Democrazia diretta a 5 Stelle

Parlando di Movimento 5 Stelle si parla sempre di democrazia diretta, partecipazione di tutti i cittadini alle decisioni, Meetup e altri strumenti che permettono al Movimento stesso di organizzarsi.

Ma come funzionano tutti questi strumenti? Ma soprattutto, funzionano? E’ vero che il Movimento è così esteso e la partecipazione a livello di militanza è così fervente?
Effettuiamo qualche ricerca su internet, e cerchiamo di capirlo.

Cominciamo dal punto più ovvio: il blog di Grillo. Questo è lo strumento centrale di direzione, e maggiore vetrina del Movimento. Qui vengono esposte le opinioni del leader e mostrati alcuni servizi ed opinioni rilevanti, come quella di Willy Bordon. C’è una limitata possibilità di discussione tramite commenti, ma lo strumento è particolarmente ostico e una vera discussione è praticamente impossibile, anche a causa della quantità di slogan e tifoserie. Ma del resto, se non qui, dove?
Da notare però è la sovrabbondanza di link, banner, pubblicità di ogni tipo. Le pubblicità rimandano soprattutto all’acquisto di DVD e libri dello stesso Grillo o eventuali simpatizzanti.
Del resto si sa che questo e-commerce è uno dei canali di finanziamento del blog e del cuore del Movimento, come testimonia l’iniziativa ADAGIO lanciata da Grillo qualche tempo fa, e fallita per sua stessa ammissione per carenza di adesione.

Passiamo allora al Forum del Movimento. Non è semplice trovare il banner che ci porta lì, lo trovate nell’angolo estremo in alto a destra della pagina, subito sotto il banner “Grillo is back”. Ovviamente il forum è all’interno del sito personale di Grillo. “Sarà una soluzione momentanea” direte voi. Sono tre anni che è lì, rispondo io. Ma vabè.
Ci troviamo davanti ad un sito apparentemente ordinato e ben funzionante. Buona grafica, giustamente semplice, bene in evidenza le ultime proposte e le ultime notizie dalle liste civiche.
Visto che siamo dei cittadini consapevoli e assetati di democrazia, entriamo subito nel Forum delle proposte. Qui però casca l’asino, o meglio il caprone.

Il Forum delle proposte è incredibilmente poco funzionale. La proposta del mese risulta essere “Forum poco funzionale,dove finiscono le proposte?” con 159 voti, al momento in cui scrivo. Ebbene sì, anche chi frequenta questo forum si è reso perfettamente conto che non funziona.
I problemi rilevati sono molteplici: le proposte sono poco leggibili perchè la formattazione non viene mantenuta, ci sono proposte “improponibili”, spam, ma soprattutto le proposte vengono rapidamente soppiantate da quelle più recenti.

Non c’è insomma moderazione nè alcun ordine. Le proposte possono moltiplicarsi nel tempo e sparire senza che nessuno le legga. Non c’è veramente nessun modo di ritrovare le proposte più vecchie di una settimana, a meno che queste non siano state tenute a galla da un buon numero di voti.
E infatti un’altra proposta molto votata, con 156 voti, è “Richiesta a Grillo!Nuovo portale!“. E questa volta uno che funzioni, aggiungerei.

Quindi a livello nazionale si può fare ben poco. Ci sono alcune proposte ragionevoli e votate, come potete controllare voi stessi collegandovi al forum, ma chissà quante buone proposte meritevoli e serie sono sparite. Inoltre nessuno sa se le proposte effettivamente finiscono nel programma del Movimento. Alcune sì, perchè le più votate di sempre, come “REFERENDUM DELIBERATIVI SENZA QUORUM” (scritto tutto maiuscolo, vabè) e “Open source: Nelle scuole e in tutti gli edifici pubblici” sono state discusse, più o meno, a livello nazionale. Ma per così tanti mesi di attività del forum, due proposte su chissà quante centinaia sono decisamente poche.

Lasciamo il Forum nazionale per trasferirci a livello locale. E qui l’esperienza è molto disomogenea. Lo strumento di base è il Meetup. Da anni i militanti “Grillini” si ritrovano e si coordinano tramite i Meetup. Questo strumento mette a disposizione forum per la discussione, possibilità di pianificare incontri e perfino foto e programmi.
Insomma in linea teorica è un ottimo strumento per la coordinazione, almeno a livello locale.

Nella pratica però non è così semplice, e i casi sono molteplici: alcuni Meetup sono sostanzialmente attivi (es. Bologna, Emilia Romagna) altri decisamente meno. In alcuni casi sono molto piccoli o abbandonati (es. Milano), prediligendo magari altre piattaforme.
Piattaforme che però spesso sono difficilmente raggiungibili o necessitano di particolari autenticazioni già solo per consultarle (sempre es. Milano).
Insomma eseguire un censimento completo è praticamente impossibile, ma la sensazione è che ci sia forte disorganizzazione e disomogeneità, e mancanza di coordinazione tra i vari gruppi. Si sente anche molto il bisogno di piattaforme di discussione migliori, che permettano di dibattere in maniera seria di argomenti non solo locali, ma anche di livello più elevato.
Il Movimento quindi ricorre alla forma di associazione più semplice e tradizionale: l’assemblea. I gruppi si ritrovano di persona e discutono. Ovviamente chi non è presente alla discussione non può dire la sua.

E’ un bisogno, quello della discussione ampia e via web, che evidentemente non viene appagato a sufficienza sia a livello locale che nazionale. E’ una grave carenza questa, che tradisce completamente i punti del Non-Statuto, tagliando di fatto i cittadini fuori dal dibattito, che dovrebbe essere il cuore politico del Movimento.
Viene quindi da chiedersi come sarà possibile ai cittadini il dibattito e la scelta del programma, oltre alla scelta dei candidati per il Parlamento.

Una parola va spesa anche per il programma. A parte la totale mancanza di dettagli tecnici su come si dovrebbero realizzare i punti, il programma del Movimento 5 Stelle non è mai stato pubblicamente dibattuto.
Il programma infatti è stato “calato dall’alto”, scritto evidentemente da Grillo stesso, e quindi anche da Casaleggio.

Tutti questi problemi fanno concludere, come del resto conferma lo stesso Grillo nella sua “intervista” a Travaglio, che il Movimento 5 Stelle non è affatto pronto per governare. Forse potrebbe essere pronto per prendere almeno parte ai lavori del Parlamento, ma allo stato attuale molto sarebbe lasciato alle capacità individuali dei candidati, più che a un impegno collettivo del Movimento.

Attendiamo sviluppi. In questi mesi vedremo se il Movimento 5 Stelle saprà rimediare alle proprie mancanze e diventare un soggetto politico credibile per un eventuale governo.

Alla prossima ruminata, caproni.

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