Cos’è Giocampus

Appare ieri questo articolo sull’operato di Pizzarotti e sul progetto Giocampus.
La giunta Pizzarotti non ha rinnovato il progetto e ha deciso di valutare se è possibile integrare i due progetti esistenti (di cui uno è Giocampus).
Scelta ragionevole, in linea teorica, anche se questo ha contrariato di parecchio la Barilla.

Barilla che però è stata sempre favorevole ai 5 Stelle, perchè anche lei contro l’inceneritore, che dovrebbe appunto sorgere vicino al loro stabilimento.
Evidentemente la Barilla non vuole fare le prossime pubblicità del Mulino Bianco con di fianco l’inceneritore, l’immagine idilliaca potrebbe risentirne.

Si può sicuramente commentare che la presa di posizione di Pizzarotti arriva veramente tardi, essendo oltretutto un problema abbastanza superficiale. L’anno scolastico è iniziato, e questi programmi avvengono appunto in questo periodo.
Magari un po’ di velocità e premeditazione in più sarebbero stati d’uopo. Cancellare le cose all’ultimo non è nè furbo nè utile a nessuno.

Ma non è tanto questo il problema. Ciò che mi ha veramente colpito è la sesquipedale ignoranza con cui la gente commenta alla notizia, sul Fatto Quotidiano.
Oltre ai tifosi decerebrati e ai commenti che sembrano usciti dal “generatore di troll”, c’è un gran numero di commenti contro la Barilla.
La motivazione è che, secondo loro, la Barilla utilizza Giocampus per fare propaganda alle proprie merendine, dicendo ai bambini di mangiarne a ogni ora e il più possibile.
Inoltre la Barilla investe in armi, e quindi sicuramente è malvagia e vuole il nostro male.

Evidentemente non hanno nemmeno idea di cosa parlano. Ma non solo non ne hanno idea, ma parlano senza aver nemmeno fatto una ricerca banale in internet.
Basta infatti digitare “giocampus” su Google per trovare immediatamente, come primo risultato, il suo sito internet.
E premendo (nella barra blu, in alto) “Per i bambini” e subito dopo “ABC del mangiare“, si arriva a questa pagina, contenente il piccolo libretto/depliant che viene distribuito ai bambini.

E’ pieno di ottimi consigli riguardo i carboidrati, frutta, verdura. Addirittura le proprietà dei “colori della frutta” per indurre i bambini a mangiarne diverse varietà.
Controllate pure: non c’è nemmeno un riferimento alle merendine, nessuna confezione, nessuna foto di flauti, girelle o crostatine.
Solo prodotti semplici, ovviamente venduti dalla Barilla, come fette biscottate e pasta.
Tutto normale insomma: la Barilla diffonde cultura alimentare, ci mette i soldi, mette qua e là il proprio marchio.
Cioè fa lo sponsor, nè più nè meno.

Insomma, screditate completamente le voci assurde riguardo le merendine, voci figlie di ignoranza e paranoia.

Ma del resto, basta vedere chi fa parte di questa “Alleanza Educativa” (oltretutto riportata nell’articolo del Fatto Quotidiano) oltre alla Barilla:
Università di Parma, nota multinazionale delle merendine, produttrice di bufale scientifiche e tana di scienziati pazzi che ammorbano il mondo con il loro “dio progresso
CONI, ente che si occupa di rendere obesi i bambini stupidi ingozzandoli di pancetta imburrata convincendoli che fa bene, mentre quelli intelligenti li traviano con lo sport, così non studiano e il Quarto Reich fa più ricerca e ci conquista
Cus Parma, che nessuno sa che cosa sia, e quindi è un ente mangiasoldi e scaldapoltrone inventato dal PD (che c’entra sempre, soprattutto quando sembra che non c’entri)

Che dire, si tratta di un chiaro caso di gombloddo!

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