La guerra dei gonzi

Da qualche tempo, oltre ad essere pagato dalla CIA, dal KGB, dai rettiliani e dal PD, gestisco un blog. Si tratta di un blog di recensioni di film di infima qualità, serie Z. E’ una piccola creazione, di cui sono molto orgoglioso. In un mese, in media, circa tremila persone visitano le pagine satiriche scritte da me e dai miei amici. Tremila.

Ora, com’è possibile che il sottoscritto riesca ad attirare tremila persone in un mese recensendo filmacci trash e mister blog-più-famoso-del-mondo faccia tutta questa fatica a portarne sessantamila a mettere una firma su un foglio? Vorrei poter pensare che le proporzioni siano esatte, ma temo che il mio piccolo blog non abbia un ventesimo delle visite di quello grillino. Allora, dove sta l’inghippo?

Personalmente (e so bene che la mia opinione non è del tutto condivisa nel MdC) ritengo che i grillini ce la faranno a raggiungere le firme necessarie; anzi, azzardo una previsione: ne raccoglieranno ben di più, per dimostrare che “la ggente” è con loro. E Grillo stesso sa benissimo che sarà così. Ma allora perchè i proclami del santone in stile colpo-di-stato, i condizionali, il richiamo all’emergenza?

Il motivo va ricercato in una strategia usata dagli USA (e, in modo più sfumato, dall’URSS) durante la Guerra Fredda: le probabilità che il nemico bolscevico tentasse l’invasione erano alquanto remote, innanzitutto per il freddo pragmatismo dei suoi capi, eppure i presidenti americani riuscirono a far credere ai propri elettori di avere il KGB alle porte; ancora oggi, molti cittadini statunitensi hanno una paura fottuta dell’invasione straniera. La tecnica era quella di compattare le proprie fila e zittire il dissenso inventandosi un nemico esterno. In questo modo, le due superpotenze riuscivano a fare ciò che volevano in politica interna con la scusa della politica estera.
Ora, che i partiti non vedano di buon occhio il M5S, per motivi diversi, è sicuramente vero: ma la legge che riduce da 120mila a 60mila le firme necessarie non è stata sicuramente creata per favorire il PD (che non ne ha bisogno, e che comunque non avrebbe problemi numerici) nè il PDL, bensì per permettere ai nuovi partiti e partitucoli di entrare in parlamento. Per una volta, la “partitocrazia” (ovvero il mondo meno i grillini) agisce per favorirli, e la risposta è un gridare al gombloddoh in ogni caso. In un momento di difficoltà, Grillo ha trovato il modo per allontanare le attenzioni dalle sue beghe interne.

Intanto, però, il M5S è compatto attorno al suo leader, Travaglio può permettersi di definire “quattro gatti” i dissenzienti, con un linguaggio degno di Stalin, di democrazia interna non si parla più e la delirante sfumatura totalitaria dei grillini aumenta di concretezza. Salvate il soldato Grillo.

Come sottofondo musicale, propongo un vecchio pezzo dei Dead Kennedys:

http://www.youtube.com/watch?v=UW8UlY8eXCk

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