Ho perso la bussola.

Partiamo da un argomento leggero:

Meraviglioso vedere il sottoposto di Berlusconi lamentarsi per i voli di stato quando il suo capo fino all’altro ieri li usava per spostare avanti e indietro ballerine, intrattenitrici e corrieri della droga.

Ma non sono qui per parlare di questo, quel che mi preme in questo periodo è una considerazione di fondo: ci stiamo rammollendo.

All’inizio di questa legislatura tutti coloro che volevano il bene del paese si sono mobilitati per rispondere alla minaccia rappresentata da Grillo e dal qualunquismo. Per mesi ci siamo attivati per smascherare le stupidaggini, le cialtronerie e gli altarini nascosti di quello che era visto come un pericolo evidente per la Repubblica, ed ha funzionato bene. Il problema è che con l’avvento di Renzi e, finalmente, un po’di stabilità di governo anziché continuare o trovare un modo per restare vigili ed attivi abbiamo iniziato un po’tutti a sbattercene.

Vengo e mi spiego: in questi giorni il segretario della Lega Nord ha fatto una “bellissima” manifestazione a Roma con gli amichetti di Casapound che si sono emancipati passando da “fascisti” a “mussoliniani” (parole loro) e stranamente non c’è stato nessun imbarazzo, da parte di nessuno, la cosa è passata quasi fosse normale. Due anni fa sarebbe scoppiato un putiferio.

 

Non voglio fare del benaltrismo, sappiamo bene che ci sono problemi seri anche all’interno del governo e della maggioranza come dimostra il pasticcio delle due risoluzioni opposte sulla Palestina (passate entrambe, “mezzo destro e mezzo sinistro”) e con l’attuale iattura degli sgravi per chi iscrive i figli alle scuole paritarie (anche se questa storia la lascerei da parte, almeno per ora, fino a quando non diventa un pelo più chiara). Io non sono la persona più adatta a scrivere di questi problemi (un po’perché parziale, un po’perché non ce la faccio a stargli dietro) e purtroppo mi sembra che latitino commentatori capaci e desiderosi d’illustrare i vari “problemi” che affliggono l’attuale maggioranza senza scadere nel “Renzi merda”, per cui da quel punto di vista quest’area è stata colpevolmente muta facendo un grosso sgarbo sia a chi ci legge sia alle parti in causa che, in assenza di un esposizione chiara ed imparziale dei vari avvenimenti che tanto fanno “notizia” non ha avuto modo di farsi un idea precisa di quel che avviene.

Sia chiaro, non mi sembra che al di fuori di queste pagine sia tutto chiaro e cristallino anzi una cosa che c’ha insegnato il periodo di Grillo è che la stampa, almeno in Italia, è imprecisa e volubile, tant’è che in questo periodo di vacche magre (dal punto di vista delle notizie realmente interessanti) si sono buttati a pesce su Le Felp (Salvini) costruendo una specie di “grande avversario” (tutto mediatico) al governo dominante, il tutto per avere qualcosa di cui parlare.

No, semplicemente mi pare che nessuno sappia più che pesci pigliare relativamente alla politica italiana, e noi con loro. Nell’assenza di qualcosa di “alto” per poter ricondurre a schemi, analizzare e destrutturare i vari gesti ci si riduce a parlare di gossip, di argomenti secondari o di fuochi fatui giusto per intrattenere i lettori mentre s’aspetta che la politica riacquisti un minimo di solidità.

E’in atto una trasformazione della scena politica così profonda e radicale che hanno ragione quelli che dicono che sta nascendo la “terza repubblica”, fra le molte cose che stanno cambiando nel DNA della sinistra (o meglio, del centrosinistra) e la crisi della destra (che da vent’anni non c’è, ed è sostituita da diversi supplenti di scarsissime doti) tutto sembra in movimento e prova di questi sconvolgimenti sono le progressive sparizioni dei punti di riferimento: la “vera sinistra” aggrappata ad uno straniero (Tsipras) che non si comporta da “vera sinistra”, il centro (di casiniana memoria) oramai vaporizzato, la destra in cui vari soggetti (Meloni, Salvini, Grillo) s’azzannano per un osso ed un po’dovunque, lì immezzo, una specie di verme di Dune chiamato qualunquismo che fa casino e svilisce i riti e le tradizioni che, in altre crisi, avevano offerto una parvenza d’ordine nel caos.

 

Mentre ci s’avvicina alle elezioni regionali con la certezza che alla fine sarà un’altra vittoria per il PD un po’ovunque (tranne il Veneto, ma anche lì la situazione a destra sembra molto incerta) quello che tutti noi scontiamo è una sorta di crisi d’identità e la perdita dell’orientamento politico: siamo diventati noi stessi “vecchi” nel cercare di trovare una posizione, un ordine, un punto fermo mentre tutto cambia.

Lo so, tanti vengono (anche qui) a sparare a zero sul governo, su Renzi, sull’attuale linea politica del PD e dell’esecutivo, e non è che non abbiano la loro parte di ragione ma buona parte di quel che dicono va valutato in base ad assunti complicati (per dirne una: quanto dell’azione del PD e del governo è ascrivibile a Renzi e quanto ai partiti della coalizione ?) che richiederebbero analisi che, in questa situazione è difficile azzardare; quel che sappiamo è che la politica sta cambiando e che ad oggi l’unica cosa che ha un senso, almeno per me, è stare attaccati al PD ed a Renzi… non per altro ma perché in questi stravolgimenti l’unico che sembra avere un idea di “dove andare” e “cosa fare” è lui.

Poi posso essere daccordo con voi: non è il miglior politico del mondo e non è che mi piaccia da impazzire ma la situazione nazionale (e scusatemi se qui sono tutti bravi a sparare sul PdC salvo poi non tirare mai fuori un cavolo d’alternativa) è questa e non mi pare che ci siano alternative.

Dove voglio arrivare ? Dov’è il punto di questa filippica ? E’semplicemente un esortazione a smettere di valutare la politica coi vecchi schemi: tutto cambia e fino a quando la situazione non tornerà a normalizzarsi (se va bene con le prossime politiche) tutto resterà strano ed ambiguo, fino ad allora è più onesto considerare questa legislatura come un qualcosa d’eccezionale (nel vero senso della parola, un eccezione) che cercare di capirci qualcosa coi vecchi canoni.

 

Questo, per lo meno, quel che sembra a me.

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