Facciamola breve

Potrei fare una cosa lunga, pesante e meticolosa ma preferisco stare sul leggero:

I grillini questo sono, questo erano e solo questo potranno essere; i tanti (giornali in primis) che credevano fossero un qualcosa “in divenire” o hanno preso un abbaglio o semplicemente sono complici nel disastro di Roma… e di Livorno, Bagheria, Gela, Quarto e via dicendo.

Sono sempre stati questi, sono sempre stati così. Oggettivamente sempre stata questa la loro forma: uno ripulito che va in TV a dire che loro sono belli e bravi, uno che a quarant’anni si crede il Che redivivo e gira per l’Italia a spese nostre, una quantità di nullità politiche che scazzottano per un po’di visibilità politica e poi, dietro a quest’onda di frastornante gentismo, il vuoto pneumatico dove può infilarsi qualsiasi cosa.

Non c’è un vero modello, non c’è un controllo (come, nel bene o nel male c’è negli altri partiti), c’è solo un “vinciamo noi” per poi spartirsi la visibilità, i posti, le poltrone.

C’è da farsi le foto per i giornali ? Vogliono tutti un posto nel megadirettorio centrale, in quello nazionale, in quello locale e via dicendo (e c’hanno più “organi di controllo” e “garanzia” che comuni amministrati, Cristo!), poi succede qualcosa e partono i “io non sapevo”, “io non avevo capito l’email”, “io l’avevo detto a lui”, “lui m’aveva detto che mi faceva sapere”, “si ma io ero altrove”, “io c’ho il tour”, “qua ci sono gli scontrini, ero a fare parapendio da ‘n artra parte” e via dicendo.

Mille responsabili per zero responsabilità, e poi spuntano i Sammarco, gli amici di Previti, gli indagati che fanno fuori le persone per bene e le riorganizzazioni delle controllate che non si capisce a favore di chi andranno (o meglio, si capisce ma non si può dire, altrimenti scoppia un putiferio).

Questo è il vostro movimento dei giovani, dei nuovi, dei diversi… degli onesti (che non è colpa loro, è che gli facevano la domanda sbagliata… poveri cuccioli!).

 

Ve li siete voluti ? Ve li siete votati ? Cari romani: teneteveli. Vi serva da monito per un domani.

Le abbiamo viste le interviste a “politics” dove gli intervistati erano tutti per “io ho votato quell’altro” (ed a momenti manco sapevano come si chiamava “quell’altro”)… vi siete fatti fregare dal più vecchio dei giochetti: prima vi dicono che sono tutti uguali e poi annunciano “ma noi siamo un’altra cosa”.

Ma che pensate che ora arriva, deus ex machina, qualcuno a salvare capra e cavoli ?

Al massimo viene il pregiudicato Beppe Grillo a salvare “il brand” costringendo la Raggi a buttare fuori i tizi troppo compromessi (oh, complimenti; poi andate pure al referendum a votare “no” perché io voglio eleggere i miei rappresentanti delle istituzioni, non voglio mica che siano scelti nelle oscure stanze: ed i direttori chi li ha eletti ?) ma per il bene di Roma (o di Livorno, o di… vabbé, avete capito) non c’è nulla di buono in vista.

Fra un po’il buon Di Maio andrà in una piazza blindata con tutto il suo direttivo a dire come stanno le cose senza contraddittorio e senza che nessuno possa fargli notare eventuali (probabilissime) fallacie.

Vi sta bene ?

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