Bye bye finanziamenti

I giornali stanno fallendo! Facciamo festa!
Finalmente questi sfornatori di bufale e falsità moriranno di fame! Quattromila posti di lavoro in meno per i parassiti! Questa è vera democrazia!
Libero mercato! I giornali devono potersi finanziare da soli con le proprie vendite!

E’ giusto, ed è un paradigma del liberismo: niente aiuti di Stato e massima concorrenza. I giornali che offriranno un buon servizio verranno comprati, gli altri falliranno.
Non c’è altra soluzione: se utilizziamo i finanziamenti pubblici all’editoria nutriremo schiere di parassiti disinformatori, schiavi della politica, alla cui mammella ingrassano!

E allora avanti con la democrazia e la moralizzazione del paese! E a chi non ci sta, olio di ricino!

Viva Beppe! Viva il Du…

Ehm… scusate, mi son fatto prendere dalla foga.
Però dovete capirmi: questo meraviglioso post, pinnacolo del pensiero democratico di Peppe Crillo, mi ha seriamente entusiasmato.

Mi ha entusiasmato perchè mi sono fatto prendere dall’immaginazione e ho sognato un mondo diverso, più libero, il nostro futuro in cui Peppe ci condurrà per mano!

Un futuro libero, senza più aiuti di Stato e finanziamenti, solo il volere del popolo a regolare la società e a decidere chi merita e chi deve fallire.
Il primo passo sono i giornali, ma la stessa fine la devono fare i partiti: la politica spreca miliardi di fondi pubblici, ingrassa sulle nostre spalle, ruba il lavoro dei nostri figli!
E allora leviamogli il trogolo da sotto il grugno, basta finanziamenti pubblici alla politica!

Che i partiti si finanzino da soli, tramite le donazioni dei privati cittadini, come in America!
Lì sì che i presidenti sono veramente indipendenti, le multinazionali che finanziano le loro campagne elettorali lo fanno per il bene del paese, per l’amore della democrazia e non chiedono mai nulla in cambio.
E comunque noi siamo contro le multinazionali, infatti le vieteremo per decreto.

Ma perchè fermarsi qui?
Io, che ho una fervida fantasia da sognatore, sono andato oltre, ho esteso questa logica a tutto il resto del mondo e ho immaginato le scuole, le università, gli ospedali: quanti sprechi si annidano in questi ambienti!
E allora sono sicuro che seguendo la sua stessa logica, Peppe provvederà a levare loro i fondi pubblici!
Concorrenza! Basta scuole pubbliche, uffici pubblici, ospedali pubblici.
C’è troppo malaffare, troppa inefficienza, è il popolo che deve decidere!

Viva la rivoluzione! Dittatura del popolo!

Oh, mi è successo di nuovo.
Comunque, come dicevo, dobbiamo essere liberi di poter scegliere la scuola migliore e lasciar fallire le peggiori, di scegliere la clinica migliore e lasciar fallire le peggiori, di scegliere gli uffici migliori e lasciar fallire i peggiori.
Mi sembra giusto, se è così per i giornali, che sia così per tutti. Solo chi offre un servizio che piace ai cittadini potrà andare avanti, gli altri falliscano, vorrà dire che erano dei parassiti.

Ah, immaginate un mondo così?
Un mondo secondo la logica di Peppe Crillo, chi non ci vivrebbe?

I parassiti, ovviamente.

P.S.: è un post ironico ed esagerato, ovviamente. Vince un lecca-lecca il primo che posta una roba tipo “il MoVimento vuole la scuola pubblica”. Lo so già, grazie dell’informazione. Lo scopo era solo far vedere la contraddizione tra la logica folle verso partiti e giornali e la logica invece più ragionevole verso i servizi (per quanto piuttosto staccata dalla realtà, come abbiamo visto).
Se vi chiedete il perchè di questa contraddizione, è il solito populismo: non importa cosa dici, basta che la spari grossa e porti voti al tuo mulino.

P.P.S.: alle obiezioni del tipo “eh però i giornali fanno proprio schifo, allora dovremmo tenerceli così?”, la risposta è, ovviamente, come al solito, “si fa prima a riformare che a distruggere e rifare”. Che fa rima, quindi è vero per forza.

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