Grillo e Malindi

Dal Vangelo secondo Beppe:

I figli e gli eredi della prima Repubblica si scaldano, come lucertole al sole, nelle spiagge di Malindi. Bobo Craxi e la Melandri pasteggiano a champagne e aragoste. Forse li salverà la nostra aeronautica militare. All’interno del Kenia la situazione è più grave.
Molti kenioti contestano le ultime elezioni vinte da Mwai Kibaki contro il favorito Raila Odinga. Kibaki è di etnia Kikuyu e Odinga di etnia Luo. Le due etnie si stanno massacrando sotto gli occhi del mondo.
Il blog ha raggiunto telefonicamente il premio Nobel per la Pace, la keniota Wangari Maathai, che chiede l’intervento di tutti, anche nostro, per ristabilire la pace nel suo Paese.
Il politico Colajanni non può sottrarsi all’appello. La sua dichiarazione dopo gli stupri e gli omicidi ne rivela la statura internazionale: «Francamente….ce ne siamo fregati. Eravamo io con mia moglie, Chicco Testa e famiglia, Giovanni Minoli e la moglie Matilde Bernabei, Pietro Calabrese e pochi altri. Cena a casa mia sulla spiaggia a lume di candela».

Quindi diciamolo tutti in coro: maledetti i politici che vanno in Kenya, specialmente a Malindi!

E ora a questo bel gruppetto si è aggiunto il capo politico Beppe Grillo.
Chissà che si inventeranno ora i contestualizzatori.

P.S.: bravo Francesco Ambrosio che ha scovato il post del “capo politico”.

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