L’intervista di Beppe Grillo

Qualche giorno fa il frontman (pardon, semplice portavoce) del Movimento Ragazzi Meravigliosi ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera.

Ma come, i giornali non erano brutti e cattivi? Ma come, lui non fuggiva la stampa nascondendosi col piumino a cappuccio totale? Ma come…?

Naturalmente la spiegazione c’è. Fra pochi giorni debutta il suo nuovo spettacolo, le prevendite non vanno benissimo e serviva un po’ di pubblicità. Quello che stupisce è come i contenuti di questa intervista siano passati quasi sotto silenzio, benché per i suoi seguaci ed elettori siano una specie di bomba atomica.

Dice Grillo, in sostanza: vi ho preso in giro tutti, alla grande.  Ecco le sue parole testuali:

“Guardate che io sono sempre il comico….è il vostro punto di vista nei miei confronti che è cambiato. Le due personalità di Grillo non ci sono, è la schizofrenia di milioni di persone che hanno identificato in me due ruoli, quello del comico e quello del politico ”

Capito, stupidotti? Ci avevate creduto, a Grillo movimentista che vi guidava alla guerra contro i politici corrotti e malvagi? Eccovi serviti. Ma c’è di più:

“Ora si rimedia (alla schizofrenia di cui sopra) con una terapia che faccio agli spettatori. Avevo pensato di andare io da un analista, ma avrei dovuto pagare un estraneo. Invece ho pensato che era meglio far venire migliaia di estranei da me facendo pagare loro qualcosa. Mi è sembrata la soluzione più semplice”

Capito, utili sciocchi? Vi siete illusi? Ora fate la terapia, a pagamento, riempiendo le tasche del vostro guru. Evidentemente i click sul blog non bastano più, oppure Casaleggio ci fa troppo la cresta sopra.

Poi, ancora, ci informa che lui in realtà non voleva davvero che il Movimento acquistasse tanta visibilità, che lui non è un leader e che non ci devono essere leader, e via con tutto il resto del repertorio già noto.

Se fossi un grillino, questa intervista mi avrebbe fatto saltare sulla sedia, ma gli adepti della setta sono ben noti per la loro capacità di illudersi. Eppure qui ci sono diverse amare (per loro) rivelazioni, che a ben vedere erano nell’aria da qualche tempo, ma ora diventano evidenti.

La prima è che il sodalizio Grillo-Casaleggio non funziona più. Il cosiddetto “blog di Grillo” è ormai completamente gestito, forma e contenuti, dalla Casaleggio associati, e forse è sempre stato così. Di sicuro Grillo non ci scrive più una riga da tempo, e forse non l’ha mai scritta. Immagino anche che ci siano tensioni sulla divisione dei proventi. Grillo ora spera di poter tornare in forze al suo lavoro precedente. Ha perfino mandato avanti Freccero per sondare la disponibilità della RAI.

La seconda è che in quel l’intervista c’è tutto Grillo, quel che è è quel che è sempre stato: un irresponsabile che si diverte a giocare con le vite degli altri, che ha usato milioni di illusi come suo palcoscenico personale, per recitare la parte della sua vita. Ora è ” stanchino”, o forse ha un po’ paura, paura di doversi prendere responsabilità grosse, che mai ha voluto.

Casaleggio, da parte sua, forse pensa che gli basteranno un Di Maio o un Di Battista per proseguire il Truman show. Ne dubito, ne dubito assai.

 

 

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