Spesso mi chiedono perché sono così convinto che a questo giro Grillo farà un pessimo risultato.
Di cose da dirne ce ne sarebbero tante, e non credo che i sondaggi facciano testo… per cui ve la faccio facile: Vi ricordate l’anno passato ?
Vi ricordate quando la gente (anzi, “la ggente” visto che, col senno di poi, erano certe specifiche persone con certe specifiche collocazioni politiche) parlavano dell’imminente default ?
Vi ricordate quando, lo scorso inverno, non passava giorno senza che si parlasse del fallimento imminente, della fine del paese, della fame dilagante e via dicendo ?
Vi ricordate quando si era così esasperati che le teste matte hanno iniziato a spuntar fuori ed a sparare contro le forze dell’ordine perché “me ne voglio portare dietro almeno uno o due” (Preiti, mentre stava giurando il governo Letta) ?
Vi ricordate il Movimento 5 Stelle che invade la Camera e Boldrini costretta a chiudersi nel suo ufficio blindato perché preoccupata per la propria incolumità ?
Vi ricordate i grillini che volevano impedire alle commissioni di riunirsi ?
Vi ricordate quando Di Battista ha impedito a Speranza di rilasciare le sue dichiarazioni ? E quando provocava Cuperlo urlandogli in faccia ?
Vi ricordate i forconi che bloccavano le città e chiedevano di sciogliere il parlamento e nominare una “giunta militare” ?
Vi ricordate i grillini nei forum che rilanciavano pensando che “i tempi sono maturi” ?
Vi ricordate il casino a due passi da Piazza Montecitorio perché volevano Ro-Do-Tà ?
Com’è finita ? Che fine hanno fatto tutti questi “provocatori” ? Che fine hanno fatto queste provocazioni e questi “segnali” d’imminente sventura ?
Scomparsi come neve al sole.
Grillo ed i suoi si sono tenuti in piedi per mesi con continui rialzi, gesti al limite dell’eversione tesi solo ad alzare, ogni volta un po’di più, l’asticella… giusto per vedere fino a dove potevano arrivare, fino a dove potevano spingersi.
E ora ?
E’tornata l’estate, è tornata la calma, l’economia ha smesso di precipitare e finalmente si comincia a respirare un po’ovunque. Le cose non sono miracolosamente tornate tutte a posto dall’oggi al domani e molto ancora non va, ma con grandissimo sfregio a chi per mesi ha cantato la fine della civiltà occidentale siamo ancora qui, ancora qui dopo mesi bui in cui qualcuno ha soffiato e soffiato sul fuoco, ha spinto ed ha fatto casino in ogni modo, senza mai fermarsi, senza mai lasciare fuori niente: tutto andava bene, anche Auschwitz.
Ora si ricomincia a riavere un po’di normalità, una normalità grama, è vero, col lavoro che manca ma comunque una normalità in cui è possibile immaginare un futuro, un domani che è possibile sottintendere, su cui è possibile fare progetti.
Grillo ha fallito. Ha fallito perché ha agito nel momento più cupo, quando la democrazia era più debole ed ha provato a dare quell’ultima spallata, ma la spallata non è bastata.
Siamo ancora qui ed ora sappiamo cosa aspettarci, sappiamo con chi abbiamo a che fare e sappiamo che, tutto sommato, questo cantore di sventure non è un oracolo.
E più siamo positivi, più siamo produttivi, più smettiamo di parlare d’improbabili sventure e catastrofici passi falsi a venire… più ragioniamo costruttivamente sul presente e sul futuro più Grillo ed il suo Movimento 5 Stelle diventano marginali, un fastidioso rumore di fondo.
C’avete frastornato per un anno, ora tornate da dove siete venuti, c’è da rimettere in moto un paese, e voi non vi qualificate neppure come manodopera.
G.D.E.