E che ci vuole? Parte prima.

La faciloneria signore e signori.
Chi di noi non ha mai avuto un amico, un parente o un conoscente che non se ne sia uscito con luminose teorie facile e rapide, quasi indolori, in grado però di guarire mali incancreniti nella società da decenni, se non secoli?

La faciloneria di dire che le leggi dello Stato posso esser fatte da una “casalinga di Voghera”, o di dire che che con la rete si risolve tutto, o di pretendere di risolvere le iniquità di una nazione col reddito di cittadinanza.

Soluzioni rapide, facili, brutalmente approssimative e soprattutto alienate dalla realtà fattuale, questa è la faciloneria che vediamo oggi, prevalentemente nel famigerato Movimento 5 Stelle, ma non solo lì.

Questo atteggiamento mentale si vede bene un pò ovunque e dovunque è stato applicato ha causato disastri, in questa sede vorrei analizzarlo su un campo che mi ha sempre affascinato, la tecnologia e la strategia militare.

Chi mi segue su questo blog lo sa, sono sempre stato affascinato dall’ingegno umano nel produrre determinati oggetti, benchè letali, nonchè dall’intelligenza nell’usarli, a prescindere dagli scopi e nel tempo, coltivando questo mio interesse, mi sono imbattuto in moltissimi casi di faciloneria palese, sciocca e insensata che rispecchiano, secondo me, un pensare “grillino”, se così possiamo definirlo.

Ma veniamo al dunque.

Fino al 1841, con l’adozione del Dreyse come fucile d’ordinanza prussiano, le opzioni erano molto limitate, o si sparava un colpo per volta, o si usava una pistola revolver, con in genere 6 colpi a disposizione e prima ancora la situazione era ancora peggiore, perchè prima dell’avvento della cartuccia integrata (circa 1840) le armi potevano sparare solo dopo un lunghissimo processo di ricarica, le cadenze di tiro non andavano oltre i 2 colpi al minuto, in caso di tiratori molto esperti.

Tuttavia nei secoli non mancarono i tentativi di risolvere questo inconveniente delle armi dell’epoca e i risultati furono, chi più chi meno, disastrosi.

Ad esempio, ecco qua:

Polish_multiple_guns_(organki_smierci)_from_XVI-XVII_century

Questi due abomini sono armi polacche, del diciassettesimo secolo, in cui si è applicata la soluzione più stupida possibile, 20 canne per il modello sulla sinistra e 64 per quello sulla destra.

Di cosa parlavamo prima? Soluzione stupide, ma semplici e rapide, faciloneria assoluta.

Semplicemente, siccome una canna non poteva essere ricaricata velocemente con la tecnologia dell’epoca, si decise di moltiplicare il numero delle canne, fregandosene del fatto che l’arma risultasse scomodissima, intrasportabile, imprecisa e soggetta a malfunzionamenti di tutti i tipi, per non parlare dei tempi di ricarica ben oltre la mezz’ora.

Queste armi armi non ebbero mai gran successo, ma questo non scoraggiò chi le ripropose nell’800 in varianti portatili (circa) come quest’altro modello:

Enouy_Revolver

Si tratta di una modifica di un comune revolver a 6 colpi del 1845, tramutato in un mostro da 48 colpi e qualche chilo di peso nel 1855.

Anche qui, il solito ragionamento da bambini, un tamburo da 6 colpi non basta? Aggiungiamone altri 7!

Ovviamente anche qui, l’arma è sbilanciata, pesante, ingombrante e complessa da ricaricare, ma queste cose in genere non scalfiscono nemmeno vagamente una mente con l’impostazione del “che ce vò?”.

Si potrebbe pensare che non si possano accomunare le proposte dei movimenti alla M5S con le sciocchezze fatte da qualche ingegnere in un campo molto diverso dalla politica, ma riflettiamo un momento.

Cosa spinge Grillo a dire che “basta essere onesti” per poter sedere in Parlamento in maniera efficace, a dispetto di ogni evidente incompetenza? Perchè mai dovrebbe dire una cosa del genere?

Mia opinione è che dire quelle cose è una soluzione semplice, alla portata di tutti, esattamente lo stesso ragionamento di chi disse “perchè non facciamo un’arma con 64 canne? così spareremo 64 colpi in fila!”.

Ancora dubbiosi? Bene, ragioniamo allora sulle obiezioni che possiamo fare alle 2 teorie infantili di cui sopra.

A Grillo si potrebbe dire che no, non basta essere onesti, servono competenze e preparazione che, in molti casi, nel M5S non si hanno, anche perchè armonizzare le leggi che governano lo Stato è difficilissimo, non è un lavoro che si fa solo con la fedina penale immacolata, per quanto essa sia senz’altro essenziale, ma non sufficiente.

E che possiamo dire all’ingegnere di 200 anni fa?

Gli possiamo dire che non basta aggiungere canne a iosa per fare una buona arma, perchè si guadagna in rapidità di tiro quello che si perde in praticità, mobilità e manutenzione laboriosa, senza contare che la ricarica di 64 canne è impresa che richiederebbe un giorno di ferie per esser completata.

Solo io vedo una forma mentis comune alle due idee?

Giustamente si potrebbe pensare che fra le due mentalità, benchè comuni, passano comunque un paio di secoli, non sarebbe corretto far paragoni se in mezzo c’è così tanto tempo.

Giusta osservazione, ma in realtà non è così, vi presento la Metal Storm:

Arthur-Schatz-Metal-Storm-1

Vi ricorda nulla come forma e numero delle canne (che sono 229+4 lanciagranate)?

Quest’arma è stata prodotta nel 2010 e ha una cadenza di tiro teorica di 1 milione di colpi al minuto.
I colpi sono disposti in serie nelle canne, uno sopra all’altro e vengono sparati tramite scariche elettriche sequenziali.

Il “trend” e la mentalità delle risposte facili e rapide non ha età, ha attraversato i secoli indenne perchè è molto più facile credere che basti la casalinga di Voghera a dirigere le finanze meglio di un ministro, anzichè pensare che, magari, se si evadessero meno tasse se ne pagherebbero conseguentemente meno.

È più facile pensare che basti raffazzonare insieme 20 canne di fucile e dire che si è risolto il problema della ricarica, anzichè mettersi a creare da zero un sistema di ricarica dalla culatta, con percussore, otturatore ed estrattore.

È più facile dire che basta ridurre gli stipendi ai parlamentari per risolvere la situazione dell’economia anzichè pensare a che fare per favorire l’occupazione, la crescita economica, a ridurre le diseguaglianze sociali, potenziare l’industria.

È più facile, indubbiamente, ma con facilità non si risolve nulla, MAI.

Nel prossimo articolo vedremo da dove, questa faciloneria, prende spunto storicamente, sia nelle armi che nella politica.

 

I commenti sono chiusi.