Bando alle ciance.

Napolitano, finito il giro di consultazioni, affida a Bersani l’incarico di cercare una maggioranza.

Il discorso fatto davanti alle telecamere del Presidente della Repubblica era qualcosa tipo:

“È con viva e vibrante soddisfazione che vi annuncio che ci serve un governo che sia serio, forte, deciso, che possa fare le leggi che l’Europa ci chiede e che abbia anche l’alito al limone… ma purtroppo non posso comandare a Bersani di dare la fiducia a Berlusconi, quindi cavoli suoi”

Questa, in sintesi, l’uscita del Presidente che, dopo aver ponderato, ascoltato e ragionato a lungo ha scaricato tutte le responsabilità sulle spalle di Bersani ed è andato via facendo marameo.

Il povero Bersani a questo punto ha una sola cosa da fare: andare a parlare col M5S.

Questo sempre tenendo in considerazione il fatto che Napolitano non è granché disposto a concedere lo scioglimento delle camere (cioè a dimettersi anzitempo per snellire l’iter) e quindi toccherà comunque sorbirsi, in caso di un probabile “niet”, il solito tentativo di governo tecnico infarcito di “è per il bene dell’Italia” ed altre belle litanie.

Così mentre ByoBlu deve ancora iniziare a fare il lavoro che… beh insomma, nessuno ha capito che razza lavoro dovrebbe fare Messora visto che è entrato ed uscito dal circuito “ufficiale” dell’informazione con la velocità di una meteora ed ora viene definito vagamente come un coordinatore sinergico o qualche altra supercazzola simile…  dicevo, mentre ByoBlu si prepara a fare quello per cui lo paghiamo la comunicazione ufficiale resta nelle mani di due geni delle PR: Crimi e Lombardi.

Ed è proprio la Lombardi (ecco perché parlavo di Messora e dell’altro portasilenzio del M5S) che ha annunciato urbi et orbi la posizione del M5S: si, discutiamo pure, ma tanto diciamo di no.

Si, ma almeno sentire le proposte che vi farà Bersani ?

Si, le ascolteremo, e poi diremo di no.

Ma contrattare su avvicinamenti, posizioni condivise ?

Contratteremo se servirà, e poi diremo no.

E tutto possibilmente in streaming (come per l’incontro con Zanda, salvo disdirlo quando il PD ha accettato di trasmetterlo online).

Nella pratica tutto come al solito… e questo spiega perché finora il M5S non ha ancora depositato neppure una proposta di legge (alla faccia del “siamo in una Repubblica parlamentare, le leggi le possiamo fare anche senza un governo” sono l’unico gruppo a non aver proposto assolutamente nulla): loro sperano nel governo tecnico ed in un bel quinquennio di fruttuosa (per i loro portafogli) opposizione non facendo nulla se non criticare il prossimo.

A questo punto tutto sembra abbastanza lineare, vedremo se Bersani oserà rischiare il “no” in aula (con la speranza di spuntarla per il rotto della cuffia) o se semplicemente rinuncerà restituendo a Napolitano la patata bollente… nel frattempo tanto Grillo quanto Berlusconi sperano che il PD venga spinto al governo di larghe intese.

In contemporanea Cipro ancora non ha un accordo che metta in sicurezza i suoi conti ed ha meno di una settimana per trovarlo visto che fra poco la BCE smetterà di coprire le banche di Nicosia (dopodiché tutto può accedere).

Io, personalmente, a vedere il M5S (e la Lombardi in primis) sulla graticola mi diverto come fossi un bambino.

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