Del deficit e del dolore

Paul Krugman è in viaggio e ha il jet lag, per cui alle 4AM ora Americana scrive un post riguardo la crisi Europea e cosa è necessario fare per uscire dalla crisi.
Nota: il New York Times è bislacco, forse vi chiederà di abbonarvi per leggere l’articolo, ma a me lo fa leggere tranquillamente. Casomai, ecco qua il link al suo blog.
Il post di cui parlo è Euro Update: The Perils of Pointless Pain.
Che è stato scritto in evidente stato di sobrietà, nonostante la foto suggerisca il contrario.

Detto questo, vediamo di che si parla e che vuol dire. Ci serve per buttare giù un po’ di idee e organizzarle, di modo che sia chiaro il pensiero del Movimento dei Caproni nei confronti della situazione economica attuale (o almeno il mio, umile caprone, poi sarà il sommo Leader Capra a decidere).
L’argomento già lo conosciamo e lo viviamo costantemente, la crisi, e in questo caso si fanno vedere due grafici: il costo del lavoro (che è una stima della competitività, più basso e meglio è) e gli interessi sul debito a 10 anni.

Il grafico più importante è il primo, che ci dice che la Germania è più competitiva, come sappiamo. La causa che viene data è che c’è stato un elevato afflusso di capitali dal “centro” (core) alla periferia, verso gli stati affettuosamente chiamati GIPSI (che suona come “zingari”, anagramma di PIIGS e forse nella sua testa meno insultante).
La politica adottata dall’Europa è quella della deflazione, ovvero aspettare finchè l’inflazione non scende nei paesi GIPSI di modo da bilanciare l’eccesso di inflazione che si è avuta in quei paesi, in questi anni.
Tutto ciò è orribile e violento, perchè è un processo molto brutto e sgradevole per chi lo subisce. E Krugman aggiunge che l’Europa adotta questo metodo per motivi moralistici, e infligge dolore perchè vuole farlo, pensando che i GIPSI se lo meritino.
A parte la battuta facile sui partiti di destra nostrani che infliggono dolore ai “gipsi” locali, tutto questo è quasi corretto. Ci sono dei dettagli mancanti, ma del resto è solo un corto post, non può scriverci un trattato.

Come sappiamo un Bagnai qualunque prenderebbe la palla al balzo e tenterebbe la schiacciata partendo con “maledetti Tedeschi, penitenziagite, debitopubblicobrutto” e altre fissazioni che si hanno a una certa età.
Andiamo però a fare un’analisi più approfondita della semplice invettiva, e cerchiamo di capire anche il punto di vista dello “straniero” e vediamo perchè la Germania non è propensa ad aumentare l’inflazione.
Premettendo che introdurre austerità e tagli di bilancio è sbagliato e non ha senso, e quindi è indifendibile, concentriamoci solo sul tema “perchè la Germania non aumenta l’inflazione”.

Un elemento importante, come sottolinea Krugman, è la propaganda politica e la “morale”.
Come ricordano in molti, la parola “debito” in Tedesco è sinonimo di “colpa”, quindi a livello psicologico ci potrà essere una certa propensione a “moralizzare” il tema.
Un punto fermo della propaganda, anche nostrana, è che i paesi “del Nord” sono popolati da gente alta bella bionda e produttiva, e quindi è normale che siano più bravi. I paesi “zingari” quindi si sveglino, scendano dal divano e lavorino.
E’ propaganda, quindi nemmeno ci fermiamo a smentirla.

Un altra parte della propaganda però riguarda i nostri problemi strutturali. La “corruzzzzzzione”, come amano scrivere i fan di un economista di Pescara (più z ci sono e più si sentono bravi), è piuttosto altina dalle nostre parti. Il PIL sommerso è anch’esso pittosto rilevante.
Questa tabella di Transparecy International, che misura la corruzione “percepita” (perchè ovviamente essendo illegale non la puoi misurare nè censire), ci pone al 69° posto, a pari merito con Ghana e Macedonia. La Grecia è 80°, la Spagna 31°, la Germania 14°.
Riguardo il PIL sommerso, la Corte dei Conti ha stimato che siamo sul 20%. Cioè un quinto della ricchezza del nostro paese è illegale. Ovviamente c’è dentro anche il traffico di armi e droga, ma c’è dentro pure l’evasione fiscale. Si parla ad esempio di centinaia di miliardi di Euro all’estero in paradisi fiscali.

Ora, cerchiamo di fare un ragionamento più complesso di “prestereste dei soldi a dei Ghanesi” (con tutto il rispetto per il Ghana, per carità, che finisce in mezzo a un discorso che sembra pure razzista).

L’inserimento di inflazione “aggiuntiva e pilotata” in Germania è un intervento per far diminuire la competitività Tedesca, che è sopravvalutata per i meccanismi che ho detto prima (volume eccessivo di denaro passato dal “centro” alla “periferia”).
Essendo stato un meccanismo in qualche modo artificiale, ed essendo noi un’Unione (sì lo so il significato di questa parola, Matteo_M, visto?) è giusto e morale che ci aiutino, perchè si tratterebbe di controbilanciare un problema arrivato con l’Euro ed evidentemente sottovalutato.
(Non facciamo i complottisti e non diciamo che l’han fatto apposta a creare tutto questo casino, perchè non è vero, su)
La domanda che però si pone giustamente un Tedesco ragionevole a questo punto è: “va bene tutto, ma se voi non aveste questi problemi strutturali, non dovremmo forse aiutarvi di meno?”.

Se ci pensate un attimo, non è una posizione insensata.
Considerando che Italia, Spagna e Grecia hanno così tanto PIL sommerso e così tanta corruzione, andando a recuperare i soldi da questi buchi neri ci sarebbero un po’ di fondi, per esempio, per abbassare le tasse, o comunque in generale fare qualcosa per la crescita e la competitività, oltre alle tante cose che si possono fare a costo zero.
Se magari poi i processi e le cause civili non finissero con la morte per vecchiaia di uno dei contendenti, non solo ci sentiremmo tutti meglio, ma anche le casse dello Stato e le attività economiche ne gioverebbero (i miliardi recuperati dalle mafie e le cause del lavoro, tanto per fare esempi).

Senza voler andare troppo nel dettaglio, cosa di cui non sono capace, capiamo che la propaganda che si sente in giro è sbagliata, che la si può definire inutilmente moralista, che se ne può parlare male, ma che non è totalmente infondata.
E quindi non è totalmente ingiustificata.

Immaginiamo ora di essere la Merkel.
Ho una popolazione martellata dalla propaganda (popolo Tedesco, propaganda Tedesca… ma non cadiamo nei luoghi comuni, su), ho industriali che stanno guadagnando proprio da questo divario in parte artificiale di competitività, ho il governatore della Banca Centrale Tedesca che è ragionevole quanto una biscia incazzata, e in tutto questo il mio partito dovrà pure essere rieletto.
La soluzione, mi dice Krugman, è fare il contrario di quello che piace a loro, andare contro la propaganda, farli guadagnare di meno, far incazzare Weidemann ancora di più.

E allora mentre penso a cosa fare accendo la tivù, e vedo questo:

Capite che poi io, Angela Merkel, ho difficoltà a convincere i miei elettori che non è colpa degli Italiani se rischiano il fallimento?

P.S. per i Bagnai-boys: non capisco perchè quando Grillo dice che i problemi dell’Italia sono evasione, corruzione, malapolitica e debito pubblico è un guru disinteressato, quando lo dico io sono un cretino pagato dal PD.

Nota a margine:
sono queste le cose che intendeva Monti con “al riparo dai processi elettorali”, caro Bagnai. Non prendere anche tu una deriva complottista, che posti dati tanto giusti quanto rari a vedersi.
“Al riparo dai processi elettorali” significa che i politici normali devono fare di tutto per far felice il proprio popolo e hanno un tempo molto limitato per farlo.
Nel mondo reale però è talvolta giusto prendere decisioni che alla gente non piacciono e che avranno un tornaconto solo molto dopo il termine elettorale. E pertanto quelle decisioni sono proprio quelle che vengono sempre evitate, per quanto vitali possano essere.
Quindi un’organismo “al riparo dal processo elettorale” potrà fare da Capro Espiatorio (non parlo dell’utente che ci segue) perchè non ha cittadini da “comprare” con promesse spicciole, che però portano con sè scara lungimiranza. E quindi potrà prendere decisioni impopolari ma giuste e necessarie.
Se la Merkel fosse “al riparo dal processo elettorale” potrebbe aumentare l’inflazione e fregarsene di cosa dice la gente. Invece non è “al riparo dal processo elettorale” e quindi abbiamo un mare di problemi a far digerire la soluzione agli elettori e agli industriali, prestiamo il fianco alla propaganda e rischiamo di fare un gran casino.
Per questo (come molti altri, vedi Schulz) ritengo necessaria la presenza di istituzioni Europee centrali, che possano ordinare cosa fare ai singoli Stati, mantenendosi parzialmente “al riparo dal processo elettorale”.
Con questo ovviamente non suggerisco la dittatura, sto solo spiegando la logica di Monti che sta dietro le sue parole.
Ecco, questo intendo quando dico che Bagnai non dovrebbe lanciarsi in analisi politiche ma fare solo il tecnico, o almeno essere un pelo più ragionevole. Poi rischia di dire castronate e diventare complottista, seppur in buona fede come sarà di certo.

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