Raccontare Balle di Default

Il Fatto Quotidiano ieri titolava

Usa, rischio “default controllato” per il governo: pronto il piano di tagli ai servizi

Ragazzi, mica cotiche: il paese più potente del mondo è sull’orlo del collasso, starebbe addirittura per andare in default.

Ma è vero? Assolutamente no.

Il problema è lo stesso del 2011, ovvero il tetto del debito stabilito per legge: i Fondamentalisti Repubblicani dei Tea Party son disposti a mandare a puttane il paese piuttosto che accettare un debito più alto ma comunque stiamo parlando di uno stallo politico di un paese che è in grado di pagare i suoi debiti, ovvero un paese che a parte il possibile stallo politico non è neanche lontanamente sull’orlo del default.

I Repubblicani nel gioco delle parti continueranno a chiedere di tagliare le spese – in particolare a questo giro quelle sanitarie – e faranno la classica partita a chicken.

Vediamo di capire come funziona il bilancio americano (attenzione: la mia base culturale è The West Wing, quindi non prendete quello che sto dicendo per oro colato).

Il bilancio degli Stati Uniti è una complessa legge approvata dal parlamento e firmata dalla presidenza che indica quanti soldi il governo federale possa spendere per quali scopi; il governo federale può spendere solo i soldi indicati in questa legge; la legge è in vigore dal primo Ottobre al 30 Settembre e se il 30 settembre non c’è una nuova legge approvata, ovvero se il parlamento non si è messo d’accordo o se il presidente si è rifiutato di firmare la legge proposta dal parlamento, semplicemente il governo si ferma, o come dicono gli americani va in shutdown, ovvero vengono tagliati tutti i programmi non essenziali come i musei e i parchi nazionali ma rimane in attività l’esercito e l’FBI per dirne due.

Naturalmente nel sistema politico americano nel quale è molto comune che la presidenza e il parlamento non siano dello stesso colore si rischierebbe di “arrestare” il governo federale ogni 30 settembre e per questo c’è una scappatoia. Al posto di un nuovo bilancio il parlamento e la presidenza possono accordarsi su una “continuing resolution” ovvero possono decidere di “tirare avanti” con il precedente budget mantenendo quindi i finanziamenti previsti per l’anno precedente.

Siamo proprio a questo punto, ovvero il punto che avviene ogni anno e solo nel 1995 si è concretizzato in un blocco del governo federale per 28 giorni.

Anche il fatto quotidiano nell’articolo descrive questa eventualità

A quel punto, nel caso Boehner e i repubblicani dovessero scegliere la linea dura, lo scenario probabile è proprio quello del default. A questa eventualità si sta preparando Sylvia Mathews Burwell, budget director della Casa Bianca, che ha messo a punto con i responsabili delle varie agenzie un piano per una riduzione “ordinata” delle attività del governo federale, “che protegga vite umane e proprietà”, come ha scritto la Burwell. In altre parole, oltre ai servizi essenziali, tutto il resto sarà sospeso: i soldati continueranno ad andare in missione ma non gli saranno pagati gli stipendi; monumenti e parchi nazionali verranno chiusi nel giro di 48 ore; migliaia di dipendenti pubblici saranno messi in congedo non pagato. La situazione sarà insomma simile a quella verificatasi nel novembre 1995, quando 800 mila lavoratori del settore pubblico furono mandati a casa.

Il problema è che si ostina a chiamarlo “default pilotato”, che è un termine molto di moda da questa parte dell’oceano (soprattutto per i cultisti della decrescita felice), mentre il termine corretto è shutdown che appunto è uno stallo politico e non il fallimento di uno stato.

Il problema è che Il Fatto Quotidiano fa un cocktail tra lo shutdown che avverrà se non passa un nuovo budget e la possibilità effettiva di una incapacità degli Stati Uniti di pagare i loro debiti (tecnicamente default appunto) se ancora una volta il parlamento non approverà l’innalzamento del debito.

La situazione è: il governo può pagare i suoi debiti ma i repubblicani vogliono evitare che paghi i suoi debiti per avere una leva per far annullare l’Obamacare.

Se volete farvi la vostra idea questo può essere un inizio (attenzione: è dalla parte dei democratici, se avete un link a qualcosa proveniente dalla Bulshit Mountain aggiungetelo nei commenti)

Naturalmente dal Fatto e nei commenti del Fatto la mettono parecchio giù dura, allo stesso modo in cui la metteva giù dura l’uccello del malaugurio un paio di anni fa.

(ringrazio MontagWerner per aver linkato l’articolo del fatto)

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