TDM

Mi è stato chiesto di scrivere un articolo perché il precedente è troppo pieno di commenti. E il mio pensiero è andato subito a TDM, il quale quando vedeva Disqus che dava le bizze, postava un articolo qualunque per cambiare pagina. Era diventata una sua abitudine (ci teneva molto al sito) perciò lo voglio ricordare con questo articolo, e non penso serva una ricorrenza per ricordare qualcuno.

Un pensiero personale, perché lo facevo più giovane dell’età che aveva, scoprendolo dai giornali, cosa che scrivo a suo merito. Una persona equilibrata che però andava in escandescenze di fronte a certi commenti radicali, infatti abbiamo tutti saputo, solo dopo la sua morte, che lavorava nel volontariato.

Ammetto di aver avuto pochi contatti con lui (oltre al botta e risposta sui commenti del sito) forse perché sono io caratterialmente un solitario, forse perché lo era anche lui, per questo non si era stabilito un feeling, ma mi piaceva. Sia il suo modo di partecipare a questa eterogenea comunità, sia i suoi interventi, che leggevo sempre. Ricordo che cercava sempre di introdursi nelle discussioni che lo interessavano, a volte a “forza”. Probabilmente perché il suo lavoro nel volontariato gli dava più esperienza di tutti noi messi assieme. Era educato e timido, non si faceva mai valere sugli altri, ma esponeva le sue ragioni senza indugi, anche se di fronte alle assurdità si arrabbiava.

E’ stato Marcmor ad avere il primo sospetto (poi rivelatosi tale) che qualcosa non andava, quando è mancato dal sito. Ed ho letto che molti si sono dati da fare per capire dov’era finito (tutti i molti che, oltre avendone la possibilità, gli volevano bene) fino a scoprire l’inevitabile.

Tutti noi abbiamo lutti in casa, ma quelli online sembrano più improvvisi (anche per questo più dolorosi) di altri. Tempo fa è morto un amico in un incidente di montagna, ci eravamo conosciuti online su un sito dedicato ad una patologia comune e ci siamo visti una sola volta, ma in rete ci si parlava da diversi anni, e nonostante la mancanza di approccio fisico, eravamo in sintonia con quello mentale, attraverso lo scritto. Feci ricerche su molti giornali locali per accertarmi fosse lui, poi me lo confermarono. Per me è stato un lutto pari alla morte di un amico del mondo reale.

Come qui per TDM (Tigre della Malora) il cui nominativo, con il senno di poi, caratterizzava la persona. Ci parliamo, ci confrontiamo, litighiamo, ma poi, nel momento in cui uno manca, resta solo il ricordo, e con le nuove tecnologie i ricordi rimangono scritti per diverso tempo. Sembra che la morte faccia solo parte del mondo reale, in quanto nel virtuale spesso viene ignorata (come le offese, le umiliazioni, gli insulti, l’aggressività, cose che TDM odiava) e solo le piccole comunità di blog o di forum se ne accorgono, saltuariarmente, che abbiamo tutti una data di scadenza, più o meno accelerata.

Termino questo breve articolo con un aforisma riguardo a TDM: “chi vive nel cuore di chi resta, non muore mai nel suo pensiero” forse uno dei concetti più atei, fra la religiosità cattolica.

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