Luigi Di Maio e il I maggio, ovvero un ossimoro

Buona festa del lavoro a tutti quelli che conoscono il significato di questa parola.

Dopo gli auguri, veniamo al sodo: oggi Luigi Di Maio (ossia uno che dubito abbia mai battuto un chiodo in vita sua, nonostante sia un sedicente webmaster e ex steward allo stadio S. Paolo di Na­poli) sedicente e due ‘candidato premier’ – carica che non esiste in Italia – ha postato su facebook un video nel quale, con grande sprezzo del pericolo di rendersi ridicolo (ma tanto il giovanotto mi pare uso a queste sfide) mitraglia al solito scemenze come bere bicchieri d’acqua.

Qui vi è la trascrizione del messaggio video, reperibile qui.

Per fortuna è breve, mi pare duri 5 minuti o giù di lì, per i deboli di stomaco penso che un plasil sia sufficiente per sopportare questi deliri.

Tralasciando le premesse, vediamo se ci sono contenuti, in quel che dice questo parlamentare. Citando letteralmente:

In ogni caso, come avevo detto e ripetuto più volte in campagna elettorale, visto che abbiamo ottenuto un risultato straordinario ma non abbiamo ottenuto la maggioranza assoluta dei seggi, ci siamo rivolti alle forze politiche per far partire un governo di cambiamento sulla base di un contratto che comprendesse i temi prioritari per gli italiani. Non ho mai pensato che sarebbe stato facile, ma non avrei mai immaginato che sarebbe stato impossibile. E’ vergognosa la maniera in cui tutti i partiti stanno pensando ognuno al proprio orticello e ai propri interessi di parte. Non sono venuti neanche al tavolo per confrontarsi dei temi. Hanno pensato solo alle loro poltrone.

1) questo contratto non si è mai visto, nonostante il ‘lavoro’ di Giacinto dalla Cananea https://www.ilblogdellestelle.it/Immagini/Relazione%202.pdf

2) non mi pare che tu ti sia rivolto a nessuno, anzi: hai recitato a pappagallo una parte presumo dettata da altri (ho ipotesi non supportate da prove, le tengo per me)

3) una volta tanto hai usato la consecutio temporum come si deve, complimenti al curatore dei tuoi testi.

“Da una parte abbiamo Salvini che ha preferito gli interessi di un condannato incandidabile a quelli degli italiani. Gli ho parlato in maniera sincera, a cuore aperto, gli ho detto sediamoci e troviamo una quadra, mettiamo nel contratto tutti i punti in comune nel nostro programma e facciamo partire un governo che possa cambiare il Paese. Niente! Lui ha scelto Berlusconi, uno che ha fatto la legge Fornero, che ha creato Equitalia e che ha bloccato per vent’anni il Paese per i suoi interessi personali. E’ una cosa che per me è incomprensibile. Mantenere una coalizione divisa su tutto, che è palesemente stata costruita per arraffare posti in Parlamento, piuttosto che fare qualcosa di buono per l’Italia. Inoltre tutti sanno che se Berlusconi avesse avuto i voti sufficienti per fare una maggioranza con Renzi, avrebbe mollato Salvini la notte tra il 4 e il 5 marzo.”

1) “gli ho detto sediamoci e troviamo una quadra, mettiamo nel contratto tutti i punti in comune nel nostro programma e facciamo partire un governo che possa cambiare il Paese.” Iniziamo con le cazzate, a cominciare dalla “quadra”. Per non parlare di Equitalia, che deriva dal DL 203/2005 – L 248/2005 e riformata ultimamente con L 225/2016. Guarda le date, Salvini con la nascita di Equitalia c’entra pochissimo se non nulla.

2) le solite palle su Berlusconi c’entrano pochissimo anch’esse.

Veniamo al punto:

A questo punto non c’è altra soluzione. Bisogna tornare al voto il prima possibile. Poi ovviamente deciderà il Presidente Mattarella. Tutti parlano di inserire un ballottaggio nella legge elettorale, ma il ballottaggio sono le prossime elezioni. Quindi dico a Salvini, adesso chiediamo insieme di andare a votare, e facciamolo finalmente questo secondo turno a giugno.Visto che i partiti hanno paura del cambiamento allora facciamo scegliere ai cittadini tra rivoluzione e restaurazione.

Allora, vediamo di intenderci: conosci l’art. 61 della Costituzione? Evidentemente no: esso prevede che in caso di scioglimento delle Camere, le elezioni siano convocate entro 70 giorni. Oggi è il 30 aprile, dato che è altamente improbabile che il nostro Presidente Mattarella firmi il decreto di scioglimento stasera o domani – per dire – e tenendo conto di scadenze (comprese domeniche ecc.) spiega a tutto il mondo come sia possibile votare a giugno.

Resto in attesa.

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