Astensione

Il problema dell’astensionismo è un problema prima di tutto storico.

In generale l’astensionismo è il precursore di un’epoca fatta di rigore e responsabilità, il che non ci deve stupire affatto. Un popolo libero di scegliere i suoi rappresentanti non ha molti motivi per starsene a casa, a meno che non ci sia nessuno che lo rappresenti. Un popolo che non si sente rappresentato è un popolo tradito, ferito o persino disgustato dalla politica.

Perché il successo di Grillo? In ottica novecentesca potremmo ricondurre il tutto al relativismo dilagante, credere ingenuamente che chiunque possa fare politica( quell’Übermensch che è stato al centro della discussione politica sia di destra che di sinistra e travisato da entrambi ) e che chiunque possa governare un paese.

Perché Monti sta riscuotendo così tanti consensi? Simmetricamente a Grillo riscopriamo questo governo in un ottica storica, sempre novecentesca( per correttezza ). Il fenomeno Monti altro non è che un rigurgito di Ritorno all’Ordine, un movimento di stampo artistico, ma che come tale nasce da un bisogno generale percepito dagli artisti e riprodotto nelle forme tipiche dell’arte. Un personaggio di impronta tecnica, scelto per noi per stare sopra di noi, una personalità apparentemente neutra che ci libera dal peso della scelta. Kierkegaard comprendeva bene il dolore, l’angoscia che deriva dalla scelta, non vedeva nell’uomo un Übermensch destinato a plasmare il mondo a sua immagine, ma un essere fragile che aveva bisogno di punti di riferimento per tirare avanti. Monti è un punto di riferimento, al quale molti italiani si affidano come un monarca dei tempi che furono, un ritorno ad un ordine perduto e idealizzato inconsciamente.

Se la storia ci insegna qualcosa sappiamo bene che il M5S è l’anticamera di un periodo ben diverso da quello disegnato dal Forum o dal blog di Grillo, ma sarà un periodo di ricerca del consenso tramite il rigore, il moralismo, la disperazione.

Un’altra questione troppo sottovalutata è la nostra immagine all’estero( in relazione soprattutto all’andamento dei mercati ). Fuori dall’UE pensano che siamo governati da ladri, senza andarci poi troppo lontano. Nell’UE pensano che siamo governati da dei perfetti imbecilli, e se il Governo è la realizzazione pratica del volere di un popolo allora siamo una nazione di cretini. Lo scandalo della regione Lazio, la regione oltretutto della capitale, sta avendo già delle ripercussioni in termini di fiducia non esattamente favorevoli.

Quando viaggio mi piace chiacchierare con la gente del posto. Grillo dai giovani è visto bene, ma si sa che i giovani piace( come qualunque movimento di rottura che incarna l’eterna lotta dell’adolescente di farsi uomo e “uccidere” il padre ), mentre dagli adulti è visto con preoccupazione, perché la sua forte componente di instabilità dovuta alla sua estraneità con la politica internazionale, o addirittura una negazione decisa delle politiche economiche e dei trattati in corso, fa traballare non poco una fiducia che a mala pena un governo di stampo tecnico riesce a ottenere*.

L’astensionismo è sempre stato l’anticamera di periodi difficili, anche se nascosti dal consenso pilotato. La politica italiana, anzi: gli italiani devono addossarsi il peso, l’angoscia della scelta. O Monti o Grillo o il rinnovamento della politica e dei partiti. Monti chiaramente è una non-scelta, è l’atteggiamento negativo nel senso che non propone, ma si affida. Grillo è la scelta di rottura, propositiva sotto tutti gli aspetti, ma che delinea un futuro di rigore e ricerca del consenso. Il rinnovamento è credere nel bicamerale perfetto, nella democrazia e nella Costituzione così come sono, ma riformare il sistema dei partiti e delle regole che sono state costruite nel tempo per renderli quelle roccaforti elitarie che oggi conosciamo. Ho scelto la formula novecentesca dell’aut-aut non a caso, ma c’è qualcuno che l’aveva già usata in precedenza a Kierkegaard, e a mio avviso l’aveva anche resa più umana, più tragica. Machiavelli pone gran parte delle sue questioni al lettore tramite questa formula, ma aveva l’accuratezza di concluderle in modo spiazzante tramite una semplice parola: nondimanco. Quindi: o Monti o Grillo o il rinnovamento; nondimanco c’è da considerare che il governo attuale non ha migliorato, come sembrava in un primo momento dovesse fare, la situazione, il MoVimento è ancora un esperimento ben lontano dall’essere pronto a governare, e i partiti sono corrotti fino all’osso, quindi c’è un ultima possibilità: vi copio-incollo un triste slogan preso in prestito da un sito di sostenitori dell’astensionismo

Non pensate a quale partito. Pensate a quale paese.

*ho viaggiato quest’estate in quasi tutto l’est europa, fermandomi in Turchia e risalendo dalla Grecia, quindi gli umori e le opinioni di riferiscono a paesi come la Croazia, la Romania, la Bosnia-Erzegovina, la Serbia e l’Ungheria.

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