Clandestinità e spaccature

La legge Bossi-Fini, come è noto a chiunque abbia minime capacità di ragionamento, è una legge scriteriata che assolve un certo numero di funzioni.
Per primo, appaga la fame di repressione di taluni elettori di destra, che vedrebbero bene gli immigrati, di qualunque genere, nei ghetti o in formato saponette, “come quando c’era Lui”.
Inoltre ha l’effetto di costringere la magistratura a imbastire innumerevoli processi assolutamente inutili, intasando tribunali e commissariati e rendendo molto più difficile il lavoro di forze dell’ordine e ospedali.
Infine, riempie le carceri di persone innocenti, fatto che colpisce ulteriormente la giustizia e il suo funzionamento.

Ovvio quindi che un governo fetido come un governo Berlusconi voti nefandezze simili.

Finalmente, la Commissione Giustizia del Senato vota un emendamento che potrà porre fine a questa orrenda legge, abrogandola del tutto.
I promotori, Maurizio Buccarella e Andrea Cioffi, appartengono al M5S e riescono a far passare l’emendamento con i voti del PD e di Sel. Chissà se hanno chiesto i loro voti chiamandoli “ladri del pidimenoelle”, nello stile da stadio di Fraccaro.
Prontamente, arriva la rivendicazione sul blog del duce megafono e semplice portavoce, a firma “M5S Senato”.

Già da questo post si nota qualcosa di stonato: invece che sottolineare l’assoluta ingiustizia e materiale follia di questa legge, il titolo dice “Da oggi le espulsioni dei clandestini sono più semplici”.

Il testo in sè appare, nella sua prima parte, equilibrato: ci si riferisce al Sindacato Agenti di Polizia, che conferma il totale fallimento della legge e il distoglimento di preziose risorse verso compiti assolutamente inutili e anzi spesso dannosi.
La seconda parte invece è leggermente strana: “Con questo emendamento le espulsioni dei cittadini irregolari potranno procedere per via civile, senza inghippi, senza inutili spese burocratiche (che gravano sulle tasche dei cittadini italiani), chi troverà persone in mezzo al mare potrà salvarle senza incorrere in nessun tipo di reato. Non lasceremo più morire nessuno in maniera inumana, ci sarà più sicurezza, più legalità e più umanità”.
L’accento viene evidentemente posto sull’espulsione più facile, dando luogo ad una contraddizione con la seconda parte: se è vero che espellere è più facile, sarà anche vero che chi è in difficoltà in mare sarà soccorso, ma solo per essere subito dopo rispedito indietro.
E se uno sta scappando dalla morte, cosa ci sarebbe di umano in tutto questo?

Mistero, ma la natura di questa contraddizione è evidente: il post fa già parte di una politica del “limitare i danni”. Chi scrive e chi pubblica ha già il sentore di una possibile rivolta da parte degli elettori fascisti conservatori che formano una importante componente nell’elettorato del Movimento dei Fasci di Combattimento Cinque Stelle.

Il gaudio dei Senatori ha infatti vita breve, in quanto Grillo e Casaleggio si rendono conto che il problema è veramente enorme. La quantità di “conservatori” nel Movimento è elevata e, dato il livello di esasperazione e indottrinamento a cui sono stati portati, un affronto simile alle loro idee “tradizionali” li può portare a reazioni convulse.
E infatti è ciò che succede: iniziano ad arrivare post contenenti “pacate critiche” al Movimento, spesso promettendo di non votarlo mai più.

Per riparare a tale malefatta, il semplice megafono e il semplice tecnico scrivono un post riparatorio, in cui si estraniano totalmente dall’operato dei due Senatori, e anzi contraddicendoli apertamente.

“Ieri è passato l’emendamento di due portavoce senatori del MoVimento 5 Stelle sull’abolizione del reato di clandestinità. La loro posizione espressa in Commissione Giustizia è del tutto personale. Non è stata discussa in assemblea con gli altri senatori del M5S, non faceva parte del Programma votato da otto milioni e mezzo di elettori, non è mai stata sottoposta ad alcuna verifica formale all’interno”.
Da notare l’incipit “portavoce senatori”, con cui già si predispone il fedele lettore a ritenerli meri strumenti, che si suppone non prendano alcuna iniziativa.
Ovviamente la loro posizione è del tutto personale, figurarsi se ne hanno mai parlato con qualcuno. E non era nemmeno scritta nel programma, ovviamente.
Altra retorica da notare: il “programma votato da otto milioni e mezzo di elettori”, come se fosse condiviso e “fatto dalla gente”. Poco importa che sia confuso, lacunoso, utopistico, senza coperture e, soprattutto, scritto da due ignoranti.

“Non siamo d’accordo sia nel metodo che nel merito. Nel metodo perché un portavoce non può arrogarsi una decisione così importante su un problema molto sentito a livello sociale senza consultarsi con nessuno. Il M5S non è nato per creare dei dottor Stranamore in Parlamento senza controllo.”
Ed ecco l’effetto dell’incipit “portavoce”. Il significato è chiaro: il popolo chiede, il politico esegue. Vietata l’iniziativa.
Poco importa ovviamente se per consultarsi con qualcuno sarebbe necessaria la famosa piattaforma che non è mai arrivata. O che anzi è già arrivata ma nessuno se n’era accorto.

“Se durante le elezioni politiche avessimo proposto l’abolizione del reato di clandestinità, presente in Paesi molto più civili del nostro, come la Francia, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti, il M5S avrebbe ottenuto percentuali da prefisso telefonico. Sostituirsi all’opinione pubblica, alla volontà popolare è la pratica comune dei partiti che vogliono “educare” i cittadini, ma non è la nostra. Il M5S e i cittadini che ne fanno parte e che lo hanno votato sono un’unica entità”.
Ed ecco il vero motivo per cui non viene presentato qualcosa del genere: siccome gli elettori del Movimento sono “conservatori”, nessuno di loro sarebbe stato convinto a votare con un programma simile.
E’ sostanzialmente lo stesso significato della famosa frase “se non ci fossimo noi ci sarebbe Alba Dorata”: questo non fa altro che confermare che l’interpretazione data dal Movimento dei Caproni a questa frase è sempre stata corretta.
Si conclude questo capoverso dicendo che nessuno deve sostituirsi all’opinione pubblica e nessuno deve dettare la linea. Vediamo cosa dicono dopo i due padroni portavoce della gente.

“Nel merito questo emendamento è un invito agli emigranti dell’Africa e del Medio Oriente a imbarcarsi per l’Italia. Il messaggio che riceveranno sarà da loro interpretato nel modo più semplice “La clandestinità non è più un reato”. Lampedusa è al collasso e l’Italia non sta tanto bene. Quanti clandestini siamo in grado di accogliere se un italiano su otto non ha i soldi per mangiare?”
Ma come?
Hanno appena detto che nessuno si deve sostituire all’opinione pubblica, e loro che fanno? Si sostituiscono all’opinione pubblica.
Chi l’ha detto che quello è il messaggio della legge e il suo unico effetto? Con chi si sono consultati prima di emettere questo giudizio?

La risposta è ovvia: nessuno.

E così ecco davanti a noi l’ennesima lampante conferma di come funziona il Movimento 5 Stelle: nessuno può decidere nulla, a parte i padroni.

Inciso, perchè ci vuole un inciso importante: alle parole “molto più civili del nostro” vedete un link. Quel link proviene dall’articolo originale del blog. Essendo quella la provenienza, direte voi, è ovviamente a supporto di ciò che il blog dice.
Beh, se la pensate così, allora dovreste leggerlo. Riguarda le leggi contro la clandestinità negli Stati Uniti: lì non esiste il “reato di clandestinità”, ma ne esistono altri che spesso i clandestini commettono, come la detenzione di documenti falsi.
E questo è già un autogol del blog, che con questo link vorrebbe supportare l’esistenza del reato.
Ma perfino gli effetti della repressione sono duramente contestati nell’articolo linkato:
“Lo scopo dell’ operazione era «pedagogico». La presidenza Bush voleva lanciare un forte ammonimento contro l’ immigrazione clandestina, e alcuni giudici, a quanto pare, si sono adeguati adottando i riti della giustizia sommaria. Non mi sembra che questa catena di montaggio giudiziaria sia una bella pagina di storia civile americana e mi chiedo, d’ altro canto, se avrà gli effetti dissuasivi auspicati. Come ho avuto occasione di ricordare in altre risposte, gli immigrati clandestini negli Stati Uniti sono sette o otto milioni e la costruzione sulla frontiera messicana di una barriera super-tecnologica, dotata dei più moderni sensori, sembra avere dato complessivamente risultati modesti“.

Insomma, questo è un articolo che conferma l’idiozia della repressione e la sua inutilità, altro che rafforzare le tesi dei padroni del Movimento!
Ogni commento è ovviamente superfluo.

Fine inciso.

Possiamo leggere un simpatico articolo di Giornalettismo, in cui vengono riportati divertenti screenshot tratti dal blog della luce.
Uno screenshot molto divertente è quello del post facebook di Grillo, che diffonde il post di “M5S Senato” che abbiamo letto prima. Un post con cui lui non era assolutamente d’accordo, ovviamente, per questo lo diffondeva.

Ascoltiamo ora direttamente le parole dei Senatori.

Khalid Chaouki, Deputato PD e presidente della Commissione cultura per l’Assemblea Parlamentare Unione per il Mediterraneo, commenta: “I deputati Cinque Stelle sono visibilmente in imbarazzo questa mattina in Transatlantico dopo la fatta del duo Grillo-Casaleggio. In privato diversi di loro mi hanno confessato la loro contrarietà al diktat via post contro l’abolizione del reato di clandestinità. Sarà forse la volta buona che riescano a conquistarsi un minimo di autonomia e dignità”.
En passant farei notare che il PD ha deputati di origine straniera, mentre il Movimento ha solo cialtroni e altra robaccia assortita.

E, in tutto questo, abbiamo solo sfiorato il pericolo più grande per Grillo & Co.: la certezza.

Sì, perchè è la certezza, intesa come presa di posizione, certezza e nitidezza nei programmi, chiarezza di visione politica, che fa paura al partito-carrozzone.
Fino ad ora è riuscito a sopravvivere grazie alla strategia del “movimento macchia di Rorschach“: tutti si potevano riconoscere in questo agglomerato amorfo e sfocato, i cui contenuti sono tutto e niente. Elettori deliranti e disinformati si sono buttati in questa macchia oscura, autoconvincendosi di fare la cosa giusta, sulla base delle loro suggestioni.

Ognuno di loro guardava nel Movimento e ci vedeva ciò che voleva, tralasciando ciò che non gli piaceva o che non capiva.

E’ naturale quindi che alla prima presa di posizione si sia già verificato un terremoto: una presa di posizione netta, in qualunque senso, su una materia così importante come l’immigrazione, necessariamente avvicinerà qualcuno e allontanerà qualcun altro.
Inutile è il tentativo di Grillo e Casaleggio di contraddire e censurare i due Senatori, perchè nessuna posizione definita può mantenere tutti gli elettori, nessuna frase dotata di contenuto può comprendere i due opposti.
Solo lo Stato può comprenderli, ma il Movimento sta fallendo nel sostituirsi ad esso.

Un partito deve per forza scegliere: o bianco, o nero. E, a giudicare dai contenuti, direi che i due padroni hanno scelto decisamente il nero.

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