Una analisi del “programma” della “Sardina” Mattia Santori

Per il bene del paese e anche per tutelare quel poco che è rimasto del PD a livello locale penso sia arrivato il momento di stroncare sul nascere le proposte politiche neo grilline

Analizziamo quindi il programma, o manifesto, con cui Santori ha annunciato la sua candidatura.

Perché è arrivato il momento di presidiare la politica anche dentro alle istituzioni.

Come qualificarsi al volo. Il presidio all’interno delle istituzioni, ovvero come fare la rivoluzione percependo uno stipendio

Perché c’è un tempo per arginare, un tempo per sorvegliare e un tempo per costruire.

Ecclesiaste 3. La faccia da oratorio di questo rivoluzionario la si vedeva da chilometri.

Perché sogno il primo stadio del frisbee a Bologna

Ci son delle ragioni se di queste righe l’unica che è rimasta è lo stadio di frisbee: è la prima frase con la parvenza di proposta, e come vedremo è l’unica proposta concreta e circostanziata di questo “manifesto”. In pratica è la funivia Battistini-Casalotti.

Perché non sopporto di vivere in un Comune in cui le auto parcheggiate occupano 1.680.000 metri quadri.

Una rapida ricerca non mi ha restituito una fonte di questa statistica, che quindi prendiamo con le pinze. Un posto auto son circa 25 metri quadri, compresi spazi di manovra. Quindi parliamo di 67K auto parcheggiate, ovvero una ogni 6 abitanti. Ne vuole meno? In che modo? Togliendole a chi? Spostandole dove?

Perché il bilancio partecipativo va riformato.

Altro bell’argomento retorico paraculo: chiedere una riforma dove l’unica cosa che sappiamo della riforma è che è una riforma

Perché ho una proposta per migliorare le case di quartiere.

Ma è certamente troppo lunga per bruciarla su facebook.

Perché voglio raccontarvi il mio progetto sui giardini di comunità.

E per raccontarci un progetto ti devi candidare nel PD? Non basta che ce lo scrivi su facebook?

Perché a Bologna ci sono troppe persone in difficoltà e pochi giovani che sanno quanto è bello prendersi cura della comunità.

Immagino anche che a Bologna non ci siano più le mezze stagioni.

Perché ancora troppa gente non ha capito che non si tratta di me, di voi o di loro. Ma di noi.

Però nel mentre eleggete me, e date lo stipendio a me.

Per Gallo, mio padre, Cocò, Egle, Jasmine e tutti coloro che mi hanno insegnato che la politica fa rima con cura e servizio.

Ciao mamma guarda come mi diverto.

Perché credo fermamente nel processo di rinnovamento lanciato da Matteo Lepore e vorrei esserne parte.

Frase obbligatoria se vuoi candidarti nelle liste del “marchio tossico

Per tutte le persone che mi hanno detto “non farlo”, perché sono meno di quelle che mi hanno detto “provaci, siamo con te”

Ma mai quanto quelli che ti hanno detto “chi cazzo sei tu?”

Perché l’antipolitica si combatte con più politica.

Tipica frase dei professionisti dell’antipolitica che vogliono farsi passare per politici

Perché a Bologna sta per sorgere un nuovo patto tra politica e cittadini che darà del filo da torcere ad un vecchio modo di concepire la politica.

Il vecchio modo di concepire la politica è quello con cui il partito con cui ti stai candidando ha governato la città dal dopoguerra ad oggi Guazzaloca escluso?

E io detesto la vecchia politica.

Ma voglio candidarmici insieme.

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