentatori.
Quindi cosa potrebbe ottenere da questa chiamata alle armi? Parecchie cose: intanto, potrebbe dimostrare che loro reclutano laggente tramite CV e tramite LARETEHHHH e non si basano su conoscenze e camarille. Poi che si sono mossi tempestivamente per opporsi alla terribile piaga degli OGM (LU DIMONIU!!!), tema molto caldo tra gli elettori del movimento, o almeno tra le fasce ecologiste-alternative tipo Federica “mooncup” Daga. Forse rischiano un po’ di impopolarità tra gli ex leghisti bergamaschi orfani di partito che spendono l’ira di dio di diserbante nei campi, ma tanto quelli quando mai hanno letto un giornale?

Insomma, se riteniamo valida la terza ipotesi (e ci sono buoni motivi per farlo), siamo di fronte al solito caso di ammuina fine a se stessa a scopi propagandistici, in perfetto stile grillino. Certo, potremmo chiederci che ne sarà del lavoro gratuito richiesto e del tempo sprecato di chi si presta a farlo, ma per non iniziarlo nemmeno basterà dire a tutti i candidati che è stato trovato qualcuno con un curriculum più adatto dei loro, e comunque non si sono offerte quelle specifiche figure professionali necessarie a portarlo avanti. Loro ci provano, ma il mondo cattivo e corrotto non tollera la loro purezza. M5fuffe: e sai cosa voti!

Ma chi è questa tizia?
Apparentemente, Elena Fattori è una scienziata seria. Ho contattato amici ricercatori – non certo simpatizzanti dei pentastellati – che sono andati a verificarsi le sue pubblicazioni, e le prime impressioni sono di una figura di discreto livello: alto numero di citazioni, buon impact factor, un sacco di riferimenti su google scholar, pubblicazioni su riviste serie e peer reviewed. La signora potrebbe sapere il fatto suo.
Quindi, capire come mai si presti a questa farsa diventa ancora più difficile: escludendo che sia improvvisamente impazzita, o pensa che il suo futuro sarà comunque in politica e che per quanto la riguarda la ricerca può morire, o il suo annichilimento nelle cazzate grilline ha superato il livello di guardia. Dalle tre ipotesi precedenti potremmo quindi tirarne fuori una quarta che mescola la due e la tre: la signora è convinta in buona fede che ci siano delle ingerenze politico-economiche che sviano i risultati della ricerca e che gli OGM siano COMUNQUE brutti e cattivi (non è una convinzione molto scientifica). Inoltre, assecondando l’elettorato più radicale della frangia ecologista grillina con una plateale sciocchezza come questo appello pensa che farà comunque pubblicità al movimento e che Casaleggio, rimasto come concezione di marketing al “bene o male, purchè se ne parli”, sarà contento.

EDIT: da un paio di ricerche aggiuntive compiute da Capretta Amaltea e Jake pare che in effetti la senatrice non sia questa cima di scienziata: posizione incerta nell’ambito accademico ma di sicuro non di preminenza, poche pubblicazioni complessive e nessuna che abbia rivoluzionato la scienza. Meglio così, le sue prese di posizione diventano molto più spiegabili.

RI-EDIT: facendo una ricerchina con chiave “Elena Fattori omeopatia” salta fuori questo articolo di giornalettismo dove si parla dell’assalto subito a giugno scorso dalla scienziata per essersi dichiarata favorevole alla sperimentazione animale. Pare abbia risposto a uno dei commentatori più rabbiosi: “non ho mai torturato nessuno, né uomini né animali, non lavoro nella ricerca ormai da 4 anni, mi occupo di medicina olistica e mi curo con l’omeopatia.”. Ok, il profilo si delinea sempre meglio. Grazie a non so più chi dei commentatori che mi ha permesso di scovare questa chicca.

A margine,
non possiamo non citare il solito pacchetto di contraddizioni tipicamente grilline: intanto, va bene cercare aficionados che si sacrifichino per la causa, ma questa storia che non ti pagano MAI comincia a diventare pesante. Noi che siamo tutti pakati dal piddì e dal NWO e per meno di diecimila euro non rispondiamo nemmeno al telefono lo troviamo aberrante, anche perchè è facile immaginare che le risposte che la senatrice sostiene di aver ricevuto siano di giovani spiantati che pur di avere un punticino nel curriculum si aggregherebbero anche a Satanasso in persona, però è oggettivamente ora che la piantino: i fondi per questo genere di consulenza ce l’hanno, che li usino. Magari al posto di un giovane disperato in questo modo riuscirebbero anche a trovare uno scienziato serio, che gli fa presente dove sbagliano.
Poi la Fattori è una scienziata grillina (già un ossimoro in sè): per ottenere i dati che sta cercando, il mais viene sperimentato non su extracomunitari nè su Brunetta, ma indovina un po’?, su animali. Lei è personalmente favorevole alla SA, pare, ma allora che diavolo ci fa tra i cinque stelle?

Insomma, è ora che si mettano d’accordo con se stessi: mi staranno comunque sulle balle, ma almeno in modo coerente.

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