Io sono meglio di Garibaldi

E così Beppe Grillo ha attraversato lo Stretto di Messina.
Lo ha fatto a nuoto, umilmente, con impegno e senza volersi mettere in mostra. Infatti il suo staff scrive sul blog in maniera assolutamente sobria e umile.
Hmm…umile? Vediamo un po’ che c’è scritto…

“Questo è il terzo sbarco in Sicilia in 150 anni. Il primo fu Garibaldi che portò i Savoia, il secondo fu fatto dagli americani che portarono la mafia, il terzo sono io con il MoVimento 5 Stelle, ma né Garibaldi o Nino Bixio o Lucky Luciano sono arrivati in Sicilia a nuoto”
Ah… quindi questo sbarco sarà studiato sui libri di scuola fra 150 anni? E addirittura è uno sbarco migliore, perchè Grillo ci arriva a nuoto. E Garibaldi ci portava i conquistatori, mentre Grillo è un liberatore, è chiaro.
Ma gli Americani che c’entrano? Hanno portato la mafia? Ma non è vero, sono gli immigrati Italiani negli USA che hanno portato là “la mafia”, per quanto di crimine organizzato ce ne fosse già a iosa.

Che sta dicendo, è forse impazzito del tutto? Magari proseguendo nel post si calma un po’.
“La Grecia fallisce per il suo debito, la Sicilia fallisce per il suo credito verso lo Stato italiano che gli presta come elemosina solo una parte di ciò che gli deve, ma non pareggia mai il conto. La Regione Sicilia vanta un credito di un miliardo di euro nei confronti dello Stato italiano e le stesse imprese siciliane hanno un credito di 5 miliardi di euro”
Diciamo che non è solo per colpa dello Stato, però sicuramente il credito va recuperato. Ovviamente poi le tasse andrebbero pagate da tutti, sai com’è…
Comunque ora si è calmato, finalmente procederà in maniera sobria e realista, giusto?

La Sicilia potrebbe vivere meglio senza l’Italia, ma l’Italia non potrebbe vivere senza la Sicilia. Se la Sicilia dovesse andarsene, costretta dal malfunzionamento dello Stato e delle istituzioni, sarebbe l’inizio di un domino cui seguirebbero altre Regioni e la fine dell’Italia, forse la sua balcanizzazione”
Eh? Ma siamo pazzi?
Questo è il classico giochetto elettorale per intercettare le frange più estreme e scontente: viva l’autonomia, noi siamo i migliori, potremmo dichiarare indipendenza e stare addirittura meglio, ma non lo facciamo perchè siamo buoni e responsabili.
Un messaggio elettorale orripilante, il peggiore che si potesse dare all’avvio di una campagna elettorale. Campanilismo gretto che trasuda da ogni parola.
Ricordate qualcosa, qualche reminiscenza del passato? Sono slogan leghisti, che con i movimenti di autonomia e i movimenti dei forconi possono essere riciclati e riutilizzati per infinocchiare gli elettori esasperati.

A niente poi serve buttare là fumose promesse “tecnologiche” di incentivi alle start-up, banda larga e trasporti.
L’onestà nelle istituzioni, che viene ricordata solo alla fine, è l’unica cosa veramente vitale, senza la quale non si può fare nient’altro. Inutile aprire le start-up se le fai aprire alla mafia, no?

Solo che se si inizia un messaggio politico con slogan fasulli come “io sono meglio di Garibaldi”, “la mafia ce l’hanno portata gli Americani”, “qui sono tutti perfetti è colpa dello Stato”, allora sei tu il primo a non essere onesto, caro Grillo.

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