La ritengo una ottima cosa.
Innanzitutto finalmente l’Italia compie una scelta coraggiosa e apprezzabile in politica estera. E lo fa nel modo migliore, contattando direttamente e preventivamente gli interessati per chiarire la propria posizione.
Poi restituisce ad Abu Mazen una posizione di primo piano. Tornano a rivestire un ruolo fondamentale i palestinesi moderati, disposti a riconoscere Israele, che davvero vogliono l’accordo per la soluzione ‘due popoli, due stati’.
Quindi Israele non ha più alibi. Di fatto non cambierà la sua politica e la sua linea finchè rimarrà al governo la destra di Netanyahu, ma almeno sarà chiaro a tutti, anche a coloro che negavano l’evidenza, chi davvero non vuole l’accordo.
Impossibile aspettarsi una posizione differente da parte degli Usa. Ciononostante Obama continuerà ad essere considerato dalla destra israeliana un ‘nemico’. Quindi mi aspetto possibili reazioni inconsulte da parte di Israele (raid contro l”Iran ad esempio).