Taggato: Europa, GRECIA, ORDOLIBERISMO
- Questo topic ha 5 risposte, 1 partecipante ed è stato aggiornato l'ultima volta 8 anni, 9 mesi fa da Anonimo.
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3 Luglio 2015 alle 9:56 am #13223AnonimoInattivo
Quando persino Monti,fautore della famosa austerità recessiva, ritiene sia condizione essenziale per il futuro dell’Europa il mantenimento della Grecia nell’Eurozona, ci si chiede dove peschino ideologicamente certe posizioni di sommaria propaganda.
Una risposta ,o forse piu’ di una la si può tentare.
C’è molta informazione (?) strumentale sul caso Grecia e sopratutto , per quanto ci riguarda sugli effetti futuri di questa intransigenza Europea e delle sue politiche fiscali e sull’assetto futuro non solo del nostro continente.
Se è pur vero che si coglie un certo “romanticismo” di Davide contro Golia, del tutto inutile, è pur vero che ,come in ogni attrito/conflitto, chi possiede forza maggiore orienta in maniera piu’ significativa l’output della trattativa.
E per parafrasare una certa intellighenzia ideologica e monocorde che qui si legge spesso ( ormai il debunking sui fatti completamente inventati , ai fini di adattarsi all’opinione ideologica che non si riesce ad argomentare, è un impresa titanica) il gioco del tirare troppo la corda si pratica in due.
A partire dalla contraddizione nel dichiarare sbagliata la scelta del referendum ma sospendere le trattative sino all’esito dello stesso.In questo spazio una raccolta di notizie/riflessioni da me ritenute utili.
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Giuseppe Mammarella, storico, professore emerito alla Standford University in California, tra i suoi libri ricordiamo Storia e politica dell’Unione Europea firmato con Paolo Cacace (Laterza)
Claudia Ciotola, a.d. di Tempi Moderni s.p.a. Agenzia per il Lavoro anche per l’estero, ha partecipato al progetto Eramsus per gli imprenditori accogliendo un’imprenditrice inglese che ha fondato un’azienda nel suo paese con cui è nata una collaborazione
Massimo D’Antoni, economista dell’Università di Siena, nel 2013 con Ronny Mazzocchi ha scritto il libro L’Europa non è finita. Uscire dalla crisi rilanciando il modello sociale europeo (Editori Riuniti) si è occupato di politiche pubbliche tassazione welfare
Pietro Vento, dell’Istituto Demopolis che ha attestato un calo drastico del gradimento dell’Europa tra gli italiani dal 2000 a oggi
Gabriele del Grande, fondatore di Fortress Europe e autore de Il mare di mezzo (Infinito Edizioni, 2010), da un mese sta seguendo la questione Cie
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Marianna Mazzucato : un interessante articolo e una riflessione via radio
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3 Luglio 2015 alle 10:07 am #13225AnonimoInattivoIl pur conservatore Rogoff:
Gli insegnamenti ricavabili dal piano per la Grecia e quelle da altri programmi di salvataggio non riusciti sono preoccupanti.
Se un programma di salvataggio del debito richiede un cambiamento molto grande di modello economico, sociale e politico di un paese, la migliore linea di azione potrebbe essere quella di ammortizzare le perdite private, piuttosto che versare il denaro pubblico per la loro copertura.
In casi come la Grecia, la passione dei creditori per le riforme strutturali potrebbe essere meglio indirizzate a casa propria – in particolare verso il miglioramento della regolamentazione finanziaria .
Read more at http://www.project-syndicate.org/commentary/why-the-greek-bailout-failed-by-kenneth-rogoff-2015-07#ouD1JQldxWmUGcwi.993 Luglio 2015 alle 10:21 am #13227AnonimoInattivo3 Luglio 2015 alle 12:16 pm #132284 Luglio 2015 alle 7:14 pm #13229AnonimoInattivoLe lezioni di intransigenza hanno un costo, per tutti:
Quanto costa l’uscita della Grecia dall’Euro?
http://www.vice.com/it/read/macro-costo-uscita-greca-euro-4235 Luglio 2015 alle 4:14 am #13230 -
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