Una piccola collezione di dati interessante per rispondere a chi fà parecchia propaganda sul ruolo dell’istruzione, e sulla ricerca e sviluppo, come motori della crescita, e poi gioca ad una compressione dei salari.
E di come la politica della “dieta”(citazione letterale letta qui da qualche opinionista), sia necessariamente positiva.
Durante i 7 anni d’austerità, attaverso i tagli alla spesa , sono crollati gli investimenti per Ricerca e Sviluppo in tutta l’Eurozona , ma prevalentemente nei paesi periferici.
Andamento di spesa per Ricerca e innovazione in rapporto alla spesa pubblica dei singoli Stati EU
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Similmente, nel privato,l’Italia è il paese con gli incentivi fiscali piu’ bassi.
http://www.anony.ws/i/2014/10/12/innovazione_ricerca_incentivi.png
Supporto dei singoli Stati al business inerente la Ricerca e l’innovazione:sussidi e incentivi fiscali
Un indizio di come vi sia la tendenza a diminuire il valore aggiunto delle future merci, trasformandola in una concorrenza a ribasso di prodotti a basso tasso di innovazione.
E di come questa politica , che ci dice di pensare al futuro dei conti pubblici, in realtà stia contribuendo a degradare le prospettive di crescita reali.
Va da sè , che , come dicono oramai molti,c’è un problema di investimenti per l’innovazione del sistema produttivo italiano, incentivi generali, non mirati,come il minor costo del lavoro per le imprese, o addirittura la diminuzione delle tasse,tutto faranno, tranne che stimolare l’innovazione necessaria ad un certo tipo di competitività.
Spremeranno solo un profitto residuo ricavabile dalla conformazione produttiva attuale.
Dati analoghi,speculari al peso degli investimenti , si ritrovano per la distribuzioni dei famosi gran europei per la ricerca, i famosi fp7, con andamento analogo:chi piu’ investe in ricerca , parmenti riesce ad attrarre fondi europei.
Un report dettagliato:
**per la definizine di GBOARD vedi qui