M5S: fiato sul collo? Trasparenza?

C’era una volta, per il Movimento 5 Stelle, l’operazione “Fiato sul collo“.
Un’operazione di trasparenza, per permettere ai cittadini di controllare l’operato dei politici.

Un esempio:

Al consiglio comunale di Caserta si è discusso del Bilancio di previsione per l’esercizio 2009/2011 e del programma delle opere pubbliche. A porte chiuse. Videocamere proibite. Peggio di un caveau di una banca svizzera. I soldi sono pubblici, il bilancio è pubblico, perfino le opere sono pubbliche. La discussione dei dipendenti pubblici però è privata. Se è così, i soldi li mettano loro. Il cittadino ha il diritto di sapere come, perché e quando vengono spesi i SUOI soldi. Forza Caserta. Fiato sul collo for ever!

Parole forti, che fanno eco alle parole pubblicate sul blog di Grillo da Di Pietro:

Nessuno può impedire ad un cittadino, e ai nostri eletti di filmare e far filmare sedute ed eventi pubblici quali i consigli comunali. Perfino le sedute di Camera e Senato sono in diretta streaming. Qualsiasi regolamento sancisca il contrario a livello locale è carta straccia. Chiunque utilizzi le forze dell’ordine per allontanare chi riprende sta compiendo un abuso di potere.

Parole forti. Trasparenza, onestà, fiato sul collo!

E’ giusto quindi protestare a gran voce per un evento simile che si sta verificando in queste ore, nella zona di Roma.
Ben 163 parlamentari sono stati caricati su dei pullman per andare ad incontrare un ricco imprenditore che non è stato eletto al Parlamento, per decidere con lui la linea politica da tenere, la quale deciderà il prossimo futuro dell’Italia.
L’incontro si tiene in una località segreta e decisa dal ricco imprenditore, di cui sono stati tenuti all’oscuro perfino i Parlamentari stessi. I pullman carichi dei nostri dipendenti pubblici hanno perfino preso strade differenti per giungere alla destinazione, il ristorante “La Quiete – Villa Valente” a Tagliata, una piccola località vicino Fiumicino.
In questo luogo, assolutamente pubblico e normalmente a libero accesso, è stato interdetto l’accesso ai giornalisti. L’incontro quindi si svolgerà a porte chiuse e in forma totalmente privata, impedendo ai cittadini di sapere di cosa si sta parlando e quali argomentazioni vengono messe sul tavolo.

Non hanno forse diritto gli elettori a sapere cosa stanno dicendo e facendo i propri dipendenti?
Non hanno forse diritto gli elettori di sapere a che titolo questo ricco imprenditore sta influenzando i loro dipendenti?

E allora, se siete d’accordo che tutto ciò è inaccettabile, se siete d’accordo che il “Fiato sul collo” dei politici non debba essere mai tolto, protestate tutti contro il Movimento 5 Stelle e Beppe Grillo, il suddetto ricco imprenditore non eletto.

Sono assolutamente sicuro che tutti quelli che hanno applaudito all’operazione “Fiato sul collo” negli anni passati, ora si uniranno alla protesta.

Giusto, grillini?

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