Il pelo nell’uoMo

L’ho fatto apposta.
Dopo mesi e mesi di esilio volontario per preservarmi fegato e stomaco,ho fatto un salto sul sito de “II fatto quotidiano”.
Volevo vedere se l’approccio all’investitura di Francesco I sarebbe stato quello che mi aspettavo.
Soprattutto per quanto concerne i commenti dei lettori. Ok, mi piace vincere facile.
Infatti ho vinto.
Tra biografie e note di colore su Jorge Mario Bergoglio ,in procinto di sparire presto per dare il giusto spazio ai nuovi attacchi al pd ed a Napolitano,la parte cui viene dato maggior risalto è il presunto coinvolgimento del nuovo pontefice con la dittatura argentina nel periodo 1973- 1976.
Senza contare che la presidente argentina, Cristina Kirchner,non vede di buon occhio questo prete “di destra”. Sottolineare questa presunta simpatia politica del Pontefice su un quotidiano la cui firma di punta si proclama, dopo referendum online con se stesso, “l’erede di Montanelli”, fa un po’ ridere.
Ma vabbhè. Veniamo al sodo.
Prendendo come base il libro di Horacio Verbitsky “l’isola del silenzio”,si muovono accuse pesanti nei confronti del gesuita, accusato di aver collaborato col regime di Videla (o quantomeno di esserne stato pericolosamente vicino) e di aver consegnato due sacerdoti ai militari.
Curiosamente,nell’articolo non si trova accenno all’epilogo di questa vicenda,riportate dai siti di informazione di mezzo mondo:

“The best evidence that I know of that this was all a lie and a series of salacious attacks was that Amnesty International who investigated that said that was all untrue,” said Jim Nicholson, former U.S. Ambassador to the Holy See. “These were unfair accusations of this fine priest.”

http://edition.cnn.com/2013/03/14/world/pope-5-things/?hpt=hp_t1

Per i non bilingue, segnalo

http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-mondo/papa-francesco-la-dittatura-argentina-accuse-1502673/

Quindi,sospetti e mezze verità. Ma,curiosamente,ai duri & puri custodi della virtù tanto basta.
Ho detto “curiosamente”? Sciocco io. Volevo dire “naturalmente”.
La missione de “il fatto” è,dopotutto,portare alla ribalta magagne,vere o presunte,del potere e di chi lo esercita. A meno che non piacciano a Travaglio,Gomez,Barbacetto e Padellaro.
Per i pochi che rientrano nelle loro simpatie,infatti,le colpe “presunte” diventano “falsità” facilmente spiegabili,perdonabili,quindi spiegate e perdonate con adeguata contestualizzazione.
Operazioni alle quali provvedono,quasi sempre,i lettori stessi.
Che sono,poi,il vero propellente dell’informazione come la intende “Il fatto quotidiano”.
Ammetto senza difficoltà una spiccata ammirazione per i duri & puri che,al posto della trave negli occhi dei loro beniamini, cercano la pagliuzza in quello altrui,gridando subito sdegnati “è come tutti gli altri!!!!!111!. (dove,nel novero degli “altri”, non figurano mai i beniamini di cui sopra).
Ammiro soprattutto la loro capacità di trasformare da pagliuzza a putrella qualunque cosa.
Fosse pure un conto pagato in ritardo o una denuncia per schiamazzi dai vicini.
Ai duri & puri basta anche meno per qualificarti a vita come un ladro o un vandalo.
Se Superman esistesse davvero,infarcirebbero i commenti agli articoli delle sue gesta con argomenti del tipo “viene da un pianeta distrutto dai suoi stessi abitanti, come possiamo fidarci di uno del genere?”. Senza contare che si batte per valori tipicamente americani.
Quindi,quando salva i passeggeri di un aereo uzbeko che sta precipitando non lo fa per altruismo, ma riaffermare la supremazia americana nel mondo e spaventarci. Il bastardo.
Già,perché i duri & puri manifestano una certa contiguità coi complottisti più esagitati.
Mi sono trovato a chiedermi perché.
Perché si cerca sempre il peggio negli altri,per quanto piccolo e presunto sia,e una volta trovatolo ci si attacca con tutte le forze a quello per definire la vita di qualcuno?
Da cosa nasce quel cieco livore nei confronti di chi arriva al potere(dove per “potere” intendo una posizione di prestigio,o presunta tale)?
E’ davvero tutto un complotto ai nostri danni,dobbiamo rassegnarci a recitare il ruolo di vittime?
Credo di no.
Credo sia,in fin dei conti,una complessa miscela di vergogna e necessità di essere tranquillizzati.
Ognuno di noi sa di avere piccoli o grandi scheletri nell’armadio.
Di non essere un modello di virtù e perfezione di cui tanto si riempie la bocca.
Anzi,se il mondo diventasse improvvisamente virtuoso e perfetto,si scatenerebbe il panico.
Verremmo messi inevitabilmente con le spalle al muro;la nostra inadeguatezza,pigrizia,furberia,il nostro vittimismo non avrebbe più attenuanti.Sarebbe solo colpa nostra se siamo ciò che siamo.
Per fortuna,il mondo è molto lontano dall’essere anche solo accettabile,figuriamoci perfetto.
Quindi,abbiamo buon agio a prendercela con chi si è messo in gioco,ha rischiato in prima persona e si è rimboccato le maniche per cercare di fare qualcosa di buono,magari riuscendoci,magari no.
E diventa sacrosanto aprire i suoi armadi in cerca di scheletri(ma basta anche un ossicino)da portare sulla pubblica piazza per screditarlo.
Non per denigrare lui ed il sistema che rappresenta,in realtà,ma per sentirci meno inadeguati noi, nonché contigui a quel sistema in cui,comunque,dobbiamo vivere.
Sono tutti come me,in fin dei conti. Che schifo. Evviva!
E poi,un bel complotto ordito da nemici tanto precisi quanto indefiniti è molto più avvincente della vita vera.
Ti tiene occupato all’infinito in ricerche che sai già non devono -nè dovranno mai- arrivare ad una conclusione,dandoti una scusa per rimandare la sistemazione di quell’armadio che vorresti fare da tanto tempo. Ma che,sinceramente,non hai proprio voglia di aprire.
Chissà cosa potresti trovarci.

NB: per le considerazioni (personali) inerenti all’elezione del nuovo Papa, vi rimando al mio blog
http://bobbyspedersen.blogspot.it/2013/03/buongiorno-buongiorno-io-sono-francesco.html

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