Te la do io l’Ucraina: L’indipendenza

Istanbul, Sabato notte 15 Maggio 2004. Ruslana, vestita come una cavernicola di un film con Massimo Boldi porta sul parco dell’Eurovision Song Contest la canzone Wild Dances: un misto di folk, dance, in inglese e Ucraino.

Ruslana - Ukraine - Istanbul 2004 - Eurovision Song Contest

Ai tempi la competizione era ancora decisa democraticamente con il televoto, e l’Ucraina ha vinto quell’edizione con 12 punti tra gli altri da Polonia, Estonia, Lettonia, Lituania, Bielorussia, e Russia in uno dei più classici “Block Vote” del blocco ex-sovietico.

Come sappiamo bene chi vince Eurovision ha l’onore di ospitare l’edizione successiva rendendo Kyiv il cuore dell’Europa, anche solo per una notte. Ma in quel Maggio l’Ucraina si preparava anche ad una altra importante scelta: quella di un nuovo presidente, e per la prima volta la scelta era tra un candidato apertamente supportato dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea, e l’altro apertamente supportato dalla Russia.

Ma facciamo un passo indietro, e vediamo come siamo arrivati ad una Ucraina democratica ed indipendente.

Verso l’indipendenza

Si potrebbe tornare indietro fino alla notte dei tempi per comprendere da dove provenga la nazione Ucraina, ma in questa serie di articoli voglio partire dall’indipendenza. L’Ucraina fino al 1991 è stata una Repubblica Socialista Sovietica, all’interno dell’Unione Sovietica. Non era parte della Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa

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Le Repubbliche dell’Unione Sovietica prima della caduta

Il 21 Gennaio 1990 il popolo Ucraino ha deciso di commemorare la firma dell’Akt Zluky mettendo in scena un tipo di protesta che andava molto di moda in quegli anni. Esattamente come successo nelle Repubbliche Baltiche la precedente estate, gli Ucraini un bel giorno si son presi per mano e hanno formato una catena umana da Kyiv a Lviv (Leopoli). Organizzatore della protesta il Movimento Popolare Ucraino, o più semplicemente “Rukh” (Movimento)  un partito nato dalle idee della Perestroika, per un collettivismo liberale, e per il nazionalismo Ucraino.

E nello spirito della Perestroika si tengono nel Marzo del 1990 le prime elezioni – più o meno – libere del Soviet Supremo Ucraino. Sistema Maggioritario a doppio turno. Il Partito Comunista porta a casa 331 seggi. All’opposizione siede il Blocco Democratico, ovvero la coalizione degli altri partiti comprendenti Rukh, Verdi, e altro, con 111 seggi.

Leader del partito comunista e ora presidente del Soviet Supremo Ucraino è Vladimir Ivashko.

Forse Ivashko lo conoscete già: è stato quello che è succeduto a Gorbachev nel ruolo di segretario del PCUS per la bellezza di 5 giorni prima del collasso dell’Unione Sovietica.

Quando Ivashko vola a Mosca per entrare nel Politburo viene rimpiazzato da Leonid Kravchuk.

24 Agosto 1991

Bisogna attendere fino al 24 Agosto del 1991 per la dichiarazione di indipendenza adottata Verkhovna Rada (il parlamento Ucraino) e firmata dal presidente Kravchuk. Cosa era successo nel mentre? Il Colpo di Stato del 19 Agosto a Mosca.

Pochi giorni dopo la dichiarazione di indipendenza si scioglie il partito Socialista Sovietico Ucraino e si comincia il cammino verso la democrazia. Viene indetto un referendum per confermare la dichiarazione di indipendenza.

Il primo Dicembre 1991 il referendum passa con il favore del’76% degli aventi diritto, e già il 2 Dicembre l’Ucraina è riconosciuta come uno stato indipendente dalla Russia. Un plebiscito insomma: in tutte le regioni più della metà degli aventi diritto si sono espressi favorevolmente; pure in Donetsk si è arrivati al 64%.

Ma proprio tutte le Regioni hanno votato per l’indipendenza? No. In Crimea solo il 37% degli aventi diritto ha votato si.

Il primo presidente Ucraino

Insieme al referendum si è votato per il primo presidente Ucraino. Sono 6 i candidati, e i nomi di punta sono il buon vecchio uomo di apparato, Kravchuk, e dall’altra parte Viacheslav Chornovil, dissidente, riformista, fondatore e leader di Rukh (quelli della catena umana di cui parlavamo prima).

Gli Ucraini scelgono di non cambiare e si tengono Kravchuk, accordandogli il 62% dei voti, al primo turno.

Chornovil prenderà voti solo nella zona di Leopoli.

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E il parlamento?

Il parlamento rimane quello eletto un anno prima, ovvero quello con 331 (ex) comunisti.

Come Presidente del parlamento viene scelto Ivan Plyushch, ma non è molto importante, come non è molto importante il ruolo del Primo Ministro. In questo momento infatti l’Ucraina è indipendente, ma ha ancora l’intero sistema politico Sovietico, con qualche nome cambiato. Il potere risiede principalmente nel presidente, che dovrà condurre il paese attraverso un cammino di riforme che porterà ad una nuova Costituzione.

Nella prossima puntata vedremo la costituzione Ucraina, e la presidenza Kravchuk.

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