Tharon

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  • in risposta a: Saluti a tutti #12397
    Tharon
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    in risposta a: raduno capronico #12302
    Tharon
    Moderatore

    Tharon, Thalon è un altro 😀

    E sappi che ti invidio, hanno l’aria di essere molto divertenti. Purtroppo essendo residente in Sardegna parteciparvi per me è assai problematico.

    in risposta a: raduno capronico #12289
    Tharon
    Moderatore

    Voce, se è quello a preoccuparti ti posso consigliare di non darti pensiero.

    C’è gente molto più minacciata di te che risponde nel modo migliore : realizza cene e serate allegre fregandosene altamente di quella gentaglia.

    Mi riferisco ovviamente Paolo Attivissimo con tutti gli scettici allegri e i vari debunker e simpatizzanti. Ti assicuro che sono molto più in vista di te, e sono stati oggetti persino di stalking “fisico” oltre ovviamente alle numerose minacce e diffamazioni online.

    Vivere in un clima di paranoia è il migliore regalo che si può fare a questi individui, loro non vivono bene la loro vita e godono nel vedere che riescono a rovinare anche la tua. Ignorali. Hanno più paura loro di te di quanto potresti averne tu di loro.

    E se nel caso remoto (molto remoto) che ti combinino davvero qualche scherzo non hai che da fare un fischio, penso che qui trovi un numero sufficiente di persone disposte a fargli passare la voglia di rifarlo.

    in risposta a: raduno capronico #12276
    Tharon
    Moderatore

    Io non puote.
    Troppo lontano per me, avrei da attraversare il mediterraneo.

    Se ne riparlerà quando si vorrà fare un raduno estivo sotto il sole della Sardegna 🙂

    in risposta a: Di nuovo, pensavo… #11441
    Tharon
    Moderatore

    Sì, è vero siamo molto ospitali. Non avevo mai sentito l’espressione “paio sardo”, tutto qui 🙂

    in risposta a: Di nuovo, pensavo… #11438
    Tharon
    Moderatore

    Da sardo mi chiedo : perché il paio sardo dovrebbero essere 4 o 5 ?

    in risposta a: Siamo tutti grillonzi inside? #10404
    Tharon
    Moderatore

    Approfitto del terribile maestrale che non mi permette di scendere in spiaggia (estate balorda) per rispondere anche ai due interessantissimi post di Beelato, a cui per altro faccio i miei complimenti per il tentativo di “spingere” l’utilizzo del forum, un mezzo di discussione che ritengo molto più appropriato dei commenti di Disqus.

    Come ho scritto in un altro thread quello che definiamo “grillismo” è in realtà solo uno dei volti di un aspetto già presente nella cultura italiana, che tende ad emergere ogni qual volta ci troviamo di fronte a un personaggio particolarmente carismatico e ad una realtà che ispiri la cosiddetta “massa”.
    Il popolo italiano (e non solo lui, ma quello italiano in particolare) sembra essere attirato verso una sorta di ragionamento per compartimenti stagni, spesso in antitesi con altri ragionamenti, che li porta a raggrupparsi in blocchi granitici in cui fare quadrato e in contrapposizione con tutto il resto.
    Per farla breve è come se una parte consistente degli italiani vedesse tutto come se fosse una partita di calcio, con una squadra del cuore da amare incondizionatamente e una dose variabile di odio da riversare verso le avversarie, a seconda della rivalità con cui ognuna della squadre rivali viene vista dal proprio gruppo di appartenenza. Ovviamente tutto quello che fa il bene la propria squadra va bene, anche in caso di falli plateali o di clamorose sviste arbitrali, mentre le stesse identiche cose vengono vissute come un sopruso quando avvengono a favore della squadra avversaria.

    Questo modo “calcistico” di vedere le cose a compartimenti stagni non è ovviamente applicato solo allo sport o alla politica, ma permeane praticamente in ogni aspetto della vita degli italiani : dalle convinzioni etiche e religiose alle dinamiche familiari, amicizie, lavoro, alimentazione e persino il proprio comportamento sociale.

    Siamo insomma dei soggetti che tendono a raggrupparsi e a sviluppare un pensiero e un gusto comune, e pertanto facili vittime delle mode e del marketing. Non è un caso se i partiti e i movimenti politici che nelle ultime decadi hanno avuto un successo strabiliante sono proprio quelli che maggiormente hanno utilizzato (o abusato) di tecniche di marketing particolarmente aggressive : Il PDL di Silvio Berlusconi, il M5S di Beppe Grillo e ultimo ma non meno importante il neo presidente del consiglio Matteo Renzi. Ho scritto Matteo Renzi e non il PD perché in realtà le mosse di Renzi non sono mai state mirate a portare gli italiani al Partito Democratico, quando ad incentivare il consenso verso la sua persona e solo di riflesso verso il PD.

    Qui qualcuno potrebbe storcere il naso al pensiero che io stia illustrando il popolo italiano come una composto da una massa di deficienti. Quel qualcuno ipotetico magari potrebbe riflettere come negli ultimi tempi in molti abbiano pensato che gli elettori del M5S fossero appunto una massa di deficienti, così come in molti lo hanno pensato degli elettori del PDL e analogamente nello stesso PDL e M5S in molti hanno pensato la medesima cosa degli elettori di sinistra.

    In realtà qui l’intelligenza centra poco. Conosco persone intelligentissime che acquistano prodotti omeopatici (cosa per me assolutamente incomprensibile) o che vedono di cattivo occhio le vaccinazioni, e credono a balle conclamate come la falsità dell’uomo sulla luna e le scie chimiche. Conosco persino qualcuno che crede nella buona fede di Stamina o alla fusione fredda di Focardi e Rossi, e si tratta di persone della cui sanità mentale e intelligenza non ho mai avuto modo di dubitare.

    Il problema è che non siamo delle isole, ma macchine pensanti e sociali che reagiscono a seconda degli stimoli che riceviamo, e questi stimoli acquistano di valenza con la continua reiterazione e diventano sempre più pressanti tanto più ne siamo circondati.

    In psicologia esiste un concetto noto come “dissonanza cognitiva” che illustra magnificamente come una persona può arrivare compiere azioni contrarie alla propria morale o al proprio modo di pensare solo perché si trova all’interno di un gruppo sociale che si comporta in quel dato modo, o perché l’appartenenza al gruppo impone esplicitamente o meno quelle determinate azioni o modo di pensare. Se il nostro cervello è capace di piegarsi inconsapevolmente in questo modo è facile immaginare come determinate tecniche di marketing possano arrivare ad essere talmente efficaci in ambito politico.
    E non è un caso se tempo fa ho scritto (come ricordato nel post che hai linkato) che a forza di avere a che fare con il fango (ma penso di avere usato un termine meno delicato) si finisce per sporcarsi a propria volta. Perché è proprio così che funziona; a forza di avere a che fare con atteggiamenti di un certo tipo si finisce per acquisire senza volerlo atteggiamenti dello stesso tipo, e la cosa più drammatica è che è difficilissimo rendersene conto, l’idea infatti di stare divenendo simili a quelli che si osteggia viene facilmente rifiutata dal nostro cervello, che attiva dei meccanismi di difesa che rigettano a priori l’ipotesi.

    Quindi sì, siamo tutti grillini o potenziali tali.
    Ma una difesa c’è, e non è l’intelligenza (che in questi frangenti aiuta ma non è determinante) bensì la presenza di alcuni anticorpi. Anticorpi che vengono acquisiti facendo tesoro di precedenti contatti con tali comportamenti, o creati personalmente tramite l’abitudine di analizzare qualsiasi cosa secondo logica e costruendo dei paradigmi per verificarne la fondatezza e la resistenza, e infine facendo tesoro dei preziosi consigli che ci sono stati dati nel corso della nostra vita. Esattamente come quello importantissimo che ti ha dato tua nonna, che dovrai sempre ringraziare perché ti ha dato modo di capire che guardare ciò che fanno gli altri è soltanto un modo per trovare una giustificazione per i tuoi errori. Una facile via d’uscita che non ti permette di migliorare in alcun modo.

    in risposta a: Siamo tutti grillonzi inside? #10397
    Tharon
    Moderatore

    Ricordavo l’episodio citato da Broono, ed è emblematico dell’ipocrisia che accompagna certe prese di posizione, pro o contro a seconda della convenienza o delle proprie vedute.

    La sinistra in Italia ha minacciato e talvolta utilizzato l’ostruzionismo parlamentare per evitare delle leggi che giudicavano (a torto o a ragione) come un pericolo per la democrazia in Italia. E per questo venivano applaudite dal popolo di sinistra.
    Adesso parte della sinistra sta applicando l’ostruzionismo per evitare che con la scusa della riforme a tutti i costi si verifichi quella che secondo loro (sempre a torto o a ragione) una perdita di democrazia in Italia. E viene criticata dall’altra parte della sinistra.

    Personalmente sono contrario a questo genere di comportamento e non mi piacciono questo genere di forzature poiché per la loro natura possono venire facilmente exploitate e utilizzate come arma di ricatto, o per stravolgere quello che realmente è il volere del parlamento.

    Tuttavia non è possibile non stigmatizzare come un qualcosa venga visto come “buono” o “cattivo” semplicemente a seconda della convenienza del momento.
    Se si ritiene che lo strumento dell’ostruzionismo sia poco democratico allora è giusto esserne sempre contrari, anche quando viene utilizzato per un motivo che si reputa giusto (e che non è affatto detto che lo sia). Altrimenti non ci si può lamentare se anche altri ne facciano ricorso per dei motivi che a loro paiono corretti (e che anche qui non è necessariamente detto che lo siano).

    Ovviamente il discorso non vale solo per la sinistra.

    in risposta a: Siamo tutti grillonzi inside? #10389
    Tharon
    Moderatore

    Vorrei sapere quando il “Giovanni di turno” ti avrebbe accusato di malafede, acriticità o pensiero unico. Ho semplicemente preso il tuo esempio del condominio e l’ho utilizzato per mostrarti quelle che a mio avviso erano delle falle nel tuo ragionamento. Poi ho ampliato il discorso aggiungendo informazioni e altri miei pensieri, sempre motivandoli e dando così modo a chiunque di intervenire nel merito.

    Non c’era nessuna critica a te o ad altre persone (e sfido chiunque a trovarne una, il testo è a disposizione di tutti) o alcunché di personale, a differenza del tuo attuale intervento. Se scrivi un testo in un forum gli altri utenti hanno la possibilità di scrivere le loro idee e opinioni esattamente come fai tu, anche se discordanti dalle tue, e non per questo devono sentirsi definire “di turno”, o giudicati presuntuoselli.

    Ironicamente stai dando ragione proprio a quanto Broono e Fantoni hanno evidenziato nei loro commenti. Chi non si adegua ad un determinato modo di pensare viene visto da una parte degli utenti come un elemento estraneo, da evidenziare o mettere alla berlina.
    Qua non centrano le proprie convinzioni, le idee personali o le opinioni sui vari protagonisti della scena politica italiana. Si tratta di avere la capacità e l’educazione per discutere civilmente e con onestà intellettuale di argomenti e posizioni in contrasto con le proprie: il sale di ogni discussione costruttiva. Civiltà e onestà che una parte degli utenti di questo blog sta dimostrando di non padroneggiare appieno, oppure come ho accennato nel mio intervento sul blog riportato dalla brava Beelato, “inquinato” dall’eccesso di contatto con il modo di fare dei grillini.

    In ogni caso questo tipo di atteggiamento non può che allontanare una fetta di utenza, quella sì più critica ma proprio per questo anche quella che maggiormente arricchisce la discussione e fornisce elementi e spunti di riflessione, componenti importantissimi per la maturazione di nuove idee e il miglioramento di quelle già esistenti.
    Se poi l’allontanamento della suddetta fetta di utenza è benvoluta allora non c’è alcun problema. Dopotutto le community hanno una vita propria e si evolvono come meglio credono.

    in risposta a: GLI ITALIANI E IL RIFORMISMO PUNITIVO #10378
    Tharon
    Moderatore

    Capretta Almatea.

    Ancora con la minestra riscaldata delle primarie ? Le primarie del Partito Democratico non rappresentano lo stato italiano. Il fatto che Renzi abbia vinto le primarie del PD non ha alcun significato nella visione politica complessiva.
    Non esiste soltanto lui, anche se alcuni faticano a concepirlo, ma tutto un parlamento che rappresenta il paese.
    Per quasi 3 milioni di italiani che hanno votato Renzi ce ne sono altri 45 che non lo hanno votato, e di questi circa 30 milioni hanno votato altre linee politiche.
    Il fatto che Renzi sia stato votato a larga maggioranza dai SUOI elettori, come dici tu, non significa che debba regnare incontrastato su un parlamento che non rappresenta minimamente.
    Lui stesso dice che è necessario dialogare con Forza Italia poiché è stato votata da quasi 9 milioni di italiani. Dimentica però altri 9 milioni di italiani, quelli che hanno votato la vecchia linea del Partito Democratico che lui ha sconfessato, e i cui rappresentanti vengono trattati da ribelli e dissidenti solo perché si ostinano e portare avanti le istanze per cui sono stati votati dagli elettori del Partito Democratico.

    in risposta a: GLI ITALIANI E IL RIFORMISMO PUNITIVO #10370
    Tharon
    Moderatore

    Per quanto detesti e trovi insensato l’ostruzionismo parlamentare bisogna dire che anche questo fa parte della politica, che ci piaccia o no.

    Il punto semmai è che non è granché gratificante stare a guardare chi è peggio di chi. Se chi cerca di paralizzare i lavori parlamentari o chi impone il proprio volere unico, a mio avviso sono entrambi offuscati da cieca arroganza e non dovrebbero avere posto nelle cariche che occupano.

    in risposta a: GLI ITALIANI E IL RIFORMISMO PUNITIVO #10365
    Tharon
    Moderatore

    E se l’avvocato Rossi si opponesse perchè sì, lui abita al piano terra, ma il condominio è un complesso che si estende orizzontalmente e di soli due piani ? La maggioranza sarà pure concorde, ma l’avvocato Rossi ha tutte le ragioni di questo mondo per fare notare che l’installazione dell’ascensore rappresenta un onere eccessivo rispetto alla sua utilità. Al contrario, imputare all’avvocato un torto a causa di suo non interesse è una fallacia logica. Il fatto che a lui abiti al pianoterra non significa necessariamente che la sua analisi sia sbagliata.

    La maggioranza non sempre ha ragione, e anzi quando è espressione di un singolo pensiero “spalmato” capita che abbia torto molto spesso.
    Per questo motivo la nostra è una repubblica parlamentare, e non presidenziale. In Italia ogni parlamentare ha pari dignità e valore, in quanto rappresenta una parte dei cittadini. La maggioranza nella nostra costituzione non è esiste se non nelle votazioni, è un concetto virtuale a cui è stato dato corpo e valore da Silvio Berlusconi, notoriamente insofferente all’esistenza di un parlamento che non può controllare completamente, e ripresa ora da Matteo Renzi, che con Berlusconi condivide la medesima insofferenza.

    Il cambiamento va bene se è un cambiamento in meglio, ma se il cambiamento deve essere una scusa per peggiorare le cose allora è meglio tenere le cose come stanno visto che non si è capaci di migliorarle. Tempo fa su questo blog si faceva notare l’assurdità di Grillo, che ha portato in parlamento dei nuovi volti senza badare alla loro capacità. In pratica al posto dei “vecchi e incapaci” ha portato dei “nuovi e incapaci” quando avrebbe dovuto invece portare dei “nuovi e capaci”.
    Il discorso è analogo. Se la vecchia legge elettorale e la struttura del senato non andavano bene (e non vanno bene) questi andrebbero sostituiti con una buona legge e una struttura ottimale. Invece li si vuole sostituire con una legge nuova ma non certo migliore (anzi per certi versi persino peggiore) e con una struttura del senato raffazzonata, poco consistente e al limite della costituzionalità. E chi è contrario viene etichettato come nemico delle riforme, gufo, parruccone e quant’altro.

    L’errore che si fa è pensare che il grillismo l’abbia inventato Beppe Grillo. Purtroppo quello che noi chiamiamo grillismo è solo uno degli aspetti di una tara tutta italiana che nelle decadi ha attaccato il centro, la destra e infine anche la sinistra. Che si chiami craxismo, grillismo, berlusconismo o renzismo ciò che ne risulta è sempre lo stesso : niente di buono.

    in risposta a: GLI ITALIANI E IL RIFORMISMO PUNITIVO #10354
    Tharon
    Moderatore

    Io invece lo trovo molto interessante, ma sono d’accordo con la preoccupazione di pallacorda riguardo all’attacco verso la community. Al di là della fondatezza o meno delle critiche (che in parte condivido) un articolo posto in un simile modo verrebbe visto appunto come un attacco e darebbe luogo ad una serie di commenti piuttosto accesi e contrastanti. Il che non è mai un bene, soprattutto se consideriamo la volatilità dei commenti postati su Disqus.
    Si alzerebbe un polverone sterile capace soltanto di irritare gli utenti e potenzialmente creare un grosso flame.
    Lo spazio per una eventuale critica o autocritica riguardante la community è il forum, strumento purtroppo ignorato dalla quasi totalità dei commentatori abituali.

    Continuo comunque a pensare che l’articolo offra degli interessanti spunti di riflessione e vada sufficientemente controcorrente rispetto alla media degli articoli. Cosa che a mio avviso è sempre una buona cosa in quanto alimenta il dibattito costruttivo su posizioni differenti.

    Andrebbe però ripulito dalla componente di critica (o autocritica) verso il blog e aggiustato un po’, e se vuoi tenere la parte riguardante il comportamento “grillino” esteso anche ai critici di grillo, o agli aspetti del cosiddetto grillismo di sinistra puoi benissimo fare un discorso ampio, inquadrandone l’aspetto in generale e senza puntare il dito verso un obiettivo particolare.
    Poi nei commenti chi pensa che un simile atteggiamento sia di casa anche in questo blog può benissimo dire la sua e dare il via ad una discussione. L’importante è evitare una guerra di articoli, con magari il tuo che critica la community e di seguito un altro che attacca te, seguito da un nuovo articolo di risposta e così via. Cosa che avverrebbe con tutta probabilità, ed è uno dei motivi per cui a suo tempo era stato bocciato l’articolo di Sciacalleggio.

    A mio avviso con le modifiche che ho elencato è pubblicabile, ma è solo la mia opinione.

    in risposta a: Proposta articolo Camgirl #10247
    Tharon
    Moderatore

    Mi sembra molto buono. Le aggiunte sono interessanti e inquadrano meglio alcuni aspetti che prima avevi tralasciato.

    Ci sono un po’ di refusi da correggere qui e là : errori di sintassi, qualche verbo coniugato male ma la struttura regge. E’ una buona lettura e una testimonianza importante su un settore di cui la massa non conosce praticamente nulla.

    Se posso farti un appunto io eviterei l’uso della locuzione “è tutto tragicamente normale”, dato che implica che tu viva la tua situazione come una tragedia, mentre a leggere l’articolo non sembra proprio che lo sia.
    Mi sembra una terminologia errata e per certi versi fuorviante, potresti sostituirla con un qualcosa che richiami la banalità della normalità più che la tragedia.

    Per il resto per me può andare.

    in risposta a: Proposta articolo Camgirl #10236
    Tharon
    Moderatore

    L’idea è buona e può essere una possibilità per sollevare il velo di “pruderie” (spesso condito con una robusta dose di ipocrisia) che permea la società italiana.

    Se posso darti un consiglio io estenderei l’articolo (o ne farei una serie, vista la complessità dell’argomento) descrivendo il funzionamento del sistema, il tuo rapporto con i vari tipi di utenza (punto interessante ma che hai appena accennato), e concluderei con un’analisi ragionata del fenomeno e le sue implicazioni sociali e morali.

    Potrebbero uscire dei pezzi veramente interessanti, sia nel testo che nel dibattito che ne seguirebbe.

    in risposta a: CapraCraft – Server di Minecraft #9384
    Tharon
    Moderatore

    Per un server di Terraria ci starei, Minecraft ha il brutto vizio di usare Java, quindi passo.

    in risposta a: proposta #9230
    Tharon
    Moderatore

    Non c’è un rituale di evocazione caprona per far apparire il grande capro caprone ?

    in risposta a: proposta #9216
    Tharon
    Moderatore

    Di argomenti analoghi ne stiamo parlando già qui :

    Prima Pagina

    Meglio tenere la discussione nello stesso thread, onde evitare di disperderla troppo 😉

    in risposta a: Prima Pagina #9207
    Tharon
    Moderatore

    Se vi va posso dare una mano riguardo la moderazione del forum e la sua organizzazione, oramai ho un pò di esperienza in merito.

    Per quanto riguarda l’organizzazione io terrei solo quattro sezioni.

    – Prima pagina
    Contenente con tutte le discussioni riguardanti i vari articoli postati sul blog. L’ideale sarebbe che ad ogni articolo postato venga creato automaticamente un thread con il medesimo titolo, ma non so se questo è fattibile.

    – Politica caprona
    Qui andrebbero tutte le discussioni riguardanti la politica, il movimento 5 stelle, il partito democratico, territorio etc. etc. Eventualmente è possibile prevedere delle sottosezioni per non mischiare troppo.

    – Bar capra
    Tutte le discussioni off topic. Dalla tecnologia ai videogiochi, poesia, riflessioni personali etc. Anche qui eventualmente sarebbe possibile implementare delle sottosezioni se determinati argomenti iniziassero a diventare predominanti.

    – Forum degli editor
    Sezione chiusa per gli articolisti. Da qui è possibile coordinarsi per la scrittura dei vari articoli onde evitare sovrapposizioni o dividersi il lavoro se necessario, e magari organizzarsi per lavori a più a mani.
    Va averla chiusa per evitare “spoiler” di articoli e permettere ai collaboratori di lavorare più tranquillamente, ma se la cosa viene vista male la si può anche tenere aperta. Per esperienza personale però reputo consigliabile averla non accessibile.

    in risposta a: Prima Pagina #9203
    Tharon
    Moderatore

    Vuoi preservare con i vizi ? 😀
    Diqus è inutile per le discussioni, nasce per i commenti e presenta praticamente solo controindicazioni.
    E’ usato comunemente (ed erroneamente) solo per due motivi : l’integrazione nei post e il fatto che è utilizzabile in vari siti con un solo account. Per pigrizia insomma.
    Se si vuole dare vita ad una comunity seria il forum è indispensabile, con disqus c’è solo casino.

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