La bella nave e il suo equipaggio

E’ tanto tempo che non scrivo, e le recenti foto su internet di un ministro-dj che suona e canta l’inno circondato da cubiste hanno creato in me il bisogno di scrivere qualcosa, fosse anche solo una caterva di insulti a indirizzo generale.

E’ quindi arrivato il momento di spiegare un punto molto semplice: perche’ ce ne andiamo da questo letamaio.
Perche’ noi Italiani con delle capacita’ (mettiamoci anche ‘sopra la media italiana’) tendiamo ad andarcene in posti migliori, dove otteniamo condizioni migliori sia di lavoro che personali.

Perche’?

Non e’ niente di sconvolgente, dovrebbe essere ovvio a tutti, ma credo sia utile metterlo per iscritto, anche solo per passare un po’ il tempo.
Lo faro’ con una storiella.

Pronti? Via.

Siamo dei marinai, e ci siamo imbarcati sulla nave Italia, una gran bella nave che un po’ di tempo fa si diceva essere la settima piu’ importante nel mondo.
Ha un equipaggio molto nutrito, che ha ottenuto grandi risultati in passato. L’equipaggio sta tutto sommato piuttosto bene ed e’ discretamente capace.
E poi su ‘sta nave si mangia davvero bene.

Tutto sembra andare bene, finche’ non notiamo che buona parte dell’equipaggio non fa il proprio lavoro come dovrebbe, ma lavora per proprio conto, facendosi gli affari propri e intascandosi i proventi. Alcuni addirittura asseriscono di non poter contribuire al lavoro e alle finanze della nave, salvo poi essere beccati con notevoli ricchezze imboscate nella loro cabina all’insaputa di tutti.
E’ un fatto molto sgradevole, ma non e’ poi un’inedito. Anche su altre navi accadono situazioni simili e il personale della nave bene o male controlla la situazione.

Il viaggio procede, e stavolta scopriamo che una grossa parte dell’equipaggio, pur essendo sulla carta qualificata per il proprio lavoro, non riesce a capire quando legge gli ordini del capitano o anche solo un testo di media difficolta’.
Questo non e’ normale, perche’ se da una parte e’ vero che anche altre navi hanno questo problema, dall’altra pare che sulla nave Italia l’entita’ di questo problema sia veramente sproporzionata.
La situazione non e’ grandiosa, perche’ se una buona parte dell’equipaggio non capisce cosa sta facendo e/o perche’, come potremo fidarci di loro quando ne avremo bisogno?

Dopo un po’ le condizioni meteo si deteriorano pesantemente, arriva una tempesta e la nave inizia ad avere seri problemi.
Salta fuori che questi problemi sono strutturali, dovuti a una serie infinita di incompetenze storiche, che hanno reso la nave parecchio inefficiente ed appesantita. Ha buchi dappertutto nello scafo e imbarca continuamente acqua, che va pompata fuori con notevole sforzo.

L’equipaggio non ha assolutamente idea di cosa fare, bensi’ farnetica di complotti, tagli di stipendi e oltretutto rifiuta di vaccinarsi.
Dopo un caotico dibattito passato a sbraitarsi in faccia, l’equipaggio decide di cambiare capitano e ufficiali, nominando un gruppo di persone che non ha mai navigato ne’ ha idea di come funzioni una nave, ma che hanno pero’ promesso solennemente di essere onestissimi, e che mai rimarranno inchiodati al timone per semplici interessi personali. L’interesse della nave prima di tutto.

La tempesta diminuisce d’intensita’, ma la nave continua non solo a mostrarsi in grave difficolta’, ma sembra continuare a peggiorare.

Capitano e ufficiali danno la colpa a dei nuovi arrivati dalle facce piu’ scure della media: rubano il lavoro al resto dell’equipaggio e si fanno mantenere a caro prezzo dagli altri.
L’equipaggio non riesce a cogliere la sottile contraddizione, e quindi da’ a quei poveretti dalla faccia scura la colpa di tutti i problemi, legnandoli a ogni occasione con una mano, mentre con l’altra continuano a rubare dalla dispensa della nave come facevano gia’ prima e anzi anche peggio di prima.

La nave nel frattempo continua ad andare sempre peggio e inizia ad inclinarsi pericolosamente su un lato.

In risposta a questo fatto, il capitano si strappa la camicia, rimane in mutande e da’ una festa in piscina, dove suona l’inno della nave e altre hit da ballare con un mojito in mano.

L’equipaggio e’ in estasi e balla entusiasta. Il suo capitano non e’ mai stato tanto amato come ora.

Dalla chiglia arrivano rumori sordi di metallo che si squarcia, ma la musica a palla copre tutto.

 


 

Ora ditemi voi se non vi viene l’impulso irresistibile di salire su una scialuppa e scappare, magari poi imbarcandovi su una nave piu’ solida, con un equipaggio meno ladro e ignorante.

Cosi’, l’ho scritto tanto per scriverlo.

La vignetta e’ di Altan.

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