bozza di articolo, la crisi una lettura catastrofista

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  • Questo topic ha 7 risposte, 2 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 9 anni, 3 mesi fa da Anonimo.
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  • #11783
    Anonimo
    Inattivo

    se mi abilitate lo finisco aggiungendo link, fonti e immagini: questa è solo una prima
    bozza, tutto è provvisorio anche il titolo

    la crisi una lettura alternativa

    immaginate una stanza vuota, la più grande che riuscite a immaginare. dalla stanza non si puo uscire. nella stanza ci sono due esemplari di una specie che si ritiene intelligente, non è importante come sono entrati, l’ importante è che non possono uscire. nella stanza ci sono due bagni: non c’è nessun problema, se a uno dei due scappa uno dei due bagni è sicuramente libero. immaginate adesso che la popolazione nella stanza aumenti ogni 10 minuti: 2-4-8-16-32-64-128-256-512-1024: se all’ inizio non c’erano problemi, rimanendo i bagni sempre due dovranno cominciare a darsi delle regole: uno per i maschi e uno per le femmine, non si puo rimanere più dell’ indispensabile, prima i vecchi e i bambini: ma per quante regole si danno, continuando ad aumentare la popolazione e rimanendo i bagni due prima o poi qualcuno se la farà nei pantaloni e poi un altro e un altro ancora: si ritrovano in un mare di cacca. E il problema non e’ se si ritrovano in un mare di cacca ma QUANDO: quando sono in 256? quando sono in 1024? quando sono in 2028?
    che cosa abbiamo imparato con questo schifosissimo esempio? che in un sistema chiuso (dalla stanza non si puo’ uscire) con risorse finite (i bagni sono 2) e popolazione sempre in aumento (raddoppia ogni 10 minuti) prima o poi le risorse non sono sufficienti per i bisogni della popolazione e il sistema collassa, smette di funzionare.
    e adesso miei cari caproni tre domande a cui dare riposta: concentratevi perchè sono veramente difficili: la terra è un sistema aperto o chiuso? le risorse sono finite? la popolazione è sempre in aumento?
    se avete fatto bene i compiti, concentrandovi senza farvi fregare dal vostro modo di pensare mi direte: si ma e la tecnologia? ritorniamo nella stanza: supponiamo che uno degli esseri, più intelligente degli altri, escogiti il modo di costruire altri due bagni. ha risolto il problema o ha solo spostato in avanti il punto di collasso?
    ovviamente è una semplificazione, Asimov si starà rivoltando nella tomba a banalizzare così il messaggio della sua produzione letteraria e scientifica (oltre che scrittore di fantascienza era anche divulgatore scientifico): se vi volete divertire a trovare una soluzione, vi faccio gli auguri: trovatela e dategli una spiegazione matematica e vi danno il premio Nobel per l’ economia il giorno dopo. ovviamente il fatto che nessuno l’ abbia trovata non significa che non ci sia, ma tutto il nostro sistema economico e sociale si basa sulla certezza che la crescita costante sia possibile in un sistema chiuso con risorse limitate.

    e adesso mi direte? cosa ti fa dire che il punto di non ritorno per la nostra civiltà è adesso e che questa crisi non è una crisi economica ma una crisi sistemica o da raggiungimento dei limiti? non stai esagerando nel tuo pessimismo cosmico e nel tuo scetticismo nei confronti della ricerca e del capitalismo avanzato?

    quanta fretta: un passo lungo mille miglia si fa un passo alla volta: alla prossima puntata con un assaggio di cosa conterrà, preso in prestito da qualcuno molto più bravo di me con le parole

    “It has often been said that, if the human species fails to make a go of it here on Earth, some other species will take over the running. In the sense of developing high intelligence this is not correct. We have, or soon will have, exhausted the necessary physical prerequisites so far as this planet is concerned. With coal gone, oil gone, high-grade metallic ores gone, no species however competent can make the long climb from primitive conditions to high-level technology. This is a one-shot affair. If we fail, this planetary system fails so far as intelligence is concerned. The same will be true of other planetary systems. On each of them there will be one chance, and one chance only. Fred Hoyle (1964, Washington University, Of man and Galaxy)
    il grassetto è mio: se puo andare e mi abilitate lo completo (con la traduzione di Fred per i non spikanti)

    #11785
    Pallacorda
    Amministratore del forum

    E’ meglio se prima completi l’articolo, poi abilito 🙂

    Consiglierei anche di includere già la “seconda puntata”, perchè il discorso è un po’ lasciato a metà. Per far partire una discussione è meglio avere già una tesi all’interno dell’articolo, invece di rimandarla al successivo 🙂

    #11787
    Anonimo
    Inattivo

    io completo: poi si puo copia incollare o mi fai lavorare due volte?

    preferirei fare un passaggio alla volta: una tesi c’è già: la crescita costante non è possibile ad infinitum in presenza di sisitema chiuso, risorse finite, popolazione in aumento

    facciamo cosi: scrivo anche la seconda parte poi valutiamo insieme se spezzarla in due o pubblicarla in una volta sola

    anche perchè gli articoli troppo lungi alla conte

    #11808
    Anonimo
    Inattivo

    fonte per la prima parte http://www.asimovonline.com/oldsite/future_of_humanity.html
    proseguiamo da “capitalismo avanzato?”

    comunemente si legge la storia umana come un inarrestabile e inevitabile avanzamento verso superiori livelli di complessità sociale, organizzazione politica, specializzazione economica, con lo sviluppo di nuove e più complesse tecniche in grado di supportare una popolazione sempre crescente, il tutto sostenuto da una maggiore quantità di materiali, energia e informazioni. In realtà esempi dove questo percorso è stato interrotto da un improvviso crollo, spesso, ma non sempre, lungo secoli, ce ne sono diversi. un breve elenco di questi episodi mostra che sviluppo seguito da collasso sono cicli ricorrenti nel corso della storia.
    partiamo dal più conosciuto e studiato
    un tizio, Claudio Rutilio Numanziano, nel 415 dc viaggia attraverso l’ impero romano da Roma verso la Gallia. E lascia una descrizione dello squallore e della decadenza che incontra. Il viaggio comincia via terra, tra strade dissestate e controllate dai briganti, ponti distrutti, acquedotti in rovina, quando proprio strade, ponti e acquedotti erano il vanto dell’ impero, e prosegue via nave. E a chi dà la colpa? a barbari e cristiani (speculatori, euro, capitalisti, comunisti, immmigrati, zingari diremmo noi) Ma oggi sappiamo che il motivo profondo della crisi non sono i barbari o i cristiani, a cui attribuisce la responsabilità della situazione, ma che si era alla vigilia di un cambiamento di era e che l’ impero stava vivendo i suoi ultimi giorni. Seguiranno diversi secoli di calo demografico, peggioramento delle condizioni economiche, fino alla quasi totale sparizione dell’ alfabetizzazione. Ma non era stato il primo ciclo di sviluppo e collasso in Europa: prima della civiltà classica greco-romana c’erano state le civiltà minoica e micenea, entrambe capaci di raggiungere elevati livelli di sviluppo, per poi scomparire. La storia della Mesopotamia, la vera culla della civiltà, presenta una serie di cicli presso chè ininterrotti di sviluppo seguito dal collasso: Sumeri, Accadici, Assiri, Babilonesi,Persiani, Medi, Parti, Sassanidi (e altri). In Egitto stessa ciclicità. In Anatolia e Valle dell’ Indo, Hittiti e Harappa il collasso fu drammatico, al punto che fino alla scoperta dei siti archeologici nel XIX secolo se ne ignorava l’ esistenza. Cicli simili li ritroviamo in India, Mauryian e Ghupta in particolare, nel sud-est asiatico, in Cina dove tra Zhou, Han, Tang, e Song si sono interposti più meno lunghi periodi di crollo dell’ autorità centrale e del livello di progresso economico e sociale: potrei continuare nell’ elenco aggiungendo esempi su esempi sia per il vecchio mondo che per il nuovo, giusto per citarne uno famigerato i Maya: tra il 90 e il 99% della popolazione scomparsa a partire dall’ 800 insieme con il Calendario, I re, e qualunque altra forma di organizzazione politica e sociale complessa. Anche nel Neolitico, all’ introduzione dell’ agricoltura sono seguiti innumerevoli cicli di sviluppo e collasso. sembra ormai assodato che sviluppo e collasso sono una situazione comune, almeno per le civiltà agricole.
    tra le spiegazioni di questi episodi troviamo eruzioni vulcaniche, terremoti, deforestazione, cambiamento climatico, carestie, siccità, migrazioni, invasioni, nuove scoperte rivoluzionarie (ad esempio il bronzo), erosione del suolo, alluvioni, cambiamento delle rotte commerciali, decadenza umana e sociale, rivolte, guerre civili e molte altre ancora. Ma ciascuna di queste vale per una ma non per tutte. inoltre le stesse civiltà in episodi simili precedenti erano sopravvissute ad esempio le invasioni barbariche erano un episodio ricorrente sia per i romani che per gli Han. ma ce ne sono due che ritroviamo in tutti gli episodi riportati sopra (compresi quelli che la mia fallace memoria e lo spazio concessomi non hanno elencato) e che appaiono collegate e inversamente proporzionali: eccessivo sfruttamento delle risorse naturali (rinnovabili e non) E crescita della diseguaglianza nella distribuzione della ricchezza. ricordano un po il ciclo naturale di predatore e preda: ad esempio lupi e conigli: (grafico)

    fonti per la seconda parte Wilhelm Abel: Agricultural Fluctuations in Europe: From the Thirteenth to the Twentieth Centuries.
    Agrarian class structure and economic development in pre-industrial Europe

    C.Y. Cyrus Chu, Ronald D. Lee
    Famine, revolt, and the dynastic cycle: population dynamics in historic China

    Jared M. Diamond
    Collapse: How Societies Choose to Fail or Succeed

    Donella H. Meadows, Dennis L. Meadows, Jørgen Randers, William W. Behrens III
    The Limits to Growth

    Regional population collapse followed initial agriculture booms in mid-Holocene Europe http://www.nature.com/ncomms/2013/131001/ncomms3486/full/ncomms3486.html

    riassumendo: nella prima parte abbiamo scoperto che il paradigma crescita costante è insostenibile in uno spazio chiuso. nella seconda parte che il collasso non è un evento straordinario ma ciclico e ci sono due fattori comuni in tutti gli esempi. adesso vediamo se questi due fattori li ritroviamo nel caso di collasso più vicino a noi: l’ URSS…..per evitare ricadute ideologiche definiro’ elite la classe superiore e normali il resto. to be continued

    #11809
    Pallacorda
    Amministratore del forum

    Lo leggo con calma, poi lo rimetto un attimo a posto e lo riposto qua sotto 😛

    #11810
    Anonimo
    Inattivo

    aspetta: a questo punto finisco il tutto con altre due parti tra oggi e domani come se fosse un unico articolo fiume. se invece viene spezzato in quattro (io voto per questo) chiusure e riaperture saranno poi da rivedere. i grafici ho segnato dove andrebbero per me inseriti. li metto in fondo perchè non avendo (mi pare) l’ anteprima qui non riesco a vedere se sono inseriti correttamente oppure no

    #11833
    Pallacorda
    Amministratore del forum

    Scusa del ritardo eh 🙂
    L’editor interno al blog è un normale editor di testo.

    Puoi perfino scriverti tutto su word e copiarlo nel blog direttamente, se ti riesce più comodo 🙂

    #12002
    Anonimo
    Inattivo

    non ti preoccupare per il ritardo: anche io sono stato distratto da altre faccende. buono a sapersi per word in effetti è molto più comodo: vale anche qui?

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