Un treno di rimborsi per il grillino

Biolè afferma di viaggiare “su rotaia” ma a quanto pare percepisce un indennizzo chilometrico previsto per chi raggiunge il parlamentino piemontese con la propria auto. E’ tutto in regola?

da Lo Spiffero ( Martedì 09 Ottobre 2012)

All’inizio dell’anno aveva pizzicato l’ex ministro Roberto Calderoli raggiungere Cuneo per un viaggio privato con l’aereo di stato. Oggi è lui a finire nel mirino per l’uso disinvolto dei rimborsi chilometrici legati alla sua attività istituzionale. Fabrizio Biolè, consigliere regionale del Movimento 5 stelle, ha sempre dichiarato di viaggiare in treno, peraltro di fronte a testimoni, ma la Regione Piemonte gli riconosce un indennizzo giornaliero di 98,48 euro per il tragitto da Cuneo, dove ha la residenza, a Torino, sede dell’assemblea piemontese. 

Attenzione: non si tratta dei rimborsi legati alle missioni, le cosiddette autocertificazioni, che due settimane orsono accesero i riflettori sui furbetti della sagra di paese, consiglieri che diventavano trottole impazzite, capaci di percorrere con la propria auto la Regione in un lungo e in largo tra convegni, rievocazioni storiche, incontri, sagre. In questo caso parliamo dei “rimborsi chilometrici riconosciuti a fronte di sedute istituzionali” come si legge nei documenti di Palazzo Lascaris di cui Lo Spiffero è entrato in possesso.

Il primo a sollevare la questione, nella discussione in Aula del 2 ottobre scorso, è stato uno che di rimborsi se ne intende, ovvero il pidiellino di Novara Roberto Boniperti, recordman assoluto di tale disciplina: «Ieri uno dei colleghi del Movimento, il consigliere Biolè, al tavolo di concertazione ci ha dichiarato che lui usa sempre il treno per venire a svolgere la sua attività di consigliere e per recarsi a Torino. Forse a volte è meglio essere sinceri e mettere fuori i chilometri che si fanno in automobile che venire in treno e magari poi ricevere un rimborso diversamente». Un’accusa insopportabile per chi milita nella casamatta grillina, che mai verrebbe tollerata dagli attivisti e che attraverso la rete esporrebbe il malcapitato alla pubblica gogna, fatta di post sui social network e articoli al veleno sui blog “di area”, esortazioni a chiarire subito e inni alla rete che non perdona. E poi proprio lui, che, assieme al compagno di scuderia Davide Bono offriva provocatoriamente ai colleghi una carta mille miglia per andare a casa (foto).

Per questo già in quell’occasione Biolè aveva abbozzato una replica chiedendo con veemenza la parola e precisando che lui si recava alle sedute del Consiglio e delle commissioni «di solito in treno, non ho detto che usavo solamente il treno». Eppure secondo i dati in nostro possesso il rimborso è stato elargito regolarmente.  Ma come è possibile, se viaggia in treno come da lui stesso affermato?

Noi caproni siamo certi di ricevere numerose e circostanziate smentite…

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