Grazie alla segnalazione di Marco Demmini, scopriamo un nuovo misterioso complotto.
A quanto pare qualcuno, come riporta anche il sito di Grillo,  ha registrato un simbolo “farlocco” del Mo’ Vi Mento, molto ma molto simile al primo.
Quindi significa che c’è in giro un Mo’ Vi Mento che Mente ancora più dell’originale? Forse.

O forse no, come ha notato Mello.

C’è infatti qualcosa di molto sospetto: il simbolo presentato è veramente molto, molto simile all’originale. E’ possibile che qualcuno sia stato più lesto di Grillo & Co. a depositarlo, nonostante ci fossero gli adepti a pattugliare giorno e notte l’ingresso degli uffici elettorali?
Ma, ancora più decisivo, lo stesso identico simbolo, presunto “farlocco”, è stato registrato proprio da Grillo stesso pochi mesi fa (26 settembre 2012).

E quindi com’è possibile che qualcuno possa presentare un simbolo farlocco che è già protetto dai diritti?

Oppure è solo una macchinazione del duo Casa-Grillo per far parlare di sè?

P.S: nel frattempo il ducetto genovese insiste con la storia del “destra e sinistra non esistono, noi siamo oltre“. Alla faccia dei contestualizzatori, che si erano affrettati a giustificare, spiegare, argomentare, sbrodolare. “Ma no, guardate il filmato completo”. “Ma no, è solo un taglia-incolla fatto ad arte”. “Ma no, era un discorso più ampio”. “Ma no, questo non rovina il lavoro di migliaia di persone”…
E poi Grillo con un post di qualche riga, in un nanosecondo, li ha inceneriti ancora una volta.

Vita dura per i contestualizzatori…