Non ci meritano

I grillini sono qualcosa di veramente stupendo dal punto di vista psicologico, così chiusi ed autoreferenziali che spesso ci si domanda come possano esistere soggetti simili in una democrazia compiuta (oh sì, è uscito il report 2014 di Freedom house sull’Italia, siamo in una democrazia a pieni voti, nessun “regime”).

 

Giusto ieri si sono fatte le nomine europee e, come lungamente anticipato, alla fine l’equivalente del “ministro degli esteri” dell’UE è andato a Mogherini, già ministro degli esteri italiano (che quindi, a rigor di logica, dovrà lasciare il posto alla Farnesina).

Renzi (in veste di capogruppo del PSE e rappresentante dell’Italia in seno al PSE stesso) è riuscito quindi ad ottenere quel che voleva, in barba a quanti da mesi sostengono che in UE fossero pronti a fargli “lo sgambetto” ed a bocciare Mogherini “a sorpresa” per ridimensionarlo, lui e l’Italia. Ovviamente qualcuno ci sperava e per settimane ha anticipato la bocciatura al grido di “Renzi non vale niente”, “L’hanno già stroncato” e via dicendo. Gli è andata male.

 

Contemporaneamente Orlando presenta la bozza della riforma sulla giustizia e fra le norme in discussione oltre che il blocco della prescrizione c’è anche l’introduzione dell’autoriciclaggio (fortemente voluta da Grasso, per dirne una) e la reintroduzione del falso in bilancio. Anche qui i soliti avevano preannunciato una cosa completamente diversa, profetizzando l’assenza del falso in bilancio ed arrivando persino a disertare gli incontri col ministro sulla base dell’indignazione dovuta alle proprie profezie. Ora, presi in contropiede, sono costretti ad inventarsi un’altra ragione per lamentarsi e non trovano nulla di meglio dell’inasprimento delle norme sulla responsabilità civile dei magistrati (che definiscono “punitive”). Anche qui non gli è andata benissimo.

 

Terza punta del tridente di questi giorni è la ripresa dei sondaggi che, nonostante la congiuntura negativa per l’Italia sul versante macroeconomico ed occupazionale, continuano a mostrare un nutrito consenso a favore di Renzi e del PD mentre il M5S e Grillo scivolano sempre più in basso, arrivando all’assurdo di un Salvini più “popolare” dello stesso Grillo. Non butta bene manco qui.

 

Ora, non voglio parlare di questi argomenti perché sono abbastanza auto-esplicativi e se cercate un attimo online troverete tutto quello che v’interessa (incluse le colorite uscite dei grillini, che in questo periodo hanno il dente avvelenato), quel che volevo far notare è un altro argomento, la loro presunta superiorità morale.

 

Siamo seri, chiunque venga dall’area di sinistra ha dovuto fare i conti con il problema della “superiorità morale”, a sinistra c’è sempre stata questa tendenza a reputarsi “migliori” o “superiori” rispetto agli altri, e per un certo senso la cosa va anche bene se presa in certi termini… il ragionamento di chi è di sinistra è sempre stato “io vedo più lontano, capisco meglio di altri quello che sta succedendo e m’impegno, in base a quel che so, per migliorare la condizione di tutti” (che poi questa “visione” sia più o meno corretta questo è un altro paio di maniche, la buona fede nella maggior parte dei casi resta). Non per niente nel centrosinistra, dove sono cintura nera quarto dan di autocritica la frase più nota (praticamente un mantra) è sempre stata “perché non siamo riusciti a farci capire ?”.

Dove voglio arrivare: chi è o è stato di sinistra ha sempre avuto un po’di “puzza sotto il naso”, ma intesa più come “lavoriamo per il bene di tutti” (che poi è la “mission” della sinistra tutta) che in chiave “sono meglio di loro”. Fra i grillini esiste qualcosa di simile, ma declinato in modo completamente diverso.

Anche i grillini si sentono non solo “superiori” ma anche “migliori” di tutti gli altri. Lasciando perdere le ragioni (imperscrutabili) di questi assunti il punto è che questa loro “superiorità” (spesso condita con abbondanti dosi di spocchia) non si traduce in un “lavoriamo per il bene di tutti” ma in un ben meno altruista “o noi o il baratro”, a cui si accosta sempre un “non c’avete voluto, ora dovete schiattare”.

Se v’andate a leggere i vari commenti in giro per la rete (ma anche il blog di Grillo ed i post di Grillo sono intrisi di questo modo di ragionare) è evidente come il loro ragionamento è riconducibile ad un “non abbiamo vinto ? e allora tutto deve andare male” con tanto di neanche tanto implicita speranza che ogni possibile indice, azione, ambito e questione riguardante il paese diventi catastrofico (e se non lo è lo si camuffa da tale).

 

I grillini sono arrabbiati perché non sono arrivati al comando (e per come si sono messe le cose non c’arriveranno mai) e per questo sperano che tutto peggiori fino all’augurarsi default, fallimenti a catena, licenziamenti in massa, la disperazione di sempre più gente e così via non come “previsione” ma come atto di rivalsa.

I grillini sperano che tutto vada male per vendicarsi di non aver “vinto”, e stanno ore a ripetersi l’un l’altro qualsiasi indice negativo, qualsiasi notizia infausta, qualsiasi cosa anche lontanamente angosciante… non perché si preoccupano ma perché gioiscono della situazione che, secondo la loro visione distorta, si verrà a creare.

Vorrebbero la fine del mondo per poter dire, un attimo prima d’essere inghiottiti dal vortice della disperazione, “ve lo siete meritato perché non c’avete votato”. Loro si reputano gli unici degni, gli unici “onesti” (chi non è del movimento è quindi, implicitamente, non onesto), loro sono gli unici retti, corretti, bravi, buoni, giovani… e se non ce l’hanno fatta loro non ce la deve fare nessuno.

La cosa non è solo diretta al “perfido nemico”, il Partito Democratico (e Matteo Renzi) ma a tutti gli italiani (spesso definiti “italioti”) rei d’aver dato il potere per “vent’anni” a “questa gente che c’ha ridotto sul lastrico” (loro invece non hanno mai votato prima del 2013) e per questo “complici”, schifosi individui che meritano tutto il male possibile.

 

Sembra una visione abbastanza assurda, ma basta leggere cosa scrivono i grillini in rete per capire che è esattamente questa la loro visione e la loro volontà per il paese; date un occhiata, ad esempio, ai commenti qui o qui o in un qualsiasi pezzo di politica di quel giornale e ditemi se non è vero. Anche gli articolisti sono sulla stessa lunghezza d’onda.

Un post a caso:

Avanti cosi, gli italiani si meritano tutto quello che arrivera’. Pagheranno tutto.

 

Ecco, questa è la fase “calante” del Movimento 5 Stelle: esaurita la spinta “espansiva” in cui si cercava di coinvolgere chi non era del Movimento, in cui ci si presentava “positivamente” e si parlava alla gente annunciando miracoli e “la salvezza” per tutti si è entrati in una spirale discendente in cui si augura tutto il male possibile agli “altri”, convinti d’essere gli unici che potevano “salvare il mondo”. Oramai i grillini sperano che ci sia un default, sperano che l’economia affondi, che tutto crolli e che dell’Italia resti solo un cumulo di macerie, e lo sperano perché non hanno vinto e, dopo tante sconfitte e figuracce si stanno rendendo conto che loro e la loro “utopia” sono finiti.

 

“Muoia Sansone con tutti i filistei”, solo che visto che a non stare granché bene sono loro e che non hanno il potere di ammazzare i filistei fanno l’unica cosa che gli resta: “gufano”, sperano che gli altri muoiano per conto loro in modo da poter dire “l’avevamo detto noi, dovevate darci retta”.

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