Renatino, Mohamed, e gli Umpa Lumpa

Da una parte abbiamo il consorzio del Parmigiano Reggiano che ci mostra la sua produzione come un unico uomo: Renatino.

Renatino è la reincarnazione di Stachanov e John Henry: l’unico scopo della sua vita è fare il formaggio: 365 giorni l’anno, 366 se bisestile, formaggio.

Ed è così che i pubblicitari decidono di mostrarcelo: una persona che risponde solo si e no, che viene mostrata a dei giovani milanesi di Roma quasi fosse la vacca che avevano visto il giorno precedente.

Di contrasto prendiamo Mohamed, una delle lacrime strappastorie degli spot Amazon. Mohamed ci parla in prima persona e ci racconta la sua vita all’interno di un centro logistico Amazon. Ci dice di essere trattato bene e di guadagnare abbastanza per aiutare la sua famiglia. Arriva persino a dirci di divertirsi insieme alla sua squadra, e che ogni tanto all’interno del centro logistico di Amazon ha anche tempo per ballare.

Ed è qui che vediamo come l’azienda vuole porre se stessa. Amazon ci tiene a farci sapere che non sono degli schiavisti, e che anzi i lavoratori all’interno dell’azienda son trattati bene. Questo naturalmente perché uno dei grossi problemi di immagine per una azienda come Amazon è proprio il modo in cui son trattati i lavoratori all’interno dei centri logistici.

Parmigiano Reggiano invece vuole mostrarci il proprio processo di produzione come qualcosa di artigianale, ma in questa pubblicità decide di mostrarci il punto chiave della loro catena di valore con un Umpa Lumpa triste uscito dalla fabbrica del cioccolato di Novosibirsk.

Questo modo diverso per mostrare le risorse umane ci dice molto del messaggio: il valore aggiunto di Amazon sono i prezzi concorrenziali e i tempi di consegna veloci (oltre naturalmente alla vastità del catalogo) e sanno benissimo che determinate fasce di pubblico associano ai prezzi concorrenziali il maltrattamento dei lavoratori.

Il valore aggiunto del Parmigiano invece è la produzione artigianale che ci viene mostrata con la dedizione dei casari, ma è qui il cortocircuito. La dedizione dei casari non ci viene mostrata facendoci vedere degli stimati professionisti al lavoro, ma facendoci vedere questo personaggio che a partire dal nome viene guardato dall’alto in basso dai giovani viziati milanesi di Roma che in qualche modo dovrebbero rappresentare il consumatore.

Insomma: soldi ben spesi…

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