A little knowledge is a dangerous thing

L’articolo che segue è di Andala. Buona lettura.

 

La morte di Jo Cox e’ una notizia terribile. Da molti punti di vista.
Gia’ sabato scorso avevo commentato, al mio ritorno dopo una mattina di volantinaggio contro Brexit, quanto il clima sembrasse cambiato. C’era una rabbia attorno mai vista prima. Persone pacate, anziani, donne con carrozzine, gentlemen in cravatta e cappello, mugugnare insulti e bile. Sembrava che anche la possibile chiusura della biblioteca locale, la carenza di medici e infermiere nel nostro ospedale, i tagli a tutti i servizi pubblici fossero colpa dell’ UE.

Facevo domande a coloro che si dichiaravano pro-Brexit e le risposte mi lasciavano interdetta. A: “Qui non ci sono controlli sulle carni“. Io: “Ma il Governo ha licenziato centinaia di ispettori!“. B: “L’Europa decide ma non li ha eletti nessuno“. Io: “Ma lei vota alle elezioni europee?“. B:”NO, mai“. C: “Voglio tornare ai vecchi tempi, quando noi decidevamo le nostre leggi“. In molti: “Ci sono troppi stranieri!“, Io:”Anche io sono straniera ma ho contribuito parecchio a questa comunità “, “Si ma tu sei diversa…“.

Mah…E poi via, continuavano a parlare da soli, camminando per il mercato e imprecando, gli occhi infuocati, la gola secca. Not very english. Brexit ha dato voce a tutti e i Farage sono moltiplicati. Qui si dice “A little knowledge is a dangerous thing“, quanta verità in quella frase. Nessuno sembra in realtà riflettere su quali siano le ragioni per la carenza di medici, infermiere, controlli sulla carne, mancanza di servizi. Basta Farage o il titolone sul Daily Mail e anche la cacca di cane per le strade è un problema derivante dalla nostra presenza nell’Unione Europea.

 
C’e’ qualcosa di meraviglioso in Gran Bretagna, ed e’ la possibilità di discutere i problemi faccia a faccia con il proprio Parlamentare, eletto per rappresentare i sui costituenti. A Londra avevo l’onore, ogni due settimane, di lasciare il mio ufficio a Glenda Jackson, Membro del Parlamento per Hampsted and Highgate. Venivano a parlarle tutti: pensionati a discutere del tetto rotto, giovani madri a chiedere posti asilo, inquilini a lamentarsi di condominii mal gestiti o mancanza di accesso per disabili. Faccia a faccia, con rispetto reciproco, un esempio di democrazia parlamentare che ho sempre ammirato. E questo succede ogni giorno. Non in sedi di partito o uffici appositi ma in biblioteche, Centri per Anziani o per giovani, sale comunali, Sale da ballo del villaggio, piccole stanze dietro la chiesa. Jo Cox incontrava la gente, la sua gente, quelli che l’avevano votata e anche quelli che non l’avevano votata, in una stanza della Biblioteca comunale. Oggi, fuori da quella biblioteca, con la morte violenta di una giovane donna che ha dato la vita contro la violenza, è anche morta, forse, una delle cose più belle e democratiche di questo paese: la possibilità di dialogo, faccia a faccia, senza scorte, senza armi, senza barriere, con chi abbiamo eletto e ci rappresenta. E non è colpa dell’Europa.

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