Lo sciopero dei commenti.

Visto che oramai è chiaro che un certo giornale campa sui commenti e visto che il livello, specie in campagna elettorale, tende allo zero (e non asintoticamente) volevo far sentire il mio (e non solo mio) dissenso.

La verità è che quella certa testata ha un buon “giro” di commenti perché molti aficionados vengono a “lottare” contro gli apostati che osano opporsi al M5S ed il giornale “campa” su questo scontro… sia per la pubblicità sia per i rating sui motori di ricerca, che a loro volta “fruttano” in termini di “prestigio”.

A questo si aggiunge, come non fosse abbastanza, una censura priva di senso e divisa per utente (cosicché c’è chi può scrivere “fascista” e chi appena ci prova finisce col messaggio in moderazione, che verrà pubblicato quando e se i moderatori lo considereranno pulito) che stranamente finisce per penalizzare sempre gli stessi e lascia intoccati altri che sono liberi d’insultare e di creare decine d’account a scopo delatorio.

Ultimamente il livello sta cascando sotto i piedi (ma non di poco), basti pensare che la notizia d’apertura, oggi, è cicciopuzzo che gira per la gente a chiedere “Ma Beppe Grillo fa bene a non andare in televisione ?”… penso che la cosa migliore sia evitare di postare commenti da quelle parti e lasciare che i soliti noti (anche quelli con più nick) se la suonino e se la cantino da soli in perfetto isolamento… che la loro “campagna pubblicitaria” non campi sulle migliaia di impression generate dai flussi dovuti ai commenti (ed alla dialettica che ne scaturisce).

Riportiamoli alla realtà e smettiamola di fare il gioco dell’editore. Stiamo alla larga dall’area commenti per, diciamo, una settimana, e vediamo come se la passano da soli, loro ed i loro censori del cuore.

Chi vuole è libero di partecipare.

PS: Pagina soggetta a modifiche nel corso del tempo.

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