Palloni gonfiati, parte prima.

Nella maggior parte della storia militare, i combattimenti hanno avuto luogo in due dimensioni, per così dire.
Per mare o per terra, gli eserciti e le flotte si sono fronteggiate in condizioni di parità spaziale, nessuno dei vari combattenti poteva sperare di avere un vantaggio visivo sull’altro, d’altronde colline e montagne non potevano certo essere create ad-hoc per il vantaggio di un esercito sull’altro.
Tutto questo è stato vero fino al terzo secolo dopo Cristo.
In quel periodo, nella Cina feudale, il generale Zhuge Liang della dinastia Han, detto Kongming, durante uno scontro a Pinlo, nella provincia cinese del Sichuan, venne circondato dalle forze del generale Sima Yi, della dinastia Wei.
Kongming riuscì a cavarsi d’impaccio chiamando i rinforzi Han tramite le lanterne che portano ancora oggi il suo nome, e che vediamo tutt’oggi pressochè immutate nelle feste in riva al mare.COMlanturns3-webIl metodo di segnalazione che portò alla vittoria di Kongming venne poi adottato in tutta la Cina e passò addirittura nelle mani dei Mongoli, che lo impiegarono contro gli europei secoli dopo, nella battaglia di Legnica nel 1241, travolgendo le armate polacche, morave e templari che gli si erano contrapposte.Per secoli, dei palloni non si sentì quasi più parlare, fino al 1783, quando i fratelli Montgolfier (Joseph-Michel e Jacques-Étienne) diedero nuova vita all’idea, creando la prima mongolfiera.Mongolfiere vennero usate nei primi anni dopo la rivoluzione francese, specialmente nella battaglia di Fleurus nel 1794 e nell’assedio di Mainz l’anno dopo, fino a che Napoleone, non molto fiducioso sul futuro bellico della mongolfiera, nel 1799 abolì il Corpo Aerostatico Francese che nel frattempo s’era formato e constava già di ben 3 aerostati, L’Entreprenant, Hercule e L’Intrepidè.

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Ci vorrà un’altra sessantina d’anni per rivedere in azione dei palloni da ricognizione, e sarà nella Guerra Civile Americana.L’esercito dell’Unione infatti istituì il cosiddetto Union Army Balloon Corps, e per la prima volta un’intera nazione decise di dedicare considerevoli risorse a questo concetto di ricognizione.
Lincoln in persona considerò l’idea di una sorta di “guerra aerea” e la comunità scientifica nordista mostrò grande interesse per il progetto, creando nuovi sistemi per fornire capacità di volo agli aerostati.
Inizialmente infatti, gli aerostati volavano grazie a semplici braceri a carbone, atti a convogliare l’aria calda nella struttura di seta del pallone, un sistema terribilmente inefficiente che garantiva circa 4 giorni di autonomia prima che il pallone dovesse ritornare alla base per esser gonfiato di nuovo.
Questo sistema cambiò nel 1861 quando si riuscì per la prima volta a impiegare l’idrogeno per gonfiare gli aerostati in maniera più affidabile che nel passato, grazie al Professor Thaddeus S. C. Lowe, nominato Capo Aeronauta dal Presidente Lincoln in persona.
L’idrogeno veniva prodotto mescolando frammenti di ferro (residui da altre lavorazioni) con acido solforico, la reazione risultante generava idrogeno che veniva poi immesso dentro un primitivo sistema di tubi di rame, gonfiando l’aerostato.
 L’idea risaliva a circa un 80 anni prima, quando nel 1783 il Professor Jacques Charles, francese, creò il primo aerostato ad idrogeno, a Parigi.
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Generatori di idrogeno, così come li concepì Lowe, pronti a gonfiare un aerostato.

Il sistema di Lowe era, a differenza di quello francese più antico,  compatto a sufficienza da poter esser portato sul campo di battaglia, espandendo di molto l’autonomia degli aerostati, pur tuttavia riducendo la vita operativa dell’aerostato per via di tracce di acido solforico che talvolta finivano col compromettere al struttura del pallone.
Al suo picco massimo, lo Union Army Balloon Corps poteva schierare ben 7 velivoli, (Intrepid, Eagle, United States,Excelsior, Constitution, Union, Washington).
Questi velivoli furono usati in varie occasioni ( Bull Run, Yorktown, Fair Oaks, Vicksburg) e addirittura si creò una sorta di “portaerei” per le operazioni di rifornimento, la USS George Washington Parke Custis, ricavata da una chiatta per il trasporto del carbone, su cui vennero caricati i generatori di idrogeno.

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La USS George Washington Parke Custis mentre rifornisce il pallone Washinton.

Anche la Confederazione cercò di usare dei palloni da ricognizione, e arrivò anche a produrre una loro versione della “portaerei”, la CSS Teaser, ma i loro aerostati e le loro tecniche erano molto inferiori a quelle dell’Unione, ed entro poco il Sud abbandonò l’idea.
Durante il periodo della guerra civile, per la prima volta in assoluto, si concepì l’idea di usare gli aerostati in modo diverso, non più per ricognizione, ma per azioni di bombardamento.Si trattò di meri schizzi tecnici e idee molto astratte, mai attuate durante il corso della guerra, ma l’idea vide una prima stesura seppur concettuale.
Nella prossima puntata vedremo l’evoluzione dell’aerostato nel ‘900 e la conseguente differenziazione fra aerostati e dirigibili.

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