Qualche riflessione su quello che c’è dietro alle unioni civili

(Il seguente articolo è di Marino_bib)

Vorrei provare ad analizzare cosa c’è dietro tutto il dibattito (più o meno infimo) sulle unioni civili e la stepchild adoption e in particolare i meccanismi ideologici usati dagli oppositori.

Proprio, ma proprio, all’inizio, e ci vorrebbe una biblioteca, ci sarebbe da capire come mai le religioni monoteiste abramiche abbiano un rapporto così negativo col sesso e col piacere, che vengono sempre visti come causa di impurità e potenziali fattori di disgregazione della società.

In particolare è interessante come il “peccato di Onan” di disperdere il seme sia passato dalla violazione di un obbligo religioso e sociale (sposare la vedova del fratello morto e averne dei figli, quello che Onan non fa, praticando il coitus interrupts ) alla condanna di ogni attività sessuale non procreativa, fino ad affermazioni che oggi attribuiremmo a qualche mullah talebano.

Si tratta di un pronunciamento,solo in apparenza minore, con cui il papa Alessandro VI nel 1666

condanna la seguente proposizione, minacciando di scomunicare quanti da allora in poi la sosterranno in pubblico, nell’insegnamento ai futuri confessori o nelle opere di teologia: «È solamente peccato veniale il bacio avuto per dilettazione carnale e sensibile che nasce dal medesimo bacio, senza pericolo d’altro consenso e polluzione».

Questo pronunciamento, che classifica come peccato mortale il piacere che si ricava dal semplice bacio, insieme ad altri analoghi, segna la svolta che autorizza i teologi più severi a criminalizzare tutti i piaceri «leggeri» senza conseguenze apparenti. Da allora, il cattolico sarà tenuto non solo a evitare gli atti sessuali proibiti e i piaceri «interni», ma anche a prevenirli fuggendo le «occasioni» che potrebbero procurarli, attraverso la disciplina degli sguardi, dei tatti, delle parole, dei pensieri, delle frequentazioni, ecc. E dovrà render conto di tutto ciò nella confessione.(da: Sacralità della vita e legge naturale. Un’analisi sociologica del discorso cattolico, di Pino Lucà Trombetta, in Intersezioni, 2010, dove si analizza la funzione di questa normativa così impraticabile non come effettiva direttiva morale ma come strumento di controllo sulla vita dei fedeli)

Poi, sarebbe anche da capire come mai questo rifiuto diventi assoluto e quasi isterico nei confronti dell’omosessualità, fino a Scilipoti che cita il Levitico che prevede per i gay la lapidazione. Comunque, questo è un dato di fatto. Attualmente la posizione sostenuta dalla chiesa cattolica sembra essere questa:

“il rifuto della differenza sessuale acquista una rilevanza teologica in riferimento al rapporto tra il Creatore e la creatura. Il filosofo Gaston Fessard ne offre una interpretazione illuminante, commentando il primo capitolo della Lettera ai Romani di San Paolo, dove l’apostolo collega empietà, idolatria e comportamento omosessuale. Rifiutandosi di riconoscere il Creatore i pagani pretendono di esercitare una libertà arbitraria e una mera forza bruta, pervertendo l’originale posizione ricettiva della creatura verso Dio…al cuore di questo atteggiamento idolatra, l’omosessualità, non solo come stile di vita ma soprattutto come atteggiamento spirituale si rivela come un peccato paradigmatico che nega l’ordine della natura e l’esistenza di un universo ordinato da leggi, e cerca di agire come il principio di una cultura senza riferimenti trascendenti” (Livio Melina, Director of the “John Paul II” Pontifical Institute for Studies on Marriage and the Family, the Vatican, trad. mia: http://tinyurl.com/jbcstjv)

insomma il male assoluto. E’ vero che l’interpretazione di quel passo è complicata (il termine greco e la sua traduzione latina potrebbero rivolgersi ai prostituti, a chi usa violenza ai ragazzi, oppure agli omosessuali in genere o forse ai soli passivi) ma se si sceglie l’interpretazione di cui sopra come dottrina ufficiale c’è poco da fare.

FUD: Fear, Uncertainty, Doubt

Questa è la tattica di marketing, conosciuta anche come “buttarla in caciara”:-) che ha caratterizzato tutto il dibattito (dibattito… se non si parla delle stesse cose in modo ragionevole è difficile qualificarlo tale) dalla parte degli oppositori delle unioni civili, in particolare dai commentatori sui social. Viste le premesse teologiche viste sopra, è evidente che la volontà fosse far saltare la legge in toto, alla faccia della stessa sentenza della Corte Costituzionale che aveva riconosciuto la coppia omosessuale come una “formazione sociale in cui si realizza la persona umana” ex art. 2. Si vede che il Mattarella che ha firmato quella sentenza non era l’attuale presidente, ma che era stato sostituito dai baccelloni dell’Invasione degli Ultracorpi con una imitazione favorevole alla teoria gender.

Prima si è cominciato con le solite affermazioni “i problemi sono ben altri” o direttamente omofobe,”gay=pedofilo”, “gay=ricchi viziosi annoiati che la sinistra difende invece di pensare ai lavoratori” (PS: al liceo avevo un amico gay esplicito che veniva da una famiglia poverissima. Ed era stato iniziato alle pratiche omosessuali dal catechista della parrocchia, con cui poi anni dopo si è trovato a fare threesome con lui e sua moglie). Il tutto condito dal ricorrente “Giù le mani dai nostri bambini!” già usato quando si scatenò il panico della “teoria gender”.

Poi esce fuori la “lobby gay” descritta come potevano essere descritti gli ebrei nei Protocolli, sinistri, subdoli e onnipotenti. Certo, esiste una “lobby gay” di associazioni e movimenti che spingono in favore della categoria…e allora? Non è che Ivan Scalfarotto abia fatto trovare a Renzi una testa di cavallo nel letto per imporgli le unioni civili, no?

Seguono gli equivoci sulla famiglia naturale, dove è stato inutile spiegare che nella costituzione significa “preesistente all’ordinamento statuale” e non contrapposta all’ “innaturale” coppia gay, e al mantra della “procreazione senza la quale non può esserci nè matrimonio nè famiglia”. Nonostante il codice civile non dica da nessuna parte che la procreazione sia fine o requisito della famiglia o del matrimonio.

Infine arriva la voluta confusione tra stepchild adoption e adozione in generale. Tutti al family day erano convinti che il ddl Cirinnà desse ai gay il diritto di adottare i bambini orfani in istituto, non il figlio biologico dell’altro partner, ed è su questa falsa equivaleza si è costruito tutto un “panico morale” sui gay che adotterebbero i bambini, probabilmente all’unico fine di molestarli.

I due demoni: soldi e desiderio

A questo punto cominciano a girare altri mantra. “I gay vogliono il matrimonio le unioni civili” (tanto fa lo stesso) per avere la pensione di reversibilità”. Ovviamente, nessuno si ricorda che è molto difficile che le coppie gay abbiano un partner che non ha mai lavorato e senza storia contributiva. Però il discorso di fatto diventa “vogliono la pensione di reversibilità con i nostri contributi”. Che magari sarebbe invece vero soprattutto per le coppie etero con moglie casalinga, cioè proprio la “famiglia tradizionale”.

Poi ecco il “contrordine compagni”: la legge farà incamerare allo stato le pensioni di reversibilità:

“La maggioranza non ha capito,e nessuno ha fatto niente per spiegarglielo,che questa legge è la pietra tombale su milioni di pensioni di reversibilità che verranno incamerate dallo stato.Infatti i conviventi sono milioni,ed aumenteranno sempre di più,perchè ci si sposa meno,o si convive prima del matrimonio e dopo il divorzio.Ed in quella fase se si muore addio contributi!” (PS: anche l’unione di fatto per gli etero regolamentata dalla Cirinnà prevede il mantenimento della reversibilità. Quindi è falso)

“Avere figli non è un diritto, ma un desiderio, anzi un capriccio che i soldi non possono comprare”. Certo che detto da ex elettori ed eletti berlusconiani, che in lui ammiravano proprio i soldi con cui soddisfaceva i suoi capricci, dalla villa col vulcano a Ruby, suona curioso.

Oltretutto, sono le stesse persone che magari, parlando di bambini insistono tanto sui “figli desiderati”.

Altro sofisma: c’è chi ha sostenuto che allora si permetta la stepchild adoption per sei mesi e poi basta,in modo da regolarizzare solo i figli già esistenti. E per le coppie gay future, magari composte da persone che non sono ancora nate?

Sull’ utero in affitto si possono avere tutte le opinioni possibili, ma già la stessa terminologia è indicativa: la gestazione per altri viene presentata come solo un fatto commerciale. Quando il parallelo più vicino è il trapianto degli organi, che è per legge sottratto a qualunque aspetto commerciale.
A questo punto scatta subito “certo, così i gay RICCHI sfrutteranno le donne POVERE”. Invece allora le famiglie (ricche pure loro) etero che in tutti questi anni hanno usato la gestazione per altri, che hanno fatto, non hanno sfruttato?
Su questo punto si è comunque arrivati al delirio di parlarne come di “crimine contro l’umanità” al pari della Shoah, del genocidio armeno o del Ruanda. E parliamo comunque di una pratica legale in paesi civili come il Canada, che comunque garantisce a un figlio il fatto di esistere (a meno di non considerarlo alla Leopardi, “a chi nasce è funesto il dì natale”), a una famiglia la soddisfazione di un desiderio di maternità e a una donna un guadagno che la può aiutare lei e la sua famiglia. Oltretutto, se questo è un reato tanto orribile, quante coppie etero che vi hanno fatto ricorso sono state condannate ai sensi della legge 40?
E poi arriva la legge di Godwin: il richiamo all’eugenetica nazista. A parte che al movimento eugenetico avevano (con molte cautele ed opportunismi) partecipato fior di cattolici, compreso il Luigi Gedda noto per i comitati civici del 1948, cfr Molti, sani e forti: l’eugenetica in Italia, di Francesco Cassata, Boringhieri, 2006, esce fuori lo scenario alla Ira Levin e I ragazzi venuti dal Brasile, con i bambini clonati e OGM. (Sempre di Cassata c’è un libro anche in e-book da Einaudi sui falsi miti sull’eugenetica). Ovviamente, gli esperimenti previsti in UK usando la tecnologia CRISPR su embrioni soprannumerari servono solo per individuare il ruolo dei geni nello sviluppo, non per fare “bambini OGM biondi e con gli occhi azzurri”, ma tant’è.

Il paese più avanzato mostra al paese più arretrato quale sarà il suo futuro
(io, questa citazione di Marx la amo 🙂

Sarebbe facile attribuire questo quadro sconfortante all’arretratezza italiana, al ruolo del Vaticano, al berlusconismo. In realtà è il contrario.
Il paese più avanzato, parliamo di manipolazione e propaganda, sono gli Stati Uniti, dove oltre il 20% continua a credere che Obama è nato in Kenya ed è islamico. O dove nel 1983 (altro che teoria gender…) dei genitori nel Tennessee facevano causa alla scuola del figlio perché “il libro della prima classe predicava l’umanesimo laico in quanto mostrava ragazzi che cucinavano e ragazze che leggevano, suggerendo che non c’erano ruoli assegnati da Dio ai differenti sessi”. O dove un politico repubblicano come Jesse Helms poteva tenere un discorso come questo (e Giovanardi al confronto è un parente povero ) nel 1990?

Pensateci. Omosessuali e lesbiche, gente rivoltante, marciano nelle nostre strade chiedendo ogni specie di cose, specialmente il diritto di sposarsi tra di loro. Come vi piacciono queste merde
?(Lui usa “apples”, termine gergale per indicare le cacche delle mucche o dei cavalli, NdR)
Non è forse un nostro obbligo, mio e vostro, di alzarsi e chiedere anche noi qualcosa? Cosa a proposito dei dirtti degli esseri umani, nati e non nati? Cosa a proposito delle donne che vogliono restare a casa a fare il lavoro più importante che ci sia, allevare i nostri figli?

Qusti meccanismi sono stati il punto di raccolta della destra e hanno funzionato perché creano un nemico, gli attribuiscono caratteristiche talmente negative che il gioco politico deve essere sempre a somma zero e non ci può essere mediazione. In particolare, come con la razza (e il suo sostituto in Italia, l’immigrazione) il fine è quello di presentare il gruppo “nemico” come parassita che sottrae risorse a chi già si sente minacciato sul piano reale o simbolico e membro di un gruppo protetto, lobby o casta che sia, a chi già sente il sistema politico come una macchina estranea e corrotta, tutta intenta a ordire complotti contro la “sana maggioranza silenziosa”. Non a caso quando si ricorda che anche l’UE ce lo chiede scattano risposte complottiste tipo “La UE la smetta di dettare leggi agli Stati sovrani. La maggioranza degli italiani non ne vuole sapere di unioni civili” oppure “Esatto, ma l’ue vuole trasformarci in umili servi, e tutto serve, dalla unioni civili all’immigrazione, per distruggerci.”

Il problema è che con questo sistema si vincono le elezioni, ma poi si governa facendo inapplicabili leggi manifesto (legge 40 e reato di immigrazione clandestina dicono niente?) che prima o poi vanno a sbattere contro i giudizi di costituzionalità, da cui altre polemiche sulle corti che “tolgono il potere al popolo sovrano”.
Purtroppo questo stile paranoico è diventato un tratto comune di tutte le destre occidentali (salvo la Merkel), ma non è (solo) un retaggio dell’arretratezza italiana, ma un trend crescente all’interno dei movimenti populisti che stanno prendendo piede.
Concludo: non è una battaglia tanto della Chiesa, che specie quella di Francesco, realisticamente sa che è una battaglia di retroguardia da cui rischia di prendere una botta peggiore di quella sul divorzio, e in cui ha constatato il supporto di politici in gran parte screditati, quanto un possibile terreno di riaggregazione della destra politica su una piattaforma sempre più populista e antisistema, dove per “sistema” si intendono la costituzione, la Carta di Nizza e tutto il patrimonio dei diritti civili, modello Orban o Putin. Il brusco cambio di rotta di Grillo da “voteremo la Cirinnà così com’è o niente” a “lasciamo libertà di coscienza” rientra in questi meccanismi di radicalizzazione della politica, alimentati anche dalla rete, che amplifica le posizioni più radicali e complottiste:

http://www.lescienze.it/archivio/articoli/2016/02/02/news/l_era_della_dis_informazione-2944850/

e questo intervento su Quora,

http://tinyurl.com/jcup2q3 :

“Why is politics getting more partisan? – Partly because people are increasingly forming their opinions from social media products that encourage people to form themselves into hostile cliques and encourage publishers to share anger bait. Partly because, if a publisher gets their traffic from Facebook rather than from dedicated readers, it becomes less important for them to maintain their brand, and thus fact-checking becomes less important.”

 

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