Zibaldone di cose vecchie

Tutto cambia, tutto varia ma tutto rimane sempre ugualmente identico a sé stesso in questa piccola italietta.

Già.

Non ho ancora smaltito del tutto il “no” al referendum, e sarà anche perché vedo che nel “salvato” CNEL (che a quanto pare è organo importantissimo e vitale per la democrazia del paese) i vari Barambani e Cobram si dilettano a farsi la guerra manco fossero quattordicenni… il tutto nel silenzio diffuso della “gente”, che prima si preoccupava dell’uomo solo al comando ma che non ha problemi a pagare di tasca propria un ente inutile in cui i vari membri si divertono a licenziarsi l’un l’altro (tanto sono di rango costituzionale, manco la magistratura può interferire nel loro piccolo Risiko) per vedere chi è il re della collina.

Ma questo è solo uno, e neanche il peggiore dei segni che vedo in giro in questi giorni; c’è pure la storia del famigerato “caso CONSIP” che stava su tutti i giornali fino a qualche giorno fa. Caso interessantissimo: in pratica tutto si basa sulle dichiarazioni d’un tizio che rifiuta di farsi contro interrogare dalla difesa e che secondo alcune voci di corridoio avrebbe invischiato Renzi (padre, manco il figlio) solo perché incalzato dal magistrato. La cosa bella è che tutta ‘sta roba stava sui giornali prima ancora d’essere comunicata a Tiziano Renzi (per garanzia di solito gli indagati vengono avvisati tempestivamente) e, cosa ancora migliore, tutto questo è finito quando all’audace PM Henry John Woodcock (noto per le sue indagini, un po’meno per i suoi successi visto che le cause che l’hanno reso famoso si sono tutte concluse con non luoghi a procedere e proscioglimenti dopo mesi d’indagini “a mezzo stampa”) hanno tolto il giocattolo (vale a dire la collaborazione col NOE).

Oh, e a proposito d’indagini giudiziarie… sapete che si sono chiuse quelle su Banca Etruria ? C’è una dozzina di persone che sono indagate per il crack della banca aretina, ma fra esse spicca l’assenza del (già colpevole e condannato a sentire qualcuno) padre di Maria Elena Boschi. E’singolare… uno s’aspetterebbe qualche articolo in merito, magari pure qualche lettera di scuse, e invece niente di niente, sono tutti felicemente “passati oltre” in un paese in cui scagliare il sasso è facile ma chiedere scusa è fuori moda.

Passiamo oltre: pare che il Parlamento abbia fatto il più classico degli “scambi d’ostaggi”: una parte ha salvato Lotti (che risulta indagato per il non-caso CONSIP, vedi sopra) e un’altra ha salvato Minzolini. Il caso avrebbe anche dei risvolti seri tipo il fatto che non è pensabile che sia la magistratura a decidere, per mezzo di condanne, se uno può o meno restare a fare il parlamentare… è contrario alla costituzione e non butta bene, specie se si pensa che c’è gente come Emiliano che fa il politico ma è pure magistrato e potrebbe un giorno mettersi lì a giudicare gli “avversari”.
Ma torniamo a noi: al di là del fatto in sé in questi giorni s’è sentito un “Mattarella fai qualcosa”… beh, dai “difensori della Costituzione” non mi sarei mai aspettato quest’uscita, quella del voto all’interno delle Camere è legge e regolamento del Parlamento stesso, che dovrebbe fare Mattarella ?
Magari a ‘sti appellanti LEGGERE la costituzione li aiuterebbe un po’visto che è evidente che di come funzionano le istituzioni democratiche ‘sti qua non ne sanno niente… o forse, più semplicemente, ne sanno ma fanno finta di non saperne, in modo da poter lanciare gratuitamente strali ed attaccare qualsiasi figura istituzionale che non riescono a piegare ai loro desiderata.

Andiamo avanti: pare che l’ondata xenofoba antieuropeista stia iniziando a scemare, da un lato Wilders non ha fatto “il colpaccio” che tutti temevano e dall’altro la Le Pen ha preso a sgonfiarsi (anche a seguito d’una serie di casini dovuti a rimborsi & simili). A restarci male sono stati per lo più i tifosi del dissolvimento dell’Unione Europea (vale a dire gli amici di Putin) che speravano di dare la spallata definitiva al muro portante di casa loro. Grande tristezza anche fra i brexiter inglesi (Farage in primis) che speravano che l’UE venisse giù prima che si cominciasse a notare che gran fesseria sia stata votare per uscirne. E niente, ce ne faremo una ragione.

Restiamo all’estero ed andiamo negli USA. In USA c’è Trump, che dimostra che se l’Olanda era brava ad esportare format televisivi e la Svezia ad esportare musica pop nessuno ci batte quando si tratta d’esportare idee politiche fallimentari. Trump è un Berlusconi V2 con l’aggravante che almeno il nostro faceva ridere mentre il loro è più sull’aggressivo andante. In questi giorni l’uomo col parrucchino (anche questo un export italiano che affonda le sue origini in Cesare Ragazzi) se la sta vedendo brutta perché ha accusato Ren Obama d’avergli messo sotto controllo il telefono.
L’FBI ha risposto ufficialmente che non era vero.
Lui ha rilanciato: “l’ha fatto davvero, l’ha fatto fare ai servizi segreti inglesi”… i quali hanno risposto “non è vero niente”.
Il bello è che stando a certa gente in Italia ed all’estero (fate ciao a Theresa May) questo è un tizio affidabile e serio… e con lui si potrà costruire un post-Unione Europea florido, ricco e sicuro per tutti.

Più vicini alla patria invece, in Germania, l’SPD nomina il suo nuovo “segretario” (sort of): Martin Schulz. Il tizio quindi, dopo essere stato un “pezzo grosso” in UE per anni ed anni ora sarà segretario del partito e (pausa scenica) candidato cancelliere. C’è il rischio che diventi cancelliere e mantenga pure la segreteria del partito.
Nello sgomento di D’Alema, della sinistra e degli italiani tutti (che sicuramente riterranno la cosa “deriva dell’uomo solo al comando”) mi limito a far notare che la cosa è la norma un po’ovunque (e lo è sempre stata, anche in Italia).

Ma torniamo in Italia. A quanto pare quinta colonna (e probabilmente altri talk show di stampo Mediaset) ha deciso che “gli italiani” era meglio prenderli da qualche agenzia interinale (tipo la Rocco Casalino international) e così quando fanno i collegamenti esterni anziché metterci gente vera (che probabilmente la sera ha di meglio da fare che star lì a sentire Belpietro & co) ci mettono quadri intermedi del Movimento 5 Stelle che, spacciandosi per “italiani medi” (e qui vedo una grossa sottovalutazione degli italiani – e la cosa non è comunque un complimento per questi ultimi), cominciano ad urlare e schiamazzare (cioé sì, in pratica fanno quello che fanno normalmente) accusando il governo, lo stato e soprattutto Renzi (che, per chi non se ne fosse accorto, non è più neanche segretario del PD) del fatto che le cose non vanno bene.

Cambiamo argomento e passiamo quindi al M5S in sé (che poi è la ragione per cui qualcuno potrebbe leggere): innanzitutto abbiamo scoperto che Grillo non è Grillo, nel senso che “il blog di Grillo” non è di Beppe Grillo e Beppe Grillo dice che sta a chi l’ha querelato dimostrare che quello è il suo blog e che i contenuti sono i suoi.
Ora, innanzitutto l’articolo indicato è di Beppe Grillo e su questo non ci piove (fra i metadati dell’articolo, che sono visibili ad un occhio attento, spunta che l’autore è Beppe Grillo), ma lasciando perdere questa storia è comico vedere che il tizio che da anni attacca tutto e tutti e dice “io ho il coraggio delle mie azioni, mi denuncino” poi invece dice di non avere nulla a che fare con quel che scrive.
Scopriamo addirittura (lo sapevamo già, ma noi siamo attenti a ‘ste cose, mica come la massa degli italiani) che “il blog di Grillo” è di tale Emanuele Bottaro (in arte “Grillo” ?) che lo tiene per motivi non meglio definiti, che dice di non essere un prestanome / parafulmine / testa di legno e che riceve assistenza legale nel caso di queerele e denunce da… indovinate un po’… Beppe Grillo, il genovese filantropo.
Tutto questo perché, ovviamente, il PD ha deciso di denunciare Grillo per le accuse (dimostratesi false in tribunale, quindi c’è poco da girarci attorno) su Tempa rossa e l’ex ministra Guidi. La cosa carina è che la denuncia è civile e quindi più che ad una condanna (a qualche mese da non scontare mai) qui di mezzo c’andrebbero i soldi, e lì la cosa pesa parecchio.
Se la cosa v’interessa vi farà piacere sapere che, in barba alle bugie che circolano in rete (scritte da Beppe Grillo sul “blog di Beppe Grillo”, cioé d’Emanuele Bottaro), la causa è stata spostata da Genova a Roma e sarà celebrata lì fra tre mesi.

Restiamo a Genova anche per l’altro casino che ha investito il M5S, vale a dire l’affare Cassimatis. La Cassimatis è una tizia che è nel M5S dal 2012 ed è già stata candidata sia all’europarlamento che alle regionali (sempre in quota cinque stelle). La Cassimatis ha “vinto” il loro sondaggio interno per diventare candidato sindaco di Genova ma, purtroppo per lei, non piace al nuovo “ras” ligure del Movimento 5 Stelle, la Salvatore… che preferiva il secondo arrivato-
Per un qualche motivo che non riesco a spiegarmi a Grillo piace la Salvatore (intendo come politica, Grillo ha dei gusti terribili in politica -vedasi Raggi) e, contro ogni ragionamento logico, lui ha deciso d’annullare il voto e far votare di nuovo, questa volta escludendo la Cassimatis. In pratica il remake del voto è stato fra il secondo candidato e la più schietta opzione “non presentiamoci per niente”, il tutto con accluso “non lasciate che non si presenti nessuno, per il bene della mia città” firmato da Beppe Grillo Emanuele Bottaro.
Sarete lieti di sapere che il secondo classificato ha quindi vinto in una gara in cui partecipava solo lui.
La cosa politicamente rilevante è però lo stop alla Cassimatis, il tutto indicato con un laconico commento sulla falsariga del “mi dicono che trami contro di noi”, “potrebbe essere un infiltrata”, “mi hanno portato delle prove”, insomma un bel po’di fuffa ma senza prove circostanziali o altro… e la chiusura “fidatevi di me” poi rinforzata da un fassiniano “e chi non è d’accordo si faccia un partito uso”.
La frase è notoriamente peggio di “anal natrak, utvas vetot, dokien vienve” perché è subito partito l’esodo dal M5S verso un eventuale, possibile ed a questo punto probabile partito alternativo che abbia come bandiera Pizzarotti, politico di spicco noto principalmente perché “è un po’meglio della media dei grillini”

Vabbé, non dilaghiamo… in pratica la cosa è stata “grossa” perché ha dimostrato che Grillo, tirando fuori la storia del “sono il garante” a sproposito e col solito atteggiamento da padre-padrone ha deciso vita e morte nel suo partito come manco Berlusconi (che, se non altro, quando indicava qualcuno lo indicava e basta, senza prima fare la pantomima del voto per poi, nel caso, sconfessarlo). Pensate che addirittura Paolo Flores d’Arcais (uno che nel M5S ci vedeva la sinistra rediviva) ha scoperto (con giusto qualche anno di ritardo) che il Movimento 5 Stelle è una cosa invotabile.

Non dico altro… per intanto però Grillo non solo rilancia ma passa all’attacco e lancia le selezioni (già ribattezzate “casting” da noi detrattori) per i prossimi tizi da ficcare qua e là al prossimo giro. Ufficialmente è perché “dopo Roma non possiamo più permetterci di mettere dentro gente non adatta”, ufficiosamente perché più sono asserviti (al capo) meglio è. Cosa interessante è che fra questi tizi ci sono economisti (ok), amministratori pubblici (ok) e magistrati (cosa ?!?)… a questo punto mi chiedo se tireranno dentro prima Imposimato, Di Matteo o Woodcock.

La cosa dell’asservimento comunque oramai tende al patologico ed il fatto che la legislatura stia terminando non fa che peggiorare le cose, abbiamo Di Battista che è passato dal “io voglio che i cittadini devono votare” a “questa situazione (di Genova, ndr) va capita” più altre cinquanta sfumature di “Grillo ha sempre ragione” da parte di quelli che da qui a fra qualche mese potrebbero ritrovarsi a tornare disoccupati, e quindi si sperticano in difese, elogi, panegirici e leccaculismi di qualsiasi ordine e grado.

Passiamo al prossimo futuro, cioé al Venezuela: da quelle parti (ricordiamo che in Venezuela basta fare un buco in terra e sgorga il petrolio) oramai è guerra per il pane… il caro leader populista Maduro, che ha sostituito Chavez, è al limite del ridicolo: manca il pane (perché nessuno vuole più esportare nulla in quel paese) e lui se la prende coi fornai (molti dei quali sono stati arrestati per crimini vari, fra cui anche l’aver sprecato la preziosa farina per farne cose diverse dalle baguette da 180gr che sono, per legge, l’unico alimento di panificazione ammesso oggi in Venezuela). Ovviamente tali baguette sono vendute a prezzi “calmierati” (stabiliti dallo Stato) ed ovviamente occorre dimostrare d’averne diritto.
In pratica sono tornati alle famigerate tessere annonarie o “tessere per il pane” dei tempi della depressione. Ma è il male minore visto che l’inflazione (aka l’aumento dei prezzi dei prodotti, mentre gli stipendi restano fissi) è salita dal 60% (vale a dire che un prodotto da 100 è passato a costare 160) all’800% (il che vuol dire che un prodotto da 100 è passato a costare 900).
…un paese che prova come nun funzionano le fesserie di descrescisti e sovranisti, specie quelli che sparano “un paese che stampa da solo i suoi soldi non può fallire”.

…e poi Bianca Berlinguer che sta dietro ai grillini in chiave “anti PD” (perché questo PD non l’ha favorita in RAI ?), il ritorno strisciante del fascismo sostanziale (anche se non formale, e tanto  basta per far star zitti quelli che dovrebbero parlare, ANPI in primis), Speranza ed il micropartito che non si fila nessuno e tanto tanto altro.

Avevo perso la password per scrivere, l’ho riottenuta solo oggi. Scusate lo zibaldone, c’era e c’è un sacco di roba che mi frulla in mente, prossimamente tornerò a scrivere in modo più ordinato.

 

PS: Giusto per ridere…

…che futuro ha una nazione in cui si da peso a chi pensa che “le innovazioni tecnologiche” siano una mina da disinnescare ?
Roba da luddisti… anziché provare a convivere coi tempi che cambiano dovremmo tornare al calesse, alle candele ed ai salassi con le sanguisughe ? Il mondo va avanti con o senza di noi, e se noi non andiamo avanti il resto del mondo non verrà a darci soldi, a sostentarci o ad investire su di noi, ci lascerà marcire, per poi magari comprarsi i pezzi migliori dopo, quando saremo falliti e la tecnologia ed il progresso avranno vinto comunque…

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